Harelbeke, la beffa di Asgreen e tanto altro

26.03.2021
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Le premesse c’erano tutte e l’E3 Saxo Bank Classic di Harelbeke non ha deluso le attese. Anzi si può ben dire che miglior introduzione la Campagna del Nord non la poteva avere. Una gara che passerà alla storia all’insegna dell’impresa di Kasper Asgreen, vincitore in solitaria. Prima con una fuga di una cinquantina di chilometri, poi con un assolo da finisseur nel finale. Ma la prova ha offerto una gran varietà di temi che meritano di essere approfonditi.

Divisori galeotti

Asgreen ha stupito tutti. Non tanto per la scelta di attaccare da lontano, che Van Der Poel ha sdoganato alla Tirreno-Adriatico, quanto per la sua saggezza tattica. Vistosi ripreso a una decina di chilometri dalla conclusione, Asgreen si è messo tranquillo in coda al gruppetto di 7 corridori, rifiatando.

Protetto da Stybar (campione uscente) e Senechal, a 5 chilometri dall’arrivo ha sfruttato uno dei tanti divisori della carreggiata. Tutto a destra mentre gli altri 6 navigavano dalla parte opposta. Così hanno impiegato quel paio di secondi per capire che se ne stava andando: secondi decisivi.

Il momento dell’attacco decisivo di Asgreen, Vdp non riesce a rispondere
Il momento dell’attacco di Asgreen, Vdp non riesce a rispondere

Poco prima, allo stesso modo ci aveva provato Naesen (AG2R Citroen). Questo particolare sta diventando sempre più un fattore, soprattutto nelle parti finali delle corse quando non c’è un gruppo compatto. E’ come se si offrisse al corridore l’opportunità di nascondersi e avere quel brevissimo intervallo utile per fiondarsi in avanti senza essere visto. Un particolare da tenere bene a mente anche per le prossime gare della Campagna del Nord.

Supremazia Deceuninck

La vittoria di Asgreen dimostra che, pur in presenza di Van Der Poel e Van Aert, si può far saltare il banco. Ci si poteva attendere Ballerini come punta della Deceuninck-Quick Step, invece il team ha privilegiato altre soluzioni. L’attacco di Asgreen, con Stybar, Senechal e Lampaert a fare da stopper.

Asgreen con Stybar (alla fine 5°) e Senechal (2°), perfetto gioco di squadra nel finale
Asgreen con Stybar (alla fine 5°), suo grande aiutante

Oltretutto l’evoluzione della corsa aveva eletto Senechal, spesso ultimo uomo nel treno di Bennett, come spauracchio per la volata, vista la sua velocità di base. Harelbeke ha confermato una volta di più perché il team belga sia considerato da anni il più forte nelle corse d’un giorno. 

Ma Vdp c’è, sempre di più…

I due grandi sconfitti sono Van Der Poel e Van Aert, ma in maniera molto diversa. L’olandese ogni volta che scattava era in grado di spaccare il gruppo, grande o piccolo che fosse. Tanto che Asgreen, arrivato ai piedi dell’ultimo muro con una manciata di secondi, si è visto rimangiare il vantaggio per l’azione del campione dell’Alpecin-Fenix.

Van Aert lancia la caccia ad Asgreen, ma Vdp è pronto a saltarlo via
Van Aert lancia la caccia ad Asgreen, ma Vdp è pronto a saltarlo via

Van Aert, che errore!

Van Aert, che già aveva inseguito dopo una foratura, ha anche commesso un grave errore, mancando un rifornimento a una trentina di chilometri dal traguardo. Quando sull’ultimo muro ha lanciato il suo attacco, questo è durato una decina di secondi. E mentre VdP rilanciava, lui ha perso irrimediabilmente contatto per evidente carenza di carburante.

In una giornata molto poco italiana (il più brillante pareva Trentin, ma anche lui ha bucato e addio) la sfida fra i due… tenori ha visto Van Der Poel vincere ai punti. Rivincita domenica a Gand? Staremo a vedere…