Il periodo non è stato semplice, ma forse Mathieu Van der Poel torna a vedere la luce. L’ultima corsa è stata la Roubaix dello scorso ottobre. Poi un paio di apparizioni nel cross e complice la caduta in allenamento e il successivo intervento al ginocchio, mettendo sul piatto anche il mal di schiena, hanno sconsigliato il fenomeno olandese dal riprendere.
Mathieu ha così rinunciato ai mondiali di ciclocross, ma adesso sta accelerando la preparazione con quel chiodo fisso di tornare alle corse almeno dal Giro delle Fiandre. Logica vorrebbe che si rodasse un po’ prima, ma con certi atleti la logica ha già dimostrato da un pezzo di essere fallibile.
Salgono i giri
La preparazione è ripresa con gradualità all’inizio di febbraio, ma dopo tre settimane l’olandese si è messo alla prova con un’uscita di di 7 ore 5′, di cui ha chiaramente lasciato traccia su Strava.
Stando ai dati messi online, Van der Poel ha effettivamente percorso 205 chilometri, con 4.017 metri di dislivello e una potenza media ponderata di 245 watt. Wout van Elzakker, che quest’anno corre alla Bahrain Cycling Academy, lo ha accompagnato durante l’allenamento e ha così commentato: «Mathieu van der Poel, il re dell’allenamento inaspettato».
Lavoro duro
Van der Poel si trova a Denia, in Spagna. Stando a quanto dichiara Strava e sapendo che non sempre i campioni caricano tutto, dalla ripresa degli allenamenti all’inizio di febbraio, il campione olandese ha percorso circa 3.000 chilometri, con 47.681 metri di dislivello. Il suo ritorno alle gare è atteso durante il Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix in aprile. Anche se probabilmente non sarà ancora pronto al 100 per cento. Voi vi stupireste se arrivasse lassù e lasciasse la zampata?