La Omloop Het Nieuwsblad in altri tempi era la grande festa di apertura della stagione fiamminga. Sabato prossimo sarà ancora l’apertura, ma difficilmente vedremo la grande festa, al punto che sul sito degli organizzatori non è stato pubblicato il percorso e ai giornalisti accreditati non è stato fornito il roadbook per evitare che, malgrado gli impegni presi, lo pubblichino. Sarà consegnato venerdì in sala stampa. Punto e basta.
Dopo la guerra
La corsa nasce nel 1945, organizzata dal quotidiano Het Volk, che le diede il nome. Era la risposta al Giro delle Fiandre, organizzato a sua volta dal giornale concorrente Het Nieuwsblad e con questa distinzione si è andati avanti fino al 2008, quando Het Volk chiuse e i rivali accorsero in supporto, rilevando la corsa e cambiandole il nome. Da Omloop Het Volk a Omloop Het Nieuwsblad.
Solo campioni
Facile capire che nel Belgio in cui il ciclismo è una vera religione, una corsa così sia presto diventata una grande classica, conquistata da Merckx e De Vlaeminck, Maertens e Planckaert, Van Petegem e Museeuw, Vandenbroucke e Gilbert.
Incredibilmente, solo quattro italiani sono riusciti a vincerla. Furono Ballerini nello stesso 1995 in cui avrebbe vinto la Roubaix, poi Bartoli nel 2001, Pozzato nel 2007 e, come vi abbiamo raccontato ieri, Paolini nel 2013. In realtà anche un certo Fausto Coppi riuscì a vincerla nel 1948, ma fu declassato a 2° posto per un cambio ruote irregolare. Il vincitore uscente è Jesper Stuyven (foto di apertura) che tornerà per difendere il titolo ancora con la maglia della Trek-Segafredo.
Moscon torna sulle pietre che lo misero in luce Il campione del mondo sui muri, pensando al Fiandre Oss di nuovo “orfano” di Sagan sui muri del Nord Pasqualon, unico italiano della Intermarché-Wanty Boaro (con la barba tagliata), guerriero Astana Kristoff riaccende i motori, verso Sanremo e verso il Nord Teuns, faccia da bimbo, ma già una gran gamba Troia già in assetto da gran tiratore, il pavé lo esalta Inizia sul pavé la grande stagione di Colbrelli Gilbert sta ritrovando le sensazioni giuste Pedersen ritrova il suo terreno e cerca il feeling Vanmarcke con la nuova maglia Israel va già molto forte Van Avermaet, nuove motivazioni alla AG2R Citroen Wellens ha già vinto, ma occhio a quella posizione… Oldani di buon umore: è in una super squadra, ne ha motivo Politt ha i riflettori puntati: va già fortissimo Per Trentin, squadra nuova e solite responsabilità Il Ballero va già fortissimo. Se ne sono accorti tutti… Dopo i mondiali di cross, per Stybar una bella ripresa su strada Marcato se li porta già tutti sulle spalle Grande curiosità per Pidcock su un terreno a lui congeniale Felline combattente nato, un bel test
Senza diretta
A causa delle cancellazioni delle corse spagnole, per parecchi corridori l’Het Nieuwsblad, che dal 2017 è stato inserito nel WorldTour, costituisce la gara di apertura, con la grande curiosità (in parte già appagata dal Fiandre del 2020) di come sarà correre in totale assenza di pubblico.
Ai nostri lettori, possiamo anticipare che, stante l’assenza di diretta televisiva, saremo lassù per vivere questo evento silenzioso (degli uomini e delle donne) e raccontarlo. La primavera del ciclismo muove i primi passi.