EDITORIALE / Nibali e la Sicilia, la terra dove tutto ebbe inizio

04.10.2021
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In qualche modo era già successo. Nibali andò a rifugiarsi a casa sua in Sicilia e cominciò a macinare chilometri su chilometri, circondato dagli affetti di sempre. Il racconto della strada che lo portò a vincere il Giro di Lombardia del 2015 dopo l’esclusione dalla Vuelta resta uno dei capitoli più belli nella storia del campione siciliano. Perciò vederlo andare all’attacco nella tappa di Mascali al Giro di Sicilia e vincere davanti alla sua famiglia e alla sua gente altro non ha fatto che riallacciare quel filo.

Nelle interviste dopo la vittoria, commosso come quando centrò la vittoria al campionato italiano del 2014 dopo un lunghissimo periodo di astinenza, Vincenzo ha analizzato la durezza degli ultimi due anni, degli infortuni e di tutto quello che a vario titolo gli ha fatto perdere la serenità. E proprio da questa si dovrebbe forse ripartire tutti per portare il ciclismo su strade più agevoli.

La vittoria di Mascali ha sbloccato il campione dopo 2 anni difficili
La vittoria di Mascali ha sbloccato il campione dopo 2 anni difficili

Stress eccessivo

Nei giorni scorsi ci siamo confrontati in maniera schietta con Michele Bartoli, il quale ha raccontato che tanti corridori non riescono più a sostenere il peso dei tanti ritiri in altura e chiedono da tempo, ma spesso senza esito, di farne a meno. Quanti giorni trascorrono a casa durante la stagione delle corse? Pochi. Si fanno carico giornalmente di pressioni e impegni che stando al di fuori non è neppure possibile immaginare. Forse potremmo chiederci e potrebbe farlo chi li consiglia se, proprio in nome della serenità, le vite che vengono loro proposte siano il meglio assoluto.

Sicuramente fra le pressioni e le sollecitazioni che li schiacciano e portano via la serenità ci sono anche le attese e i giudizi dei media. Non saremo mai grati abbastanza ad Elisa Longo Borghini per averci fatto notare certi particolari e capire in che modo alcune espressioni possano ferire, sia pure inconsapevolmente, l’atleta che le riceve

Nibali, un’eccezione

In ogni caso, davanti alla serenità ritrovata da Nibali sulle strade di casa e davanti alla possibilità di vederlo risplendere ai suoi livelli come è già successo in passato, viene da chiedersi se non ci sarebbe da rispolverare un ciclismo in stile classico, dove il campione era ispirazione per i bambini e i ragazzi delle sue zone, che in qualche modo raccoglievano da lui il testimone. Come per decenni è accaduto su tutte le strade d’Italia, prima che i campioni venissero convinti della bontà di esili dorati, ma non sempre funzionali al loro buon vivere.

Diciamolo subito, anche in questo Nibali è un’eccezione. Nato campione in Sicilia, cresciuto in Toscana fino a livelli fantastici, Vincenzo ha scelto Lugano come base per la sua famiglia e città in cui far crescere sua figlia ed ha una solidità a prova di nostalgia. Ma i corridori giovani che non hanno famiglia, hanno in quei luoghi l’ambiente migliore?

Così sul podio del Lombardia 2015, dopo la rinascita con suo padre in Sicilia
Così sul podio del Lombardia 2015, dopo la rinascita con suo padre in Sicilia

Fisco spietato

Le obiezioni sono note e perfettamente condivisibili. Il sistema fiscale italiano li priverebbe della metà dei guadagni così faticosamente conquistati, come accade quotidianamente a tutti noi e per importi decisamente inferiori. In attesa e nella speranza che il Governo studi una normativa ad hoc, la nuova frontiera pare essere San Marino, che avrebbe predisposto per gli sportivi un regime fiscale super agevolato e dove gli affitti sono sensibilmente inferiori rispetto ad esempio a Monaco.

Ma non sarebbe meglio se nei momenti di stanca, di riposo o scarsa serenità, svegliandosi la mattina, il corridore si trovasse accanto la sua famiglia, gli amici e le voci di sempre? E’ solo per caso che Nibali per due volte, ricollegandosi con la grande storia che lo ha reso campione, abbia avuto bisogno della Sicilia per ritrovare se stesso?