Da domani la Parigi-Nizza, non solo per gente da Tour

05.03.2022
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Da domenica a domenica, la Parigi-Nizza numero 80 parte da Mantes La Ville. La corsa francese anticipa di un giorno la Tirreno-Adriatico, che partirà invece lunedì 7. Propone otto tappe, per cui dal Nord della Francia e dopo aver digerito quattro trasferimenti piuttosto sostanziosi, arriverà il 13 in Costa Azzurra.

Il campo partenti è decisamente interessante e come al solito, anche se con meno incidenza dello scorso anno, correranno in Francia alcuni di quelli che per l’estate hanno scelto le strade del Tour de France. Serve a prendere le misure con le strade e con la gestione di corsa dell’Aso. Rispetto a quando la corsa era appannaggio dei velocisti, alcune novità di percorso strizzano l’occhio agli scalatori.

Lo scorso anno, Roglic si arrese a Schachmann solo nell’ultima tappa e cedette la maglia di leader
Lo scorso anno, Roglic si arrese a Schachmann solo nell’ultima tappa e cedette la maglia di leader

Roglic e Van Aert

Per questo al via troveremo nomi di rilievo per la classifica come Almeida, che poi sarà al Giro come Simon Yates e Guillaume Martin; Adam Yates, Vlasov, Roglic, Quintana, oltre a O’Connor e Jack Haig.

Sul fronte dei cacciatori di tappe, occhi aperti su Lutsenko, Van Aert, Kung e Colbrelli. Mentre fra le ruote veloci, spiccano i nomi di Philipsen, Jakobsen, Van Poppel, Pedersen, Bennett, Coquard e Groenewegen e Bonifazio (gli stessi Van Aert, Colbrelli e Trentin però siamo certi che in qualche volata finiranno con l’infilarsi).

E dato che non poteva mancare la crono, sul fronte degli specialisti ecco Kung, Bissegger, Roglic, il solito Van Aert, ancora Almeida e Dennis.

Ci sarà spazio per vederne delle belle e cominciare a prendere le misure ad alcuni dei protagonisti pià attesi della stagione. In primis a quel Roglic che dopo il debutto nella Faun-Ardéche Classic e la Drome Classic, calerà la maschera proprio nella corsa a tappe, dominata a lungo lo scorso anno e persa proprio nell’ultima tappa.

Le otto tappe

Come detto, la Parigi-Nizza 2022 somma otto tappe, da domenica a domenica. Nell’arco della settimana, i corridori dovranno affrontare 29 gran premi della montagna. Il totale è di 1.196,4 chilometri.

TAPPAGIORNOPARTENZA-ARRIVOCHILOMETRI
1ª tappa6 marzoMantes la Ville-Mantes la Ville159,8
2ª tappa7 marzoAuffargis-Orléans159,2
3ª tappa8 marzoVierzon-Dun le Palestel190,8
4ª tappa9 marzocronometro individuale: Domérat-Montlucon13,4
5ª tappa10 marzoSaint Just Saint Rambert-Saint Sauveur de Montagut188,8
6ª tappa11 marzoCourthézon-Aubagne213,6
7ª tappa12 marzoNizza-Col de Turini155,2
8ª tappa13 marzoNizza-Nizza115,6
Nel 2021 Bennett vinse la 1ª tappa a Saint Cyr L’Ecole: con la squadra era ancora tutto a posto
Nel 2021 Bennett vinse la 1ª tappa: con la squadra era ancora tutto a posto

Volate? Poche

Di occasioni per arrivare facilmente in volata non ce ne sono poi molte, probabilmente l’unica è la seconda tappa, dato che nella prima ci sarà comunque da fare i conti con sette cotes, le ultime quattro nei 30 chilometri conclusivi, con l’ultimo scollinamento ai 5,5 dall’arrivo di Mantes La Ville.

Sarà tappa veloce dunque la seconda a Orleans, mentre il terzo traguardo a Dun Le Palestel sarà assegnato su un rettilineo in leggera ascesa, con 100 metri di dislivello negli ultimi 2 chilometri.

Il quarto giorno tocca ai cronoman, ma toglietevi dalla testa che sia una crono velocissima, al punto che un Roglic in gran forma potrebbe lasciare il segno a causa dei continui su e giù e lo strappo conclusivo di Montlucon (cote de la rue Buffon): 700 metri all’8,6% di pendenza media.

Verso il mare

Lungo trasferimento e giovedì si comincia a discendere verso il mare, anche se si dovrà attendere l’indomani per respirarne il profumo.

Quinta tappa a Saint Sauveur de Montagut con cinque gran premi della montagna, che all’indomani della crono favoriranno il nascere di fughe e il confronto parallelo fra gli uomini in classifica.

Sesta tappa ad Aubagne con sei gipiemme e un ultimo strappo a 7 chilometri dall’arrivo. E la settima con l’arrivo in salita al Col du Turini, salita finale vera e propria di 14,9 chilometri (si sale anche da prima) al 7,3% di pendenza media. Se la classifica non era ancora definita, da qui non si schioderà più. Forse…

L’indomani infatti, l’ultima tappa da Nizza a Nizza, sarà breve ed esplosiva: 115,6 chilometri con cinque salite e la più classica delle picchiate dal Col d’Eze al traguardo.

Da lì mancheranno sei giorni alla Milano-Sanremo. E c’è da scommettere che qualcuno di loro lo ritroveremo anche sulle strade liguri in cerca di un posto nella storia.