Elia Attilio Viviani

Attilio Viviani è sicuro: «Elia sta per esplodere…»

01.05.2021
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Pochi giorni al via del Giro d’Italia. Per Elia Viviani forse l’edizione più importante, soprattutto sapendo quel che ci sarà dopo, la preparazione per i Giochi Olimpici su pista. Arrivarci con lo spirito giusto sarebbe fondamentale.

Suo fratello Attilio lo guarda sempre con attenzione, anche se i due sono relativamente lontani (Elia vive a Montecarlo, Attilio è rimasto in Veneto) e non capita spesso che le loro strade s’incrocino (nella foto d’apertura Elia e Attilio in azzurro alla Vuelta a San Juan 2017).

«Ci siamo ritrovati al ritiro d’inizio stagione – spiega – e avremmo dovuto seguire programmi differenti per riunirci al Giro. Io avrei dovuto fare gare di seconda fascia per cercare qualche risultato e poi lavorare per Guillaume Martin, invece la situazione della squadra ha portato a cambiamenti in corsa e ci siamo ritrovati insieme sia al Uae Tour che alla Tirreno-Adriatico».

Considerando però che, quando siete insieme, tu lavori nel treno che deve portarlo alle volate, questo è servito per ritrovare l’amalgama…

Sicuramente, anche se non era la composizione principale mancando Consonni, lavorare insieme è servito. Se guardate la sua stagione finora, vi accorgerete che delle differenze con il 2020 ci sono, va più forte e soprattutto lavoriamo meglio in squadra. Riusciamo anche a risolvere situazioni difficili, “rimontare” il treno anche nelle peggiori difficoltà.

Attilio Viviani 2021
Attilio Viviani è alla Cofidis dal 2020 (una vittoria), dopo essere stato stagista l’anno prima
attilio viviani 2021
Attilio Viviani è alla Cofidis dal 2020 (una vittoria), dopo essere stato stagista l’anno prima
Che cosa non aveva funzionato lo scorso anno?

E’ stato un anno strano, tutti lo sanno. Alla Cofidis ad esempio c’era più attenzione per Martin perché poteva far classifica, il che è significato avere al Tour un uomo in meno per le volate e questo può essere decisivo per il risultato finale, fai il doppio della fatica. Poi il Covid in stagione ha colpito me e Sabatini e lui si è ritrovato solo con Consonni.

Qual è la composizione ideale del treno?

Io per primo, poi Consonni, Sabatini ed Elia. Io ho lavorato molto con Simone alla Valenciana e i risultati sono stati confortanti, Elia sta affinando la preparazione al Romandia con Sabatini. Al Giro ci riuniremo e metteremo in pratica tutto il lavoro effettuato.

Treno Cofidis 2021
I quattro dello sprint Cofidis ai tricolori del 2020: da sinistra Sabatini, Consonni, Attilio ed Elia Viviani
Treno Cofidis 2021
Consonni, Attilio ed Elia Viviani, così al via dei tricolori 2020
A proposito, come sta Simone?

I problemi al ginocchio sono risolti e in gara si vede che ha ritrovato verve, qualche fastidio esce solo quando c’è grande freddo, come sempre succede con i guai al ginocchio, ma ormai neanche ci pensa più, è concentratissimo.

Sai bene che su Elia e Consonni c’è un occhio particolare addosso, legato alla madison delle Olimpiadi…

Su pista hanno già lavorato insieme, ma le tre settimane al Giro saranno fondamentali, anche al di fuori della corsa, per cementare il rapporto che poi si traduce in gara.

Attilio Viviani Cofidis
Attilio Viviani vanta 7 successi da under 23. Ha corso per Colpack, Sangemini e Arvedi
Attilio Viviani Cofidis
Per Attilio 7 successi da U23. Ha corso per Colpack, Sangemini e Arvedi
Parliamo un po’ però anche di Attilio, delle sue aspirazioni…

A inizio stagione il programma che avevamo approntrato con la squadra era improntato proprio a farmi crescere, a darmi qualche occasione in più a livello personale, ad esempio dovevo andare a Cholet, poi invece i programmi sono cambiati, ma è andata bene così. Ho potuto fare esperienze al World Tour che per un corridore al secondo anno in una squadra del massimo livello non è frequentissimo. Prevalentemente lavoro per il treno di Elia, ma spero di avere qualche occasione per poter sprintare anch’io nel corso della stagione.

Rispetto a tuo fratello, che corridore sei?

Abbiamo fisici differenti, lui è più potente, io sono più pesante, faccio un po’ più fatica nelle salite, ma soprattutto so che devo crescere ancora tanto. Credo di avere le caratteristiche giuste per giocarmi le mie carte in fughe anche di gruppo, di medio-lunga gittata. Serve esperienza, devo migliorare anche per superare meglio le salite corte, quelle che tagliano fuori molti velocisti. Devo solo lavorare e aspettare, per ora però Elia viene prima di tutto.