Segaert incendia Agliè: sua la prima rosa Next Gen

11.06.2023
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La cronometro di apertura del Giro Next Gen si conclude in cima allo strappo che porta al Palazzo Ducale di Agliè. E’ lì che Alec Segaert scava il solco tra sé e gli altri e conquista così la prima maglia rosa. Il sole illumina il rosso dei mattoni scaldando oltremodo il clima, il caldo risulterà una variabile fondamentale a fine giornata. La sua maglia di campione europeo a cronometro brilla sul podio, ricordando a tutti che oggi ha vinto il grande favorito, alla faccia degli outsider.

Il giorno di Segaert

Il belga sale e scende dal podio delle premiazioni continuamente, tre delle cinque maglie in palio nella prima edizione del Giro d’Italia U23 targato RCS Sport sono sue. 

«E’ la partenza perfetta – conferma in mixed zone – sognavo di indossare questa maglia fin da subito. Ho visto il percorso e mi sono detto che era proprio adatto alle mie caratteristiche, è stata una cronometro bellissima. Non era forse lunghissimo, con qualche chilometro in più avrei potuto accumulare maggior vantaggio. Sulla salita finale, 500 metri non troppo impegnativi ma dove si poteva fare molta velocità, sapevo di poter prendere tempo su tutti gli altri e così è stato

Su questa prima tappa si è abbattuto un caldo soffocante, che ha modificato i valori in campo
Su questa prima tappa si è abbattuto un caldo soffocante, che ha modificato i valori in campo

Feeling con l’Italia

Alec Segaert ci ha fatto vedere di cosa è capace già negli scorsi anni, nel team development della Lotto Dstny si è messo in grande evidenza. I risultati ottenuti in questi mesi gli hanno permesso di passare con il team professional belga. 

«Mi trovo molto bene a correre in Italia – spiega con il rosa della maglia che si abbina al rosso delle guance – l’anno scorso ho vinto il Piccolo Lombardia. Mi piace molto il tempo, come quello di oggi, e il pubblico è sempre speciale. Ora ci sono tre tappe dove potrò cercare di tenere la maglia, il mio obiettivo è portarla il più a lungo possibile. Ci saranno delle giornate molto dure e vedremo cosa riuscirò a fare. Se dovessi finire fuori classifica mi concentrerò per vincere un’altra tappa. 

Il tricolore per Busatto

Si rimane sempre nel Nord Europa, la maglia bianca, la indossa un altro belga: Vlan Van Mechelen, del Team DSM. Mentre il simbolo del miglior italiano in classifica generale va sulle spalle di Busatto. Il corridore della Circus-ReUz è ormai anche lui un “belga” da quando indossa i colori del development team della Intermarché-Wanty-Circus. 

«Non penso di essere uno specialista – racconta – di sicuro devo ancora lavorare tanto sulle cronometro. Non è casuale che oggi i premiati siano tutti ragazzi di team development. Ci sono certe squadre, soprattutto quelle del Nord, che preparano questi appuntamenti curando ogni dettaglio. Ora mi godo questa maglia di miglior italiano, il mio Giro sarà incentrato sull’andare a caccia di qualche tappa». 

Una volta uscito dalla mixed zone il vincitore della Liegi U23 ci concede ancora qualche minuto. La Circus-REuz è venuta con una squadra pronta e concentrata sulla classifica, anche se il francese Faure Prost oggi ha accumulato un discreto distacco. 

«Faure – riprende mentre lentamente pedala verso il parcheggio dei bus – ha spinto troppo all’inizio e non è riuscito a reggere lo sforzo fino in fondo. Gli avevo detto di non spingere troppo subito, ma poi è difficile regolarsi una volta scesi in strada. E’ giovane e al primo anno da under 23, questa è la sua prima corsa a tappe di rilievo e questo potrebbe pesare».

La macchina di RCS

RCS torna ad organizzare il Giro dedicato ai giovani e la macchina organizzativa si vede. Tutto si muove con ingranaggi ben collaudati e delle regole che vengono prestabilite e fatte seguire alla perfezione.

«Dobbiamo fare una statua a Selleri – ci ha detto al via Gianluca Valoti, diesse della Colpack – perché ha tenuto in piedi questa corsa in ogni modo. Però il livello dell’organizzazione di RCS è evidente e fa piacere avere questo tipo di trattamento».

«RCS ha una storia – replica Rossato – penso sia un orgoglio partecipare ad un Giro d’Italia under 23 organizzato da loro. Sono convinto che il primo anno sia il più complicato, ma già la presentazione è stata di grande livello. Un palcoscenico che negli eventi futuri darà un bel modo di procedere».