Stella: sprint vincente nel deserto, buona la prima!

28.01.2025
4 min
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La prima vittoria italiana della stagione 2025 porta la firma del giovane Davide Stella, velocista al suo primo anno nella UAE Team Gen Z. Un esordio coi fiocchi per il pistard classe 2006 che alla quinta e ultima tappa del Tour of Sharjah mette in fila tutti (in apertura foto Tour of Sharjah). Il talento della pista azzurra, che nel mondiale juniores dello scorso settembre ha portato a casa due ori e un argento, ha cominciato con il piede giusto anche su strada. 

Nel deserto, tra moschee e sabbia fa un gran caldo. Al termine della tappa raggiungiamo Stella al telefono. Lui e i compagni del devo team della UAE Team Emirates si trovano al Dubai Mall per festeggiare. Un giro per salvarsi dal caldo e per trovare un po’ di svago alla fine di dieci giorni impegnativi. 

«Siamo arrivati negli Emirati – dice Stella al telefono – il 18 gennaio per correre una gara inaugurale. Poi è iniziato il Tour of Sharjah. Nei primi giorni sono stato male, ho preso un virus intestinale che mi ha debilitato parecchio. Ho perso quattro chili di liquidi. Man mano che le tappe passavano stavo sempre meglio (lo testimonia il quinto posto nella seconda tappa, ndr)».

Stella ha conquistato il titolo iridato con il quartetto azzurro, per loro è arrivato anche il record del mondo
Stella ha conquistato il titolo iridato con il quartetto azzurro, per loro è arrivato anche il record del mondo

Energia ritrovata

I chilometri sono passati e la forza è presto tornata a impossessarsi delle gambe di Stella, che nella volata di oggi ha chiuso in bellezza il viaggio negli Emirati Arabi.

«Come sviluppo di gara – spiega il velocista – mi sono trovato bene, in queste gare il gruppo controlla l’andamento della tappa. Tutto è più lineare. La volata di oggi è stata abbastanza nervosa, non è stato facile gestirla, tanto che all’ultimo mi sono trovato solo. Dopo l’ultima rotonda ero rimasto indietro, così ho lanciato lo sprint ai 400 metri. Piano piano sono risalito, fino a superare il primo. E’ stato uno sforzo abbastanza simile a quello che faccio in pista, dove siamo chiamati a fare tanti secondi con picchi alti di potenza. Prima di partire per venire qui a correre sapevo di stare bene, per quanto riguarda il picco di potenza massima ero su ottimi livelli. Non ho ancora metabolizzato bene il successo, magari tra qualche ora sarò più consapevole. Però iniziare così è bello, molto».

Nella prima volata del Tour of Sharjah Stella ha ottenuto un quinto posto, serviva solo prendere le misure (foto Tour of Sharjah)
Nella prima volata del Tour of Sharjah Stella ha ottenuto un quinto posto, serviva solo prendere le misure (foto Tour of Sharjah)

La parola del coach

Al Tour of Sharjah, insieme ai ragazzi del UAE Team Gen Z, c’era anche Giacomo Notari. Il preparatore del devo team non è andato con i ragazzi a festeggiare, per lui e lo staff è tempo di fare le valige e preparare il rientro di tutti i materiali. 

«Che corridore sia Stella – racconta Notari mentre è indaffarato con le ultime cose da sistemare – lo abbiamo visto fin dai primi test e anche da ciò che ha fatto su pista. Con lui abbiamo impostato un lavoro che ci permettesse di mantenere e migliorare l’esplosività, tanto che ha continuato ad allenarsi su pista durante l’inverno. A livello anaerobico è tanto, tanto, ma tanto forte. Si tratta di un velocista puro e lo si è visto fin dal primo ritiro, quando faceva le volate con Molano e se la giocava. Ma uno juniores forte può giocarsela con un corridore più maturo nello sprint secco. Quello che deve migliorare Stella è la resistenza».

Davide Stella ha impressionato Notari per la sua potenza nello sprint (foto Tour of Sharjah)
Davide Stella ha impressionato Notari per la sua potenza nello sprint (foto Tour of Sharjah)

Cammino misurato

Quello che ha intrapreso Davide Stella con il UAE Team Gen Z è un cammino lungo. Oggi, e in generale in questi primi mesi, ha fatto il primo passo. Che poi questo abbia portato già a una vittoria è un segnale che fa ben sperare e mette tutti di buon umore. Ma il percorso è ancora lungo

«L’equilibrio da trovare – continua Notari – è delicato. Stella deve mantenere lo spunto veloce, quindi una fase anaerobica forte. Tuttavia per esprimersi al suo massimo nelle volate deve riuscire ad arrivarci fresco, per questo si deve migliorare nella parte anaerobica. Durante l’inverno ci siamo concentrati su tutte e due le fasi, con tante ore in Z2 per aumentare la resistenza e i lavori sulle volate e in pista per mantenere lo spunto.

«In queste tappe le distanze non erano proibitive, sono distanze che uno junior può reggere, si parla di 120 0 130 chilometri per tappa. Ciò su cui dovremo lavorare sarà arrivare dopo 150 o 170 chilometri con lo stesso spunto veloce. L’ho detto ieri ai ragazzi, voi siete nel devo team per crescere, nessuno vi chiede di vincere dieci gare, ma di arrivare pronti per il salto nel WorldTour. Poi se si vince meglio (dice con una risata, ndr) ma non deve essere un’ossessione».