Elia Viviani, ritiro dicembre 2020 (foto mathildelazou)

Cofidis, Viviani, Villa: prove di equilibrismo

23.12.2020
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C’è un anno da riscattare e un’Olimpiade da conquistare, che cosa farà Viviani per centrarli entrambi? Prima di parlarne direttamente con lui (in apertura durante il ritiro di dicembre, foto di Mathilde L’Azou), abbiamo affrontato il discorso con Roberto Damiani. Il tecnico lombardo ha iniziato a lavorare con Elia nel 2020, anno in cui il veronese è passato alla Cofidis portando con sé una dote di 11 vittorie 2019. Ci stava che il cambio di squadra e la mancanza di un treno forte come quello della Deceuninck-Quick Step si facessero sentire e ci sta anche la sfortuna di qualche caduta di troppo, ma nessuno poteva prevedere che Viviani uscisse dal 2020 con zero vittorie. Il treno. Le cadute. Il programma delle gare. Aver mollato la pista… Le ipotesi sono state fatte e ora c’è da lavorare per rimettere ogni tassello al suo posto. Con la sensazione, magari sbagliata, che il team francese avrebbe preferito svegliarsi e scoprire che le Olimpiadi si fossero già svolte. In modo da avere il velocista solo per sé e non doverlo condividere con la nazionale.

La Cofidis ha appena finito una serie di ritiri in piccoli gruppi e ugualmente suddivisa inizierà il 2021.

Team Cofidis, ritiro dicembre 2020 (foto Cofidis)
La squadra ha svolto tre ritiri nell’area di Cannes con gruppi limitati (foto Cofidis)
Team Cofidis, ritiro dicembre 2020 (foto Cofidis)
Tre mini ritiri nell’area di Cannes (foto Cofidis)
Tre gruppi, giusto?

Il primo che ripartirà da Benidorm, il secondo da Sierra Nevada e il terzo, quello di Viviani, dall’Argentina. Cercheremo di tenere questo gruppo sempre unito. Ne fanno parte, oltre ad Elia, suo fratello Attilio, Sabatini, Consonni e Van Bilsen. Loro inizieranno a correre alla Vuelta San Juan, poi proseguiranno con Abu Dhabi Tour, Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo e Giro d’Italia. Ma dipende dal percorso…

Che cosa vuol dire?

Che se faranno la prima settimana con sole salite, forse non ha troppo senso andarci con una squadra di velocisti. Aspetteremo la presentazione per varare definitivamente il piano.

Avendo le Olimpiadi davanti, il programma è stato concordato con il cittì Villa?

In realtà non ci ho ancora parlato, ma so che lo ha fatto Elia e hanno concordato assieme l’ipotesi Giro per avere poi luglio e agosto a disposizione per la preparazione specifica. E come lui Consonni, che ha bisogno di lavoro in pista.

Si è detto che proprio la mancanza di certi sforzi in pista sia stata alla base del calo di rendimento di Elia.

E infatti quest’inverno ha aumentato e aumenterà la presenza a Montichiari. Farà quello che non ha fatto l’anno scorso, ma poi fino al Giro sarà totalmente dedicato alla squadra. Con la nazionale dovremo essere bravi a non tirarci per la maglietta. Se deve allenarsi in velodromo, carta bianca. Ma ad esempio non abbiamo un calendario della Coppa del mondo e direi che Elia non parteciperà ad altri eventi in pista.

Elia Viviani, Giacomo Nizzolo, Tour de France 2020
Per Viviani il Tour è stato un eccessivo carico di salite
Elia Viviani, Giacomo Nizzolo, Tour de France 2020
Per Viviani, un Tour con troppe salite
Non sarebbe il caso di iniziare la stagione avendo contatti più diretti con Villa?

Lui sa che quando vuole, siamo a sua disposizione. Per ora ci siamo sentiti al telefono, ma so che Elia ha tutto chiaro.

Guarnieri dice che secondo lui il Viviani del Giro era forte, ma è stato penalizzato dalla mancanza di un treno, visto che per un motivo o per l’altro Elia non l’ha avuto quasi mai.

Capisco quello che dice Jacopo e di certo non avevamo un treno all’altezza di quello della Groupama. Però il vero problema del Giro è stato che Elia era sfinito dopo il Tour. Se costringi un velocista a fare tutte quelle salite, il rischio è che perda esplosività. E ora stiamo lavorando proprio su quello, per arrivare in Argentina già pronti per vincere.

Obiettivo sbloccarsi presto?

Non presto, subito. Serve al morale e alla squadra. Andremo col treno e giusto un corridore per la salita, che però tolta la tappa del Colorado, sarà a disposizione. E poi speriamo che siano finite le moto che ti investono nei finale e la maledetta sfortuna del 2020.