Nizzolo riparte: contratto a posto e un treno da inventare

04.11.2021
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Cimolai esce, Nizzolo entra. Come alla Cofidis Viviani ha lasciato il suo posto al friulano, la partenza di quest’ultimo dalla Israel Start-Up Nation ha spalancato la porta per il milanese in uscita dalla Qhubeka-Nexthash. Le squadre si rinforzano, cercano di coprire tutti i ruoli e specialmente sul fronte dei velocisti il mercato 2021 ha visto un discreto andirivieni. Ma la situazione di Nizzolo si era parecchio ingarbugliata. Nel suo contratto infatti era stata inserita una di quelle clausole da cui di solito si sta alla larga, che permetteva alla Qhubeka di pareggiare l’eventuale offerta ricevuta e tenere così bloccato il corridore. Perciò Giacomo, che già lo scorso anno restando aveva salvato la squadra sudafricana, si è ritrovato fino a ottobre senza sapere che cosa avrebbe fatto nel 2022.

«La Israel – racconta – mi aveva cercato già a luglio, però Qhubeka ha pareggiato l’offerta e non potevo muovermi. Intanto uscivano notizie sulla difficoltà nel trovare lo sponsor e così ogni due per tre ho iniziato a chiedere come andassero le cose e quali garanzie potessero darmi. Finché a un certo punto mi hanno detto che avrei potuto prendere la mia strada».

Nella Qhubeka-Nexthash si era creato un bel gruppo, peccato per le difficoltà finanziarie
Nella Qhubeka-Nexthash si era creato un bel gruppo, peccato per le difficoltà finanziarie

Un treno per lui

La prossima sarà la quarta maglia in dieci anni di professionismo. La sensazione è che a Nizzolo non piaccia cambiare. Infatti è rimasto legato anche alla Qhubeka appena lasciata, al punto da fare il tifo affinché trovi uno sponsor che permetta al gruppo di andare avanti.

«Se lo meritano – dice – sono tutti delle brave persone. Ma Israel ha trovato argomenti molto interessanti. Fra coloro che mi hanno cercato, sono stati i più chiari nel dire che ci sarà il modo di creare un bel gruppo attorno a me, affinché io possa giocarmi le mie carte in volata e nelle classiche. Dei programmi parleremo in Israele, nel primo ritiro dal 5 al 13 dicembre. Ma siccome l’idea è di andare al Giro o al Tour con il mio treno, bisognerà vedere quali saranno i piani degli uomini di classifica per non pestarci i piedi».

Giro meglio del Tour

Le classiche prima, poi la logica imporrebbe un periodo di scarico, per tornare a prepararsi per il Tour. Ma il Giro gli ha lasciato in bocca il buon sapore della vittoria, finalmente arrivata a Verona e starne fuori è un’ipotesi difficile da contemplare.

«Parlo a sentimento – sorride – proprio perché ancora non si sono fatti i programmi, ma il Giro mi ha lasciato addosso la bella tranquillità di aver finalmente vinto e la possibilità di tornare a rivivere quella sensazione è qualcosa che mi alletta parecchio. Essere in corsa senza l’ansia di dover vincere, perché finalmente mi sono sbloccato».

A Verona, 13ª tappa del Giro d’Italia 2021, è finalmente arrivata la prima vittoria di tappa nella corsa rosa
A Verona, 13ª tappa del Giro d’Italia 2021, è finalmente arrivata la prima vittoria di tappa nella corsa rosa

Un progetto enorme

Il resto è tutto da scoprire. Nei giorni scorsi in Israele è stato inaugurato il futuristico velodromo Sylvan Adams, nel nome dell’eccentrico ma non meno appassionato milionario che ha creato la squadra e il progetto di sviluppo del ciclismo in Israele. La struttura ospiterà i mondiali juniores del 2022 e l’11 dicembre una tappa della Track Champions League dell’Uci. E dato che nel centro ciclistico hanno sede la federazione israeliana e anche la squadra, c’è da scommettere che in occasione del primo ritiro, i corridori metteranno le ruote sulla pista.

«Me lo auguro – commenta Nizzolo – è una squadra che si porta dietro proprio questa immagine di netta crescita. Si vede che investono, anche quello che stanno facendo per sviluppare la bici non passa inosservato. Ho fatto delle belle chiacchierate con Verbrugge e Carlstrom (direttore sportivo e team manager, ndr) e con Sylvan Adams in persona. Al mondiale avevo parlato con De Marchi, per dirgli che dal prossimo anno saremo compagni di squadra ed è stato contento. Correre con lui a Leuven è stato una bella esperienza. Perciò ora ricomincerò a pedalare. Un po’ ho staccato. Mi sono dedicato a qualche hobby. Ma in attesa di avere il nuovo materiale, è tempo di riprendere la mia Bmc. Non voglio arrivare giù troppo indietro…».