Formolo: l’esordio con la Movistar e un tampone da fare

09.02.2024
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Dopo quattro stagioni colorate di bianco, nero e rosso con il UAE Team Emirates, vedere Davide Formolo con un’altra divisa fa uno strano effetto. Il veneto da gennaio è un nuovo corridore della Movistar. Squadra storicamente spagnola, che ha spesso aperto le porte anche a corridori italiani. Una nuova avventura per “Roccia”, che a 31 anni ha scelto di provare a giocarsi ancora le sue carte. Il finale di 2023, con due vittorie ravvicinate, deve avergli dato la sensazione che in cima ci sia ancora posto per sporgere la testa. 

Nell’ultima tappa dell’AlUla Tour a Formolo sono mancati 100 metri per restare con i primi
Nell’ultima tappa dell’AlUla Tour a Formolo sono mancati 100 metri per restare con i primi

Esordio nel deserto

L’esordio con la Movistar è arrivato all’AlUla Tour, Formolo si è fatto vedere, ma non è arrivato lo squillo. Poco male, le gambe girano e le corse che contano sono più avanti, la fretta è sempre cattiva consigliera. 

«Sono a casa – ci dice Formolo appena lo intercettiamo – ho appena fatto un tampone per il Covid. Mi sa che me lo sono preso, ma non so bene quando. Mi sono insospettito perché in questi giorni sentivo male ai polmoni mentre pedalavo. Sono tornato dall’Arabia tre giorni fa, la trasferta è andata tutto sommato bene, siamo sempre stati lì davanti. Dispiace non essere riuscito a giocarmi la vittoria fino alla fine (il riferimento è in particolare all’ultima tappa, ndr). Mi sono mancati proprio gli ultimi 100 metri».

Il focus della stagione per “Roccia” saranno i mesi di marzo e aprile
Il focus della stagione per “Roccia” saranno i mesi di marzo e aprile
Facciamo un passo indietro, com’è andato l’ambientamento in Movistar?

Bene, sono rimasto impressionato dall’organizzazione. Ho subito trovato un buon feeling con i compagni e ne sono contento. Ho desiderato molto questo passaggio, mi sono accorto che era l’anno giusto per cercare nuovi stimoli. Anche l’età avanza, quindi volevo cambiare quando potevo ancora essere competitivo. Qui avrò più spazio nelle corse di un giorno. 

In che modo è cambiato il tuo inverno con la squadra nuova?

A livello di preparazione abbiamo deciso di lasciarci dei margini per crescere in vista dell’estate. Tra luglio e agosto correrò Tour e Vuelta, dovrò farmi trovare pronto, sarà il periodo clou. Se guardo ai mesi che arrivano, quindi marzo e aprile, questi sono il mio focus per la stagione. Ci sono tante gare nelle quali voglio fare bene, come Strade Bianche e Ardenne. 

La Canyon è una bici con delle geometrie più votate all’aerodinamica
La Canyon è una bici con delle geometrie più votate all’aerodinamica
Sei comunque andato in ritiro sul Teide a gennaio, eri solo o con la squadra?

Solo. In realtà in compagnia di Valerio Conti. Mi piace andare sul Teide a gennaio, mi posso allenare su salite lunghe e fare percorsi impegnativi. E’ il momento per fare i giusti passi nella preparazione, anche perché poi si inizia a viaggiare e non c’è più tempo. Preferisco andare da solo in ritiro perché riesco ad ascoltarmi di più e capire quando spingere o, al contrario, se devo riposare. 

Cosa ti ha sorpreso di più della Movistar?

L’organizzazione, hanno tutto programmato e anche lo staff ha un’esperienza e delle competenze invidiabili. La bici è molto diversa rispetto alla Colnago che avevo in UAE. E’ stato un bel cambiamento, la Canyon mi sembra più veloce in pianura. Si vede a occhio nudo: ha un telaio più allungato e delle geometrie molto più aerodinamiche. La Colnago, invece, era più leggera. Pensata per la salita. 

Oltre a Formolo (a destra) ci sono altri tre italiani nella Movistar: Cimolai (a sinistra), Milesi (al centro) e Moro che ha debuttato in Australia
Oltre a Formolo (a destra), altri tre italiani nella Movistar: Cimolai (a sinistra), Milesi (al centro) e Moro, che ha debuttato in Australia
Con il gruppo come ti sei trovato?

Bene, fin da subito. Non ho notato grandi differenze rispetto alla UAE. Questo perché entrambi i team hanno un animo latino. Sarà anche per questo che non mi sembra di aver subito il cambio. 

In squadra è arrivato anche Quintana, Mas potrebbe non essere più l’unico leader.

Da quanto ne so Quintana dovrebbe fare il Giro d’Italia e Mas il Tour de France. Poi entrambi saranno alla Vuelta, ma vedremo. Io tirerò per tutti e due, il mio lavoro è farmi trovare pronto.

Ora il programma cosa prevede?

Avrei dovuto fare qualche gara in Spagna, e poi martedì 13 sarei dovuto partire per il Teide. Visto che con il dubbio del Covid non andrò a correre, penso di anticipare il ritiro a sabato (domani, ndr). Poi vedremo, dopo il Tour de France spero di avere il tempo di stare a casa con la famiglia e fare un ritiro. Anche se, con la legge passata ieri (mercoledì, ndr) sulle camere ipobariche, magari mi farò qualche giorno a casa in più. Risparmiando soldi e tempo. Probabilmente è stata mia moglie a fare pressioni affinché passasse questa normativa, così rimango a casa più spesso (conclude con una risata, ndr).