La Eolo-Kometa promuove quattro dei suoi giovani corridori dal team under 23 alla professional. Dei ragazzi che si sono distinti nella scorsa stagione e che si sono meritati la possibilità di mostrare le proprie qualità anche tra i professionisti. In questo viaggio ci accompagna Samuel Marangoni, uno dei preparatori della Eolo-Kometa, che li ha avuti sotto mano fino a pochi giorni fa.
Il promettente Piganzoli
Davide Piganzoli è uno dei profili più interessanti non solo per la professional di Basso e Contador, ma anche per il ciclismo italiano. Scalatore dal fisico slanciato si è messo in mostra tra Spagna e Italia con degli ottimi risultati tra cui spicca il quinto posto finale al Tour de l’Avenir.
«Con lui – racconta Marangoni – ho iniziato a lavorare solo ora, prima di me lo seguiva De Maria. Piganzoli promette davvero molto bene anche al di là dei valori numerici, ha già una mentalità precisa, degna di un professionista. Le caratteristiche fisiche sono quelle di un corridore che può far bene nelle corse a tappe. All’inizio farà corse di livello inferiore e poi, a seconda della preparazione, potrà affiancare i più grandi, come Fortunato, dai quali potrà imparare molto. Ha un grande recupero, cosa fondamentale per un corridore delle sue caratteristiche. Abbiamo iniziato a lavorare da poco ma al ritiro di dicembre aveva già una buona condizione, il che promette bene. Sono tutti dati da prendere con le pinze, ma la fiducia c’è».
Il silenzioso Tercero
Lo spagnolo Tercero è il gemello di Piganzoli, anche lui scalatore, nativo della regione della Mancha. I due potrebbero essere definiti benevolmente i Don Chisciotte e Sancho Panza, alternandosi il ruolo di scudiero a seconda delle esigenze.
«Tercero – dice il preparatore – l’ho conosciuto meno in passato. Davide (Piganzoli, ndr) e lui sono come fratelli, hanno un’amicizia profonda. Lo spagnolo ha caratteristiche da scalatore puro. Nelle corse di un giorno fa fatica, diciamo che in volata è più indietro rispetto a Piganzoli. A livello caratteriale è più chiuso, deve ancora aprirsi. Anche lui partirà più tardi a correre, il cambio di categoria sarà delicato da affrontare, soprattutto per le caratteristiche fisiche. I due partiranno a correre da febbraio, probabilmente uno in Spagna e l’altro in Turchia».
Pietrobon passista
L’italiano è uno degli ultimi arrivati nel team spagnolo ed il più grande dei quattro ragazzi che passerà professionista. Il veneto è un classe 1999 e nel suo passato ci sono due anni con la Zalf e due con il CTF, oltre al 2022 con la Fundacion Contador U23 e poi da stagista con la Eolo. Un’esperienza niente male che lo lancia nel mondo dei professionisti.
«Anche lui è stato seguito da De Maria – riprende Marangoni – ovviamente tra i membri dello staff c’è un confronto costante. Quando mi viene “passato” un corridore so esattamente di chi si tratta e del percorso fatto. Pietrobon è in ritardo sulla preparazione, a causa dell’infortunio alla spina dorsale di ottobre. L’obiettivo con lui è essere pronti per marzo, di fretta non ne abbiamo ed è giusto così. Quando nel 2022 ha corso con i professionisti ha fatto bene, ha un gran fisico da passista (191 centimetri per 72 chili, ndr). Può essere un bel profilo per le fughe, un corridore che in una professional come la nostra è molto utile. Per fare un esempio, con le dovute proporzioni, può essere un corridore alla Maestri, fughe lunghe e su terreni mossi».
L’altro spagnolo, Serrano
Javier Serrano è il secondo ragazzo spagnolo che entra nella Eolo-Kometa, ha fatto bene nelle corse in Spagna. In Italia ha corso nel 2021 nella Biesse Arvedi, prima ancora era nell’Equipo Amator della Caja Rural.
«E’ un ragazzo che ho conosciuto qualche anno fa quando era al primo anno tra i dilettanti e poi ci siamo ritrovati alla Eolo. E’ un corridore molto esplosivo, con caratteristiche da corse di un giorno. E’ muscolarmente molto forte e tiene bene anche in salita e questa è una gran bella qualità. Se dovessi fare un paragone potrei accostarlo ad Albanese, ma le proporzioni da fare sono molte. Vincenzo è un corridore molto forte ed anche in volata sa imporsi bene, Serrano può dire la sua in gruppi più piccoli: da 20 corridori. Il suo debutto è più vicino, dovrebbe correre già a fine gennaio a Mallorca, quelle sono le sue gare: percorsi mossi con continui sali e scendi».