Dopo lo sfogo di Vollering, il punto sui premi per le donne

29.03.2025
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«Trovo molto deludente – ha detto Demi Vollering a Eurosport circa la Milano-Sanremo – che riceviamo solo l’11 per cento di ciò che spetta agli uomini. E’ una differenza enorme. Ora, nessuna di noi è qui per i premi in denaro, ma se la gente parla di pari opportunità, allora vogliamo davvero che accada. Ciò include le piccole cose, come questa. Dimostra solo che non ci siamo ancora arrivati. C’è ancora molto lavoro da fare».

Il Ministro Roccella ha garantito alla Lega Ciclismo la copertura dei premi per le gare femminili (foto Roberto Pittore)
Il Ministro Roccella ha garantito alla Lega Ciclismo la copertura dei premi per le gare femminili (foto Roberto Pittore)

La promessa del Ministro

L’importo dei premi è indicato sul libro di corsa della Sanremo, stampato su un lato per gli uomini e sull’altro per le donne. Entrambe le gare sono inserite nel calendario del WorldTour.

Il montepremi per gli uomini ammonta a 50 mila euro: il primo che ne vince 20 mila, il secondo 10 mila e il terzo 5 mila. Quello per le donne ammonta complessivamente a 10.260 euro: la prima ne ha presi 2.256, la seconda 1.692, la terza 1.128.

Al netto del fatto che la parità non passa soltanto per i premi, ma anche per la sicurezza in corsa, il divario è obiettivamente notevole. Per questo abbiamo provato a fare una piccola ricostruzione del discorso dei premi. Alla presentazione della Coppa Italia delle Regioni a Roma, il Ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità Roccella assicurò infatti alla Lega Ciclismo i fondi per pareggiare la differenza dei premi.

E’ l’Accpi, presieduta da Cristian Salvato, a ricevere e ridistribuire i premi delle corse
E’ l’Accpi, presieduta da Cristian Salvato, a ricevere e ridistribuire i premi delle corse

Una casa sicura

Cristian Salvato, presidente dell’Accpi, fa un riassunto sulla situazione dei premi. Spiega che non esiste una regola che imponga agli organizzatori di prevedere premi uguali per uomini e donne. Lo hanno fatto quelli di Flanders Classics che organizzano il Giro delle Fiandre, ma in giro per il mondo non è un’abitudine condivisa da tutti.

«In Italia ci siamo avvicinati – spiega – dopo che la Lega Ciclismo del presidente Pella ha stanziato una somma per questo scopo con il contributo del Ministro Roccella. Gli organizzatori mettono una somma e loro integrano, ma non arrivano al vero pareggio. Quanto alla distribuzione dei premi, come altre associazioni dei corridori in Francia e Spagna, li raccogliamo noi in Italia e poi li giriamo al CPA Cycling che è il referente unico.

«Io penso però che la parità di cui parla Vollering non sia da circoscrivere ai premi. La strada per costruire una casa solida è ancora lunga, bisogna tirare su dei muri fatti bene, poi si può pensare all’arredamento. Non basta dare i premi e siamo a posto, secondo me sono l’ultima cosa. Prima c’è da parlare soprattutto di sicurezza che non passa per i cartellini gialli e quelle cose. Passa da uno standard omogeneo per le barriere, ad esempio, che non c’è a livello professionistico e non oso immaginare a livello giovanile…».

L’UCI del presidente Lappartient ha parificato gli stipendi WorldTour femminili a quelli professional maschili
L’UCI del presidente Lappartient ha parificato gli stipendi WorldTour femminili a quelli professional maschili

Pareggio al livello Pro Series

I premi saranno l’ultima cosa, resta però la curiosità di capire in che modo la Lega Ciclismo si stia muovendo per pareggiare i conti e dare dunque seguito al suo annuncio.

Il pareggio effettivamente avviene, ma per tutte le gare femminile che fanno parte della Coppa Italia delle Regioni, il riferimento è ai premi alla categoria Pro Series maschile, che prevedono un montepremi di 18.800 per ogni gara.

Per cui la Sanremo con i suoi 50 mila euro resta lontana, ma ad esempio al Trofeo Matteotti gli uomini avranno un montepremi di 14 mila euro che sarà inferiore rispetto a quello delle donne. E d’altra parte la disparità regna sovrana anche a livello degli stipendi. Nonostante i proclami dell’UCI, gli stipendi delle donne WorldTour sono pari a quelli delle professional maschili, ma non risulta che Demi Vollering si sia lamentata per questo.

Quello che manca, volendo raggiungere il livello delle gare Monumento, sarebbe un’integrazione di 30 mila euro che però forse costituisce un esborso superiore a quello che la Sanremo delle donne rende a RCS in termini di ritorno economico. Si organizzano le gare per produrre utile ed è raro che l’organizzatore si esponga per importi superiori a quelli che incassa.

Il montepremi della Sanremo Donne è stato aumentato da RCS Sport (qui Vegni Bellino) rispetto al minimo stabilito dall’UCI
Il montepremi della Sanremo Donne è stato aumentato da RCS Sport (qui Vegni e Bellino) rispetto al minimo stabilito dall’UCI

La Coppa Italia delle Regioni

Dal punto di vista economico, nei prossimi 4-5 anni il ciclismo femminile difficilmente raggiungerà gli investimenti di quello maschile, per cui i ragionamenti degli organizzatori saranno per forza piuttosto cauti.

Nonostante ciò, dato che il montepremi minimo per le gare WorldTour è di 8.000 euro, i 10.260 di RCS costituiscono un passo in avanti. E se nel libro di corsa viene indicato un importo così basso è perché vi viene inserito il premio che l’organizzazione è in grado di riconoscere con le sue forze: l’integrazione da parte della Lega arriva da altre casse.

E’ pari invece fra uomini e donne il montepremi finale della Coppa Italia delle Regioni: 150 mila euro per gli uomini e la stessa cifra per le donne.

Sanremo Donne, il presidente della Lega Pella consegna a Balsamo la maglia di leader della Coppa Italia delle Regioni
Sanremo Donne, il presidente della Lega Pella consegna a Balsamo la maglia di leader della Coppa Italia delle Regioni

Un difetto di comunicazione?

Ma allora perché la protesta della Vollering? Forse per un difetto di comunicazione. Se infatti le atlete italiane sono state avvisate dell’intervento della Lega Ciclismo e sono consapevoli del contributo ai loro premi, forse è saltato il passaggio con le straniere, che la Lega non ha potuto contattare.

A quanto ci risulta, la Lega del Ciclismo Professionistico verserà la sua parte all’Accpi, con delle modalità attualmente allo studio. Dato che l’Associazione processa il pagamento dei premi 3-4 volte all’anno, la Lega approfitterà di una di queste finestre per il suo montepremi? Non resta che attendere la prova dei fatti, ma almeno ora il quadro ci sembra un po’ più chiaro.