Pogacar Bernal Tour 2020

Bernal e Pogacar, a quando il grande match?

30.05.2021
4 min
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Mettiamo a confronto i due talenti del momento per le corse a tappe – Egan Bernal e Tadej Pogacarquel confronto che per varie ragioni ancora non c’è stato. Bernal è nato nel 1997 ed è professionista dal 2016, finora ha conquistato 26 vittorie, il Giro diventerebbe la ventisettesima. Pogacar, più giovane di un anno, è passato professionista solamente nel 2019 e vanta 23 successi.

I due si sono affrontati tre volte, ma il Tour dello scorso anno, vinto dallo sloveno, non è stato un vero terreno di battaglia perché Bernal era la pallida controfigura di se stesso, ritirato a metà corsa senza avere mai inciso. Quest’anno i due erano insieme nella fuga vincente della Strade Bianche, con Bernal alla fine terzo e Pogacar settimo, mentre alla Tirreno-Adriatico vinta dallo sloveno, il colombiano è finito quarto.

Pogacar Tirreno Adriatico 2021
Pogacar e Bernal all’ultima Tirreno-Adriatico, vinta dallo sloveno con Bernal 4° a 4’13”
Pogacar Tirreno Adriatico 2021
Pogacar e Bernal all’ultima Tirreno-Adriatico, vinta dallo sloveno con Bernal 4° a 4’13”

Le crono e le alte quote

E’ chiaro che vederli l’uno contro l’altro in una grande corsa a tappe è un sogno, a patto che entrambi siano davvero al massimo della forma, ma come sarebbe questo confronto, che cosa potremmo aspettarci? Abbiamo provato a scrutare nella palla di vetro con Stefano Garzelli: «Sarebbe una sfida strabiliante, dal pronostico impossibile, ma nella quale influirebbero molte variabili».

La prima variabile da considerare è data dalle caratteristiche dei due corridori: «Pogacar può avere dalla sua le capacità a cronometro, Bernal può fare una grande differenza sulle salite con altitudini sopra i 2.000 metri. Sotto questo aspetto il colombiano è sfavorito dal fatto che salite simili sono rare (al Giro, lo Stelvio e il Gavia, quando si fanno, al Tour il Galibier oppure l’Iseran) e anche, come caratteristica, la facilità estrema con cui Pogacar vince dappertutto, quel killer instinct davvero raro da trovare».

Pogacar Liegi 2021
Pogacar ha mostrato finora maggiore duttilità, anche nelle classiche: qui 1° alla Liegi 2021
Pogacar Liegi 2021
Pogacar ha mostrato finora maggiore duttilità, anche nelle classiche: qui 1° alla Liegi 2021

L’importanza del team

Un altro aspetto è costituito dal team di supporto, anche se è chiaro a tutti che Pogacar abbia vinto lo scorso Tour senza grande aiuto da parte della Uae: «Ed è altrettanto chiaro che gli uomini che ha la Ineos sono di qualità unica: Carapaz, Adam Yates, Thomas, Geoghegan Hart. Se Bernal parte in un grande Giro, è però ormai a un livello tale da essere da considerare capitano a tutti gli effetti e chi di questi sarà d’accordo nel lavorare per lui? Più probabile che vengano utilizzati altri corridori, come quelli visti al Giro».

E per quanto riguarda la Uae? «E’ evidente che c’è una differenza sostanziale – risponde Garzelli – ma Hirschi può costituire un validissimo supporto. A Pogacar serve maggiore sostegno in salita e i dirigenti del team stanno già pensando al prossimo ciclomercato per rafforzare la squadra in tal senso».

Bernal Tour 2019
Bernal, trionfatore al Tour 2019 senza vincere una tappa, ma svettando sul Col de l’Iseran
Bernal, trionfatore al Tour 2019 senza vincere una tappa, ma svettando sul Col de l’Iseran

Sfida decisiva alla Vuelta?

Bisogna poi considerare il terreno di battaglia: Giro d’Italia e Tour de France non sono la stessa cosa. Dove sono più adattabili i due campioni? «E’ una bella domanda… Dipende molto dal percorso che viene disegnato: un Giro con Stelvio e Gavia darebbe a Bernal un trampolino eccezionale per la sua naturale abitudine a pedalare in alta quota, mutuata dalle sue stesse origini. Un Tour con molti chilometri a cronometro sarebbe invece un aiuto per Pogacar. Ma le cose possono anche invertirsi, in fin dei conti nel 2019 Bernal fece la differenza proprio in altura».

Il calendario dice che a settembre, alla Vuelta di Spagna, saranno entrambi della partita. Potrebbe essere quello il vero terreno di scontro? Garzelli è scettico: «Io non credo, molto dipenderà dalle Olimpiadi. Bernal dovrà mantenere un certo livello anche dopo il Giro per non arrivare a Tokyo in calo di condizione, Pogacar vuole correre il Tour per vincerlo, arrivare subito dopo a Tokyo e sfruttare la forma della Grande Boucle, ma dopo? Credo che la Ineos stessa punterà su Yates per la corsa spagnola. Per la grande sfida dovremo attendere il prossimo anno e sperare…».