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Mattia Cattaneo, Gianni Savio, Mario Androni, Fausto Masnada

L’Androni va via, Savio cosa fai?

06.11.2020
4 min
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Gianni Savio è in ufficio a pianificare per quel che il nuovo… giro di covid permette di fare. La sua Androni Giocattoli-Sidermec è uscita tutto sommato bene dal Giro d’Italia. I ragazzi infatti sono stati ogni giorno in fuga e questo gli ha permesso di salire per due volte sul podio finale di Milano: con Simon Pellaud per la classifica dei traguardi volanti e con Mattia Bais per i chilometri in fuga. Tra le grane di questo fine stagione, l’uscita di Androni Giocattoli non è certo la notizia migliore, anche se Savio si guarda bene dal drammatizzare.

«Un’azienda svizzera – spiega – era molto interessata, ma alla luce del covid hanno congelato le sponsorizzazioni. Altre due aziende hanno valutato le richieste, ma dovremo approfondire. Una è la Work Service. E poi speriamo sempre di poter parlare ancora con Androni. Potremmo aspettare gennaio, perché la copertura per i corridori che abbiamo c’è già con Sidermec e gli altri. Comunque le garanzie all’Uci sono state date tutte per avere la licenza. Spero però di concludere per novembre, per tranquillità e anche per ragioni logistiche».

Manuel Belletti, tricolore 2020, Cittadella
Belletti ai campionati italiani. Per lui niente Giro a causa di risultati opachi
Manuel Belletti, tricolore 2020, Cittadella
Belletti fuori dal Giro per pochi risultati
Savio, come va?

Siamo qua fra restrizioni e dubbi. Il progetto è sempre quello di continuare con la filosofia dei giovani, adottata tre anni fa, che ci ha permesso di lanciare sei corridori nel WorldTour. Ballerini, Vendrame, Sosa, Bernal, Cattaneo e Masnada (nella foto di apertura Savio è al Giro dell’Appennino del 2019 con Mario Androni e gli ultimi due corridori, ndr).

Quindi da quali nomi partiamo?

Partiamo da Jerman Ziga, uno sloveno di 22 anni che mi è stato presentato da Andrej Hauptman. Mi ha detto di aver avuto due giovani forti di recente: Pogacar e Ziga. Nel 2018 ha vinto la Gand-Wevelgem under 23 e poi è andato alla Groupama Continental.

E poi?

E poi Leonardo Marchiori, che era alla Ntt Continental e ha vinto la Firenze-Empoli. Altri li stiamo monitorando, per chiudere il buco lasciato da Conca e Colleoni. Però ho nel mirino un giovanissimo colombiano che vale più di Conca.

E poi ci sono quelli del Giro 2020, no?

Tutti confermati. Sono giovani e aver fatto il Giro produrrà certo un miglioramento. Cepeda è un bambino. Mattia Bais è davvero un atleta interessante: vi pare facile vincere la classifica dei chilometri in fuga? Il vecchio del gruppo è Pellaud, che ha 25 anni. E’ quello con il peso specifico più elevato, sul piano tecnico/sportivo e quello della comunicazione.

Chi meglio conosce Bais dice che se fosse andato in fuga con maggior lucidità avrebbe potuto giocarsi una vittoria.

Noi abbiamo l’obbligo di provarci per la visibilità, ma anche perché se aspettassimo i migliori, avremmo davanti tanti corridori più forti di noi.

In effetti, la differenza con le squadre WorldTour è stata notevole.

Enorme. Vuoi perché avevano fame e quindi hanno dato il massimo, vuoi perché il nostro è un budget di 2,5 milioni, il loro parte da 18. Se hai soldi, fai quello che vuoi. Altrimenti peschi corridori giovani e selezioni obiettivi alla tua portata. L’attacco quotidiano è il solo modo per provare a vincere.

Jefferson Alexander Cepeda, Giro d'Italia 2020
Jefferson Alexander Cepeda ha 22 anni
Jefferson Alexander Cepeda, Giro d'Italia 2020
Jefferson Cepeda ha 22 anni
E qui arriviamo alla selezione degli uomini del Giro…

Abbiamo portato giovani non appagati. Abbiamo fatto scelte impopolari, non portando al Giro Belletti, Gavazzi, Pacioni e Rivera. Sarebbero rimasti ad aspettare il finale e non è quello che volevo. Belletti non vince in volata con Gaviria e Demare e magari restando in gruppo, condiziona i più giovani. A loro abbiamo mandato anche una lettera per dirgli che non li avremmo confermati.

Qualcuno dice che non sono stati portati perché si sono ribellati al taglio degli stipendi durante il lockdown.

Non è vero. Sono voci maligne e invidiose. Per il discorso stipendi magari qualcuno si è lamentato. Però abbiamo detto che, al pari delle vecchie premondiali, avremmo fatto la squadra del Giro fra coloro che fossero andati bene nelle gare precedenti. Lo sapevano tutti. Nessun conto del palmares, ma avremmo guardato il rendimento nelle corse. E il rendimento di quei corridori è stato carente.

Pare che Rivera andasse forte.

Ma noi non lo avevamo già confermato. E’ un corridore di grandi potenzialità fisiche espresse però in laboratorio. Ha vinto la tappa regina del Tour of Langkawi grazie al gruppo arrivato compatto sotto l’ultima salita. Si è ritirato alla Tirreno. Ha bisogno di trovare il suo equilibrio.

Avete dovuto discutere?

Abbiamo avuto una trattativa. Con qualcuno abbiamo discusso perché non era d’accordo, ma io dirigo una squadra e porto al Giro quelli che danno garanzie.

Che fine ha fatto Venchiarutti?

E’ stato sfortunato. Ha corso poco e in condizioni critiche, ma credo che il prossimo anno si farà vedere.

Savio avrebbe preso Visconti se fosse stato Reverberi?

Diciamo che Bruno ha avuto pochi risultati negli ultimi anni, basta guardare la classifica di Coppa Italia, quella Uci o quella dello Europe Tour. Hanno cercato sul mercato e trovato un corridore in grado di fargli risultato.

Tu lo avresti preso?

Non cerco corridori di esperienza. Se uno è più vecchio che esperto, di solito porta più teoria che pratica. E poi il corridore anziano non è sempre contento dei giovani e dei loro risultati. 

Perché Androni va via?

Una situazione personale, per la quale ha perso entusiasmo per il ciclismo. Poi il covid che ha fermato la produzione. Ci sono state grandi discussioni all’inizio dell’anno che per fortuna poi si sono chiarite.