Pur piena di vittorie e piazzamenti di peso, la carriera di Nairo Quintana non è andata come si pensava. L’ultimo episodio, la doppia positività al Tramadol che gli è costata la squalifica dopo il suo ottimo Tour, non ha fatto che appesantirne il finale. Dopo neanche tre mesi di incomprensioni e continui balletti, sebbene proprio durante la Grande Boucle fosse stato annunciato il prolungamento triennale del contratto, il colombiano e la Arkéa-Samsic hanno diviso le loro strade.
Formidabile a 23 anni
Nairo è un campione, uno di quelli arrivati al successo molto presto (in apertura è ai mondiali di Wollongong, chiusi al 66° posto). Aveva 23 anni quando si affacciò sul palcoscenico del Tour e mise in croce Froome, arrivando secondo. Ne aveva 24 quando vinse il Giro d’Italia. Nel 2016 ha vinto la Vuelta e fino al 2017 non c’è stato un anno in cui non sia salito sul podio di un grande Giro, sommando finora 50 vittorie. Ha ottenuto i risultati migliori con la Movistar e probabilmente avrebbe continuato a farlo se la squadra spagnola fosse stata in grado di gestire la convivenza con Valverde, Landa e Carapaz, perdendoli poi quasi tutti e ritrovandosi con un pugno di mosche.
L’approdo di Quintana alla Arkea-Samsic non è mai parsa la soluzione per lui ideale, anche se i risultati sono venuti e grazie ai suoi piazzamenti e ai punti sommati, la squadra di Emmanuel Hubert dal prossimo anno salirà nel WorldTour.
Un video su Instagram
L’annuncio lo ha dato Nairo in persona venerdì scorso, con un video pubblicato da Tunja sul suo profilo Instagram, che molti di voi avranno visto. Con il consueto sorriso gentile, il colombiano ha annunciato che non avrebbe più indossato i colori della squadra bretone, aggiungendo che avrebbe chiuso in anticipo la stagione per motivi di salute. In realtà, il pretesto è servito per mascherare il divieto di correre fatto scattare dalla squadra, una delle più convinte aderenti a MPCC (il movimento per il ciclismo credibile) per il quale il colombiano aveva dovuto rinunciare alla Vuelta, nonostante non fosse squalificato.
Da questo punto di vista, come si diceva, il matrimonio fra Arkea e Quintana era difettoso sin dall’inizio. Nairo è infatti un soggetto asmatico e nel team di Hubert non ha potuto mai usare prodotti idonei per curarsi. Ecco perché le sue vittorie sono venute nelle giornate di maltempo e la vita si faceva improvvisamente più dura con il caldo e nelle belle giornate.
Silenzio dalla Francia
«Voglio ringraziare il team Arkéa-Samsic – ha detto – per questi tre anni trascorsi tra alti e bassi, ma a cui ho potuto portare la mia esperienza e punti UCI per consentire loro di accedere al WorldTour il prossimo anno».
Da parte della squadra non sono arrivati commenti, quanto piuttosto un comunicato firmato dal team manager, nel quale si conferma la conclusione del rapporto di lavoro. Peraltro è emerso che il rinnovo triennale del contratto fosse stato annunciato ma non firmato, per cui Quintana lascerà la squadra francese senza nulla da pretendere. Da parte bretone tuttavia, non arrivano altre osservazioni.
Voci di mercato
Al momento Quintana è in attesa di una decisione del TAS, cui si è appellato contro la squalifica del Tour e di cui ai recenti mondiali ha parlato anche il presidente dell’UCI Lappartient. L’udienza è attesa per il prossimo 12 ottobre, ma anche se il Tribunale arbitrale si pronunciasse in favore dell’UCI, Quintana rimarrebbe spogliato dei piazzamenti del Tour, ma non andrebbe incontro ad altre sanzioni, per cui potrebbe in ogni caso riprendere a correre.
Per questo nei giorni scorsi si sono rincorse prima voci che lo vedrebbero nell’orbita di Ag2R-Citroen oppure dell’Astana. In realtà il team francese si è affrettato a far sapere di non aver avuto alcun contatto con Quintana o il suo agente e di non essere interessato al suo ingaggio, per cui resterebbe aperta la pista della Astana. Anche in questo caso, dopo tre anni in una professional, il trasferimento nel team kazako significherebbe per il colombiano il ritorno in una squadra WorldTour.
La pista Astana
L’Astana non parla, ma basta fare due conti per rendersi conto che ha ancora spazio nella sua rosa per il prossimo anno, mentre con la partenza di Quintana, l’Arkéa-Samsic ha attualmente solo 15 corridori sotto contratto e il risparmio dello stipendio di Quintana permetterà di avere più budget a disposizione.
La squadra kazaka perde Nibali e probabilmente vuole affiancare qualcuno a Lopez per i grandi Giri: l’arrivo di un altro boyacense potrebbe rinforzare il team, a patto che i due colombiani trovino il modo per andare d’accordo.
E così per ora la carriera dello scalatore con la faccia scura come cuoio è al palo, in attesa di una sentenza e di un contratto da firmare. Restano in bacheca le vittorie del Giro e della Vuelta, oltre ai due secondi posti del Tour e le altre nove corse a tappe conquistate. Ma resta soprattutto una vena malinconica per la favola che sempre più si allontana dal lieto fine.