CHIAVARI – Pronti, via e già il Giro di Lunigiana mette in mostra uno dei talenti più pronosticati alla vigilia. L’austriaco Anatol Friedl conquista la prima tappa grazie ad uno sprint ristretto sul belga Seff Van Kerckhove e Riccardo Del Cucina del Casano (in apertura foto Ptzphotolab), confermando il suo ottimo momento di forma dopo aver vinto la prima prova e la classifica finale della Due Giorni Internazionale di Vertova lo scorso weekend.
In una frazione partita da Genova e corsa a grande velocità, senza che nessun plotoncino riuscisse ad avere spazio per evadere, l’azione decisiva arriva sull’ultima salita di giornata posizionata a 6 chilometri dal traguardo. Tutti i favoriti ci provano e qualcuno invece fa i conti con la sfortuna. Il polacco Jackowiak attacca, ma viene ripreso, mentre Capello viene estromesso dalla contesa da una caduta causata da un francese.
Dopo un altro tentativo a vuoto, l’accelerazione giusta la piazzano Friedl e Del Cucina. Il loro vantaggio è minimo, ma buono per tenere a debita distanza il gruppo tranne Van Kerckhove che rientra sui battistrada proprio al triangolo rosso. Dietro i tre, a dodici secondi chiude la prima parte del gruppo regolato da Magagnotti.


Grande inizio
La salita di Bocco è stata un perfetto trampolino di lancio per Friedl. Lui rompe gli indugi chiamando allo scoperto tutti i più diretti rivali ed il finale sappiamo com’è andato. Per il 18enne in forza al Team Grenke-Auto Eder si tratta del quarto successo stagionale ed anche il primo austriaco della storia a conquistare una tappa al Giro di Lunigiana. Il mirino ora è già puntato sulla generale.
«Oggi – racconta Anatol dopo aver firmato un paio di autografi ad alcuni bambini – sentivo di avere una buona gamba ed una pedalata facile. Fino all’ultima salita non è stata una gara troppo complicata, poi lì ho attaccato ed è diventata molto dura. Ho visto che in due avevamo fatto la differenza e a quel punto abbiamo cercato di resistere fino in fondo alla discesa e quindi sull’arrivo. Sono molto felice della vittoria, non poteva andare meglio di così. Speravo infatti di avere lo stesso livello di Vertova. Nelle prossime tappe voglio provare a conservare la maglia di leader e magari cercare di essere ancora protagonista. So però che non sarà semplice».




Conoscendo Anatol
Friedl confessa ad una televisione locale di non essere mai stato in Liguria e di sicuro non si dimenticherà questa giornata. E’ un ragazzo di poche parole con le idee molto chiare, lo si intravede dallo sguardo. Le voci di mercato per il 2026 lo danno ancora nel gruppo Red Bull nella formazione “Rookies”. Lui intanto ci dice qualcosa in più di lui, indicandoci i prossimi importanti obiettivi stagionali.
«Ho sempre fatto solo ciclismo – spiega – ed ho iniziato a correre a sette anni. Oltre alla strada faccio anche Mtb, dove ho vinto qualche settimana fa il mio secondo campionato nazionale e il campionato europeo in Portogallo. Ho uno buono spunto veloce, vado bene in salita e penso di essere abbastanza completo per il momento. Il mio idolo è Tom Pidcock, mi ispiro a lui. Dopo il Giro di Lunigiana mi concentrerò sul mondiale di Mtb in Svizzera (il 12 settembre, ndr) e poi sull’europeo su strada in Ardeche (il 3 ottobre, ndr). A quel punto sarà tempo di off-season».


Van Kerckhove, giovane interessante
Secondo sul traguardo di Viale Arata a Chiavari è Seff Van Kerckhove, fratello minore di Matisse visto all’opera all’ultimo Giro NextGen con la Visma | Lease a Bike Development e maglia azzurra nelle prime tappe. Seff durante la stagione corre nella Decathlon AG2R La Mondiale U19 ed è un “primo anno” da seguire con attenzione.
«La tappa di oggi – ci risponde soddisfatto della maglia di miglior giovane – è stata dura, soprattutto per il grande ritmo fin dalle prime salite. Poi sull’ultima ho fatto un grande sforzo per tornare su Friedl e Del Cucina in discesa. Quando li ho ripresi potevo respirare un attimo, ma ho lanciato la volata troppo presto e sono stato superato negli ultimi metri. Sono comunque molto contento di questo secondo posto.
«Ancora non so che tipo di corridore sono – ci dice con una battuta – ma di sicuro non uno che ha uno spunto veloce. Mi piacciono le salite e le cronometro, un po’ come mio fratello (che è stato bronzo iridato a crono nel 2024, ndr), però lui è più forte di me. Sto crescendo step by step. Qua al Lunigiana non ho particolari ambizioni, anche se cercherò di curare la generale. Di base però sono qua per lavorare per la squadra. Dopo di ché preparerò sia il mondiale in Rwanda che l’europeo».
La seconda tappa del Giro di Lunigiana prevede un menù che promette spettacolo. Si parte da Luni e si arriva a Vezzano Ligure, dove la salita che porta al traguardo si affronterà altre due volte, per un totale di 96,3 chilomentri. Con gli juniores non c’è mai nulla di scontato e il terreno per stravolgere tutto non manca.