Lo dice un vecchio adagio. Non tutto il male viene per nuocere. Quando chiudi il 2021 senza squadra per l’anno successivo e nella nuova stagione sono già passati tre mesi senza che nessuno ti abbia cercato, non è facile sperare in qualcosa di positivo. Invece no, il lieto fine puoi trovarlo all’ultima curva prima del traguardo. Attilio Viviani lo sa bene, lui che proprio ieri ha firmato il contratto con la Bingoal Pauwels Sauces WB sino a fine 2022.
Che qualcosa si stesse muovendo per il veronese – classe ’96, reduce dagli ultimi due anni in Cofidis – lo avevamo intuito quando, contattandolo nelle settimane scorse, ci aveva risposto che non poteva dire nulla. Ordine del suo manager Giovanni Lombardi che nel frattempo stava concludendo la trattativa.
Al rientro dal suo primo allenamento con la divisa della nuova formazione – che è in corsa alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali in questi giorni – abbiamo voluto sentire subito l’umore di Attilio Viviani, apparso davvero felice.
Attilio come si è evoluta questa situazione?
E’ nato tutto un po’ per caso con un primo contatto qualche tempo fa ma senza alcun esito. Tutti pensavano che avrei trovato subito posto in quanto fratello di Elia invece non è stato così. Il mio procuratore Lombardi è amico di Christophe Brandt, il general manager della Bingoal, perché si conoscono bene dai tempi in cui erano pro’ e avversari negli anni 2000. Giovanni mi ha proposto a loro e loro hanno iniziato a pensarci su seriamente fino ad arrivare a questi ultimi giorni.
Come hai vissuto questa trattativa?
Mi è pesata poco perché hanno pensato a tutto Giovanni ed Elia. Il primo chiaramente ha curato la parte contrattuale in ogni dettaglio mentre mio fratello ha fatto… il fratello maggiore tenendomi su di morale e motivandomi in ogni momento. Non sono mancati i momenti difficili. Se magari Giovanni riceveva la notizia di un possibile intoppo, Elia aveva il compito di indorarmi la pillola e farmi capire la situazione, guardando il bicchiere mezzo pieno. E’ come se mi avesse fatto da mental coach. In pratica io ho solo pensato ad allenarmi. E non posso che ringraziare davvero di cuore entrambi.
Appunto, con gli allenamenti come hai fatto?
Ho sempre seguito dei programmi di lavoro col mio preparatore, pur sapendo che il tempo delle gare non sarebbe stato vicino. Lo stesso Elia mi diceva di allenarmi bene ma di vivere alla giornata. Ho anche simulato una settimana tipo con tanti chilometri tutti i giorni, come se fossi ad un piccolo giro a tappe. Poi facevo qualche giorno di recupero pieno. Diciamo che l’obiettivo di chilometri e ore totali mensili di allenamenti l’ho sempre realizzato. Comunque a gennaio avevo capito che non si sarebbe risolta in poco tempo questa situazione.
Dal punto di vista psicologico hai mai temuto che non si concretizzasse l’ingaggio?
Qualche volta sì. Anzi, ho passato più di una notte insonne, tant’è che il giorno dopo uscivo in bici senza seguire la mia tabella di allenamento. Pensavo a tante cose. Se avrei trovato squadra o meno. Se, una volta trovata, quando avrei trovato il ritmo giusto. Insomma pensieri normali quando vivi circostanze del genere.
Hai trovato alcune di queste risposte? O meglio, quando potresti esordire?
Ad una primissima bozza di calendario avrei dovuto debuttare al Tour de Normandie, che si sta disputando in questi giorni, ma per alcuni aspetti burocratici non avevo ancora l’ok dell’UCI. Molto più facile che possa esordire alla Volta Limburg Classic il 2 aprile o direttamente al Circuite Cycliste Sarthe (dal 5 all’8 aprile, ndr). Sono stato inserito anche nella lista del Giro di Turchia (dal 10 al 17 aprile, ndr), vedremo meglio nei prossimi giorni.
E quando potresti entrare in forma?
Non lo so onestamente. I test che ho fatto dicono che sto bene e sinceramente non me lo aspettavo proprio. La mia paura più grande sarà la mancanza di ritmo e vedere come sarò dopo 4 ore di gara. Sì, ho fatto allenamenti anche da 6 ore ma lo sapete anche voi che in gara è tutta un’altra cosa. In ogni caso la squadra mi ha detto subito che mi aspetterà e per me è un buon aspetto.
Ti sei dato qualche obiettivo?
Ho voglia di correre e di riscatto. Quando inizierò a stare bene in gara cercherò di stare e arrivare davanti. Mi manca il risultato ma farò di tutto per ritrovarlo, soprattutto seguendo un calendario adatto a me. Gli ultimi anni al servizio della squadra e di mio fratello mi sono serviti. Ho capito che facevano parte del mio processo di crescita psico-fisica da corridore. Credo di aver fatto un salto di qualità e ora ho molta più consapevolezza dei miei mezzi.
Che cosa ti ha detto Elia quando ha saputo del tuo contratto con la Bingoal?
Era più contento di me (ride, ndr). Lui era convinto che tutto sarebbe andato per il meglio molto più di quanto non lo fossi io. Lui ha un carattere buono in generale ma con me è stato davvero il fratello maggiore che tutti vorrebbero. Le sue parole mi hanno sempre fatto tanto effetto. Adesso sono pronto per correre.