Fantabike, il giovane Baffi e una bella storia

05.02.2021
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Domani sarà online il nuovo sito di Fantabike. Direte: e allora? Probabilmente lo avremmo detto anche noi, se al raduno di partenza dei campionati italiani non avessimo incontrato Adriano Baffi. Erano i giorni successivi all’annuncio di bici.PRO e in gruppo c’era parecchia curiosità. Così, raccontando e spiegando, quel giorno Adriano ci disse che anche suo figlio si era dedicato a un’attività online che gli stava dando grandi soddisfazioni: il fantaciclismo. Il sito che andrà online domani è il suo e ci sono cose da raccontare.

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Ha corso per 3 anni nella Leopard-Trek Continental: qui con Tom Thill

Per passione

Il giovane Baffi, Piero come il nonno e garbato come il papà, scese di bici nel 2014 e si dedicò agli studi di Fisioterapia. Si era reso conto che il suo futuro poteva essere ancora nel ciclismo, ma non in sella. Così dopo tre anni, a partire dal 2017, entrò nello staff dell’attuale team Ineos Grenadiers. Come ben dimostra la foto di apertura, c’era anche lui lo scorso anno con Tao Geoghegan Hart nella spedizione che ha conquistato il Giro d’Italia.

A parte quello che a tutti gli effetti è il suo lavoro, fra la squadra e lo studio di fisioterapia, Piero porta avanti da qualche anno questo progetto che nel mondo dei social e degli appassionati ha spopolato, raggiungendo subito un altissimo numero di iscritti. Lo lanciò alla fine del 2013 in occasione della Vuelta vinta da Horner.

«Si unirono due fattori – racconta – il fatto che quando ancora correvo imparavo da autodidatta un po’ di programmazione e la passione per il Fantacalcio, con cui giocavo da sempre con gli amici. Onestamente è nato tutto dal nulla, dalla voglia di giocarci senza volersi imporre. Avrei anche le conoscenze che servono, ma non ci ho mai guadagnato un euro e così vorrei che continuasse».

E’ in pieno svolgimento il countdown per il lancio della nuova piattaforma di Fantabike
Agli sgoccioli il countdown per il lancio del sito 2021

Boom di iscritti

La storia racconta che senza pubblicizzarlo in modo particolare, sin dall’inizio sulla piattaforma confluirono quasi 4.000 iscritti, che forse avrebbero richiesto una super attenzione. Ma dato che Piero agiva spinto soltanto dalla passione, lasciò il sito com’era gestendolo nel tempo libero dal lavoro.

«Il sistema era abbastanza semplice – dice – e l’aggiornamento delle classifiche riuscivo a farlo la sera in hotel dopo aver finito con i massaggi. Quando Tao Geogeghan Hart ha vinto e ha detto che soltanto in 11 lo avevano preso al fantaciclismo, si riferiva al mio gioco, perché i ragazzi della squadra, soprattutto quelli del gruppo italiano, mi seguono con grande calore».

Pit stop

Nel bel mezzo del divertimento però, a Piero iniziano ad arrivare screenshot da parte di alcuni suoi iscritti. Qualcuno li stava contattando, infatti, invitandoli a giocare su un altro sito, molto simile al suo. Lo stesso qualcuno che nelle settimane precedenti si era rivolto proprio al ragazzo di Crema chiedendogli informazioni e facendogli i complimenti per come funzionasse bene il sistema.

«Non è stato bello – racconta volendo restare al riparo dalle polemiche – ci sono rimasto male sul piano personale. Visto il risalto che avevano, decisi di lasciar perdere. Volevo chiudere il sito e l’ho comunicato al gruppo di amici più vicini. Figurarsi, non erano per nulla d’accordo e mi hanno spinto a insistere. E così, complice il lockdown e il fatto che non potevo nemmeno vedere la mia ragazza Enrica, in un primo momento ho creato un’app per Apple Store e Google Play. Poi mi sono rimboccato le maniche e mi sono messo al computer, rinnovando la grafica e alcune funzioni. Ho fatto quattro mesi di assenza di vita sociale. L’ho ricreato dal nulla e adesso anche il conto dei punteggi sarà più facile. Da domani sarò online».

Con Geoghegan Hart a Piancavallo dopo la vittoria: iniziava la scalata alla rosa
Con Geoghegan Hart a Piancavallo: inizia la scalata alla rosa

Si riparte

Nel frattempo è ricominciata la stagione. Ganna e Puccio sono all’Etoile de Besseges e Piero, che nel frattempo ha sempre il suo studio di fisioterapia, è in attesa di ricevere il calendario delle gare.

«In squadra mi trovo benissimo – dice – faccio principalmente le corse con il gruppo italiano e c’è un clima quasi tra amici, molto tranquillo. Credo che il top della tensione ci sia al Tour, ma non ci sono mai stato. Mentre il Giro dello scorso anno dopo la caduta di Thomas è stato super rilassante. Con Pippo che ha vinto subito è stato tutto in discesa. I ragazzi sanno la storia del Fantabike e sono già pronti per condividere il lancio. Manca poco, domani si riparte».