Calendario senza vincoli, Pidcock può tornare a graffiare

25.01.2025
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A prescindere da come andrà, il 2025 segna un punto di svolta nella carriera di Tom Pidcock. Il “folletto di Sua Maestà” ha cambiato squadra passando da quella roccaforte che era per lui la Ineos-Grenadiers alla Q36.5 Pro Cycling, alla quale si è legato con un contratto triennale. Come da sua tradizione Tom, di cui si sa pochissimo in questa nuova squadra, ha subito tuonato: «Finalmente non sarò costretto a correre il Tour de France». E lo ha detto quasi con sollievo.

La sua squadra, non prenderà parte alla Grande Boucle e questo gli permetterà di concentrarsi su altri obiettivi e di gestire meglio il proprio calendario. La decisione di unirsi alla Q36.5 è stata presa con il cuore, ma ponderata con la testa: «Ho sentito subito che questo era il posto giusto, anche se ci ho riflettuto a lungo. Qui credono in me e condividiamo la stessa visione del successo». Una libertà di scelta nelle gare che lo ha convinto definitivamente, consentendogli di focalizzarsi su classiche e mountain bike.

Pidcock è approdato quest’anno alla Q36.5. Con la Ineos sono nati dei problemi: ricordiamo l’esclusione a sorpresa alla vigilia del Lombardia
Pidcock è approdato quest’anno alla Q36.5. Con la Ineos sono nati dei problemi: ricordiamo l’esclusione a sorpresa alla vigilia del Lombardia

Il punto

Tom Pidcock, classe 1999, dopo aver vinto tantissimo, lascia Ineos-Grenadiers dopo tre stagioni. In bacheca due ori olimpici nella Mtb, un titolo iridato nel ciclocross, un’Amstel, una tappa al Tour sull’Alpe d’Huez e altri successi di prestigio per approdare alla Q36.5.

Q36.5 che è in crescita, ma che resta pur sempre una professional, pertanto ha bisogno di inviti per partecipare alle gare più prestigiose.

Il britannico avrà un ruolo di leader assoluto e l’opportunità di costruire la stagione su misura per le proprie ambizioni. Dopo l’esordio all’AlUla Tour in Arabia Saudita, il suo calendario prevede partecipazioni a gare di un giorno come l’Omloop Het Nieuwsblad e le Strade Bianche, corse che si addicono perfettamente alle sue caratteristiche. L’obiettivo è chiaro: massimizzare le opportunità e puntare a vittorie importanti senza l’obbligo di seguire un calendario imposto.

Pidcock è riuscito a sprintare nonostante i dubbi sulle condizioni delle sue mani
Pidcock è riuscito a sprintare nonostante i dubbi sulle condizioni delle sue mani

Non solo Amstel

La rinuncia al Tour de France, che per Pidcock è sembrata una vera liberazione, gli apre nuove prospettive, soprattutto in chiave classiche. La Q36.5 ha recentemente ricevuto l’invito per la Liegi-Bastogne-Liegi, monumento in cui Pidcock si classificò secondo nel 2023, e per la Freccia Vallone, corsa dove già in passato ha ottenuto buoni risultati. E chiaramente per lui ci sarà l’Amstel Gold Race, di cui è campione in carica.

Per il britannico, queste gare rappresentano l’occasione perfetta per lasciare il segno e confermare il proprio talento nelle Ardenne. «Non abbiamo il controllo totale sul calendario, ma in teoria dovrei poter partecipare a tutte le gare che desidero», ha dichiarato con ottimismo. La sua esperienza nelle classiche del Nord, unita alla libertà di scelta garantita dalla nuova squadra, potrebbe tradursi in prestazioni di alto livello e, perché no, in vittorie di peso.

Strade Bianche 2023: Tom sfoggia tutte le sue doti di guida e ovviamente anche grandi gambe. Qualora sarà al Giro ne potremmo vedere delle belle
Strade Bianche 2023: Tom sfoggia tutte le sue doti di guida e ovviamente anche grandi gambe. Qualora sarà al Giro ne potremmo vedere delle belle

Battitore libero al Giro?

L’assenza dal Tour ha aperto le porte a un’altra grande opportunità: il Giro d’Italia. Pidcock ha dichiarato che la corsa rosa potrebbe non vederlo al top della forma dopo le classiche, ma al tempo stesso lo stimola l’idea di affrontarla da battitore libero, puntando a successi di tappa piuttosto che alla classifica generale.

Questo approccio più rilassato potrebbe rivelarsi vincente, permettendogli di esprimere tutto il suo potenziale senza pressioni. In più c’è un aspetto su cui riflettere: da come ha parlato Tom, sembra già che la Q36.5 abbia già ricevuto l’invito per il Giro. L’interesse degli organizzatori nei confronti del britannico è noto e di certo con Van Aert ci sarebbero grandi sfide per le tappe, basti pensare proprio a quella di Siena con i tratti in sterrato. Ma non solo ovviamente.

Una cosa è certa, con meno vincoli Tom Pidcock potrebbe dare sfogo a tutta la sua fantasia in questa stagione. Pensate: potrebbe sfidare Pogacar nelle classiche, Van Aert al Giro e Van der Poel al mondiale in Mtb. Vedremo, intanto sarebbe bello saperne di più, la Q36.5 ha ridotto al minimo i colloqui con la stampa. Noi lo abbiamo intravisto a Calpe di fronte all’ascensore dell’hotel in cui era in ritiro. Un saluto, un’aria rilassata, un sorriso e poi è svanito. Dovremmo aspettare le corse…