A Bergamo Healy semina, McNulty raccoglie

21.05.2023
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BERGAMO – McNulty ha il volto stanco ma felice di chi ha vinto sapendo di aver dato tutto quello che aveva in corpo, ed anche qualcosa di più. Il finale della quindicesima tappa del Giro d’Italia è la copia del Lombardia del 2021, quel giorno vinse un altro corridore in maglia UAE Emirates: Tadej Pogacar. Anche in questo caso si è trattato di uno sprint ristretto, con tre atleti che arrivano fino agli ultimi metri lasciando con il fiato sospeso il pubblico. McNulty vince di forza e con grande cattiveria agonistica, anticipando sulla linea bianca Healy e Frigo, con quest’ultimo che ha lanciato la volata dai 500 metri una volta rientrato sulle ruote dei primi due.

Una lunga giornata

Il sole si affaccia finalmente sul Giro d’Italia, ricordandoci che siamo a maggio ed è ormai primavera inoltrata. Le strade delle valli bergamasche diventano un punto di ritrovo per appassionati ed amanti di ciclismo, con colori e rumori che intasano l’aria di “amore infinito”.

«E’ stata finalmente una bella giornata di sole – racconta lo statunitense nel post corsa – ma la fatica non è mancata. Fin dai primi chilometri ci siamo dati battaglia per prendere la fuga e rimanere nelle posizioni di testa. Il gruppo dei primi era davvero numeroso (inizialmente era composto da diciassette corridori, ndr) ma la strada man mano ha accumulato fatica nelle gambe. La tappa era lunga ed estremamente difficile, con tante salite e strade tortuose, le quali non ti permettevano di deconcentrarti nemmeno un secondo. Avevo provato anche nei giorni precedenti ad entrare in qualche fuga ma non ero al meglio della condizione, oggi per fortuna è stato diverso».

Il forcing di Healy sullo strappo finale di Città Alta non ha portato i frutti sperati
Il forcing di Healy sullo strappo finale di Città Alta non ha portato i frutti sperati

Sfida a eliminazione

Con i chilometri che scorrevano sotto le ruote ed il respiro sempre più pesante i diciassette uomini che hanno animato la tappa sono diminuiti sempre più. Uno scatto di Bonifazio a 45 chilometri dall’arrivo, prima del traguardo volante di Almenno, ha animato la corsa. La scalata alla Roncola, ultima salita di giornata, è stata il passaggio chiave di questa tappa.

«Frigo è scattato dopo il lavoro dei Movistar – continua McNulty, con il volto arrossato dal sole – l’ho seguito subito e ci siamo avvantaggiati ma poi Healy è tornato sotto. E’ stato l’irlandese ad alzare il ritmo sulle pendenze della Roncola, Non era facile seguirlo, ma non mi sono arreso ed ho proseguito del mio passo. Ho approfittato della discesa per riportarmi su di lui senza troppo affanno, un fuori giri lo avrei pagato sicuramente di più.

Ben Healy ha dato tutto, forse avrebbe potuto risparmiare un po’ di energie ad inizio tappa per affrontare meglio il finale
Healy ha dato tutto, forse avrebbe potuto risparmiare un po’ di energie ad inizio tappa per affrontare meglio il finale

Healy sprecone

Il giovane irlandese della EF Education Easy Post è stato uno dei protagonisti di giornata, se non il principale. Si è dimostrato uno dei più attivi battagliando con Rubio ad ogni GPM, i due in cima a Passo Valcava sono arrivati anche ad uno spalla a spalla molto aggressivo. Healy era consapevole di essere il più forte oggi, ma non è riuscito a portare a casa il bottino pieno, complice una gestione di gara non eccellente.

«Healy – conclude McNulty – ha attaccato spesso, lo ha fatto anche sulla salita di Bergamo Alta. In precedenza, Frigo è riuscito a rientrare su di noi nel tratto di strada tra la Roncola e lo strappo finale. Ho cercato di approfittare di un momento di indecisione tra noi tre ai meno sette dall’arrivo ma non è andata bene. Il duello finale si è svolto sulla salita di Bergamo Alta. E’ stato davvero uno spettacolo vedere così tanta gente a bordo strada, ha sicuramente aiutato a sentire meno la fatica. Ben (Healy, ndr) ha affrontato quello strappo finale a tutta ma sono riuscito a resistere.

«Nella breve discesa che portava all’ultimo chilometro Frigo è rientrato ancora, dimostrando di essere molto forte, ed ha lanciato uno sprint lungo. L’ho tenuto a bada e per fortuna sono rimasto in testa per tutta la volata finale. E’ la mia prima vittoria in un grande Giro e sono davvero felice di ciò. Ora arriva il giorno di riposo e poi l’ultima settimana, che sarà davvero tosta».