Tira, aiuta, vince. Federico Guzzo (in apertura foto Cycling Shoots), classe 2001, è uno dei corridori più completi della Zalf Euromobil Desiree Fior. Il trevigiano quest’anno si è già portato a casa cinque corse, tre secondi posti, un terzo e ha colto altri due piazzamenti nei primi dieci.
Guzzo ha vinto San Vendemiano e la Piccola Sanremo, il che denota una certa capacità ad adattarsi a tracciati differenti. Lui si definisce un corridore che ama attaccare, che non ha paura di prendere il vento in faccia. Ideale per i percorsi misti e per le salite brevi.
Regista vincente
Questa estate, al termine della prima tappa del Giro U23, vinta dal compagno Alberto Bruttomesso, era stato il portavoce del team. Parlò lui a nome di tutti e furono proprio i ragazzi a dirci di confrontarci con Federico.
«Mi fa piacere – dice Guzzo – con i compagni ho un ottimo rapporto, vado d’accordo con loro e loro con me. Siamo un gruppo di amici e quando c’è da faticare insieme siamo uniti e questo fa la differenza.
«Sicuramente non sono un corridore egoista, mi piace aiutare soprattutto se il lavoro è finalizzato alla vittoria. Ma mi piace anche se ci muoviamo bene, se facciamo il nostro. Mi prendo le mie responsabilità, quando ho dovuto fare la corsa l’ho fatto e anche bene».
Niente pro’…
Un corridore con caratteristiche simili ricorda vagamente Lorenzo Germani. L’atleta della Groupama-Fdj è davvero un regista in corsa. È lui che orchestra le operazioni della squadra.
Eppure nonostante le vittorie importanti, il prossimo anno sarà ancora un under 23, Guzzo sembra non passare con i grandi.
«Al momento – spiega Federico – non ho avuto offerte. Perché? Non lo so… Forse perché ho mancato un po’ di continuità.
«Vedremo cosa fare. Un conto è se passo professionista e un conto se resto under 23… devo valutare un po’ tutto. In più adesso devo sistemare alcune cose personali, che vorrei tenere per me. Ma comunque l’idea è di andare avanti».
Alti e bassi
«In generale – dice Guzzo – la stagione è stata buona. Sono partito forte. Ho vinto a San Vendemiano (e prima alla Firenze-Empoli, ndr) ed è il successo che ho sentito più mio. Si correva sulle strade di casa e la società organizzatrice, il Velo Club San Vendemiano, è quella in cui sono cresciuto. E’ stato un po’ come ripagarli».
«Poi però nel corso dell’anno ho avuto un calo. Un calo sensibile. Un po’ per la caduta al Giro under e un po’ per qualche errore mio. Non mi sono allenato sempre benissimo in concomitanza con il caldo e di fatto sono sparito dagli ordini di arrivo per due mesi, i mesi più caldi appunto. Io soffro le alte temperature.
«Però adesso sto di nuovo bene».
Per questo finale di stagione, Guzzo si sta preparando per le ultime gare: Collecchio (che si corre giusto oggi), Coppa Varignana, Ruota d’Oro.
«Sono tutte corse under 23, con i pro’ abbiamo finito per quest’anno».