C’è fermento, in casa colombiana, le ultime traversie che hanno accompagnato l’avvicinamento del team sudamericano alla gara olimpica non hanno tolto il sorriso ai 4 portacolori.
I problemi non sono stati pochi e il principale si vede proprio dal numero che abbiamo appena indicato, 4. La Colombia aveva diritto al contingente pieno, ma Daniel Martinez, elemento fondamentale per la prima parte di gara, soprattutto per la lunga salita sul Monte Fuji è uno dei tanti sportivi che paga il massimo prezzo al Covid.
Non c’era più tempo sufficiente per sostituirlo essendo scaduti i termini, così la Colombia si ritrova senza un elemento e, per la stessa ragione, anche senza quello che era da tutti indicato come il “lider maximo” della spedizione, la maglia rosa Egan Bernal, anche lui piegatosi al Covid subito dopo la corsa rosa e ancora alle prese con quei fastidi alla schiena che lo perseguitano da molti mesi.
Vista la situazione, alla Ineos Grenadiers hanno tirato un sospirone di sollievo sapendo della sua mancata presenza, proiettandolo verso la Vuelta.


Colombia senza capitano, per scelta
A chi quindi i gradi di capitano? Guardando il quartetto in gara, si comprende bene come il cittì colombiano Carlos Mario Jaramillo, per ovviare all’assenza di Bernal, abbia scelto di puntare su quattro corridori capaci di interpretare più ruoli, ognuno dei quali può all’occorrenza puntare al massimo risultato. E’ un po’ lo spirito che tutti i componenti cercano di portare avanti, da Nairo Quintana a Rigoberto Uran, da Sergio Higuita a Esteban Chaves, tutti per uno e uno per tutti.
Il poker di scalatori sa che avrà addosso gli occhi di tutta la Nazione (la gara partirà alle 21 ora colombiana e si prospettano le ore piccole per seguire l’evento più atteso dell’Olimpiade).
Nel complesso la spedizione colombiana che nel suo complesso appare meno qualificata di quella di Rio 2016, perché le sue punte (dalla triplista Ibarguen alla Pajon regina del Bmx) sembrano avere perso un po’ di smalto.


Quintana suona la carica
Quintana è stato abbastanza attivo all’ultimo Tour interpretato, come ormai avviene da tempo, senza velleità di classifica. Nelle ultime dichiarazioni il corridore dell’Arkea Samsic ha provato a dare la carica: «Sappiamo bene che cosa fare, se faremo del nostro meglio non torneremo a mani vuote. Abbiamo lavorato duro per arrivare fino a qui e siamo un gruppo coeso, di corridori di diverse squadre ma che hanno già gareggiato insieme. Con dedizione e collaborazione possiamo rendere orgoglioso il nostro Paese».
A testimoniare l’armonia nel gruppo ci si mettono anche Uran e Higuita, che su Instagram ovviano alla tensione della vigilia con simpatici siparietti. Come quando Higuita si è divertito a riprendere Uran mentre dormiva… sonoramente mettendo tutto online. Piccole scene che hanno restituito il sorriso a Jaramillo, partito per il Giappone con un diavolo per capello.


Partiti fra le polemiche
La ragione va ricercata nella selezione femminile, che riguardava… una sola concorrente, Paula Patino scelta in luogo di Liliana Moreno, che ha accolto la notizia dando sfogo alla sua rabbia: «Sono stata rapinata di un sogno, al quale Jaramillo e il presidente della Federazione Mauricio Vargas non hanno mai contribuito, decidendo non in base ai risultati sportivi. Non chiedo giustizia, che non esiste in questo Paese ed è una parola sconosciuta ai vertici della federazione». Nota a margine: la Patino è numero 83 del ranking, la Moreno 351…