Franco Ballerini: all’estero per crescere

02.11.2020
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Franco Ballerini – Due C è la squadra juniores che sorge nel cuore della Toscana e che porta avanti il nome del grande campione. Una società legata a doppio nodo alla squadra Professional Vinzi Zabù Ktm di Angelo Citracca e del ds Luca Scinto. A dirigere questa piccola corazzata juniores è Andrea Bardelli, direttore sportivo con esperienza ventennale dai Giovanissimi ai professionisti.

Bilancio Positivo

«Finiamo bene questa stagione – dice Bardelli – abbiamo raccolto molto in questi tre mesi intensi di gare. Andrii Ponomar è un vero talento (su di lui già gravitano squadre WorldTour, ndr),  Gregorio Butteroni è molto forte e tutti gli altri sono stati davvero bravi. Abbiamo vinto il Grand Prix Ruebliland che  è stato un po’ il mondiale di quest’anno. Dopo il mondiale di Antonio Tiberi è un’altra perla che si aggiunge alla nostra bacheca.

L’ucraino Andrii Ponomar ha vinto l’europeo 2019
Andrii Ponomar ha vinto l’europeo 2019

«Purtroppo non avendo ragazzi veloci ed essendoci state spesso gare a circuito abbiamo fatto qualche vittoria in meno, ma non sono i numeri che ci interessano. Quel che vogliamo è far crescere i ragazzi, farli arrivare (pronti) al professionismo e portare avanti lo spirito di Franco».

Esperienze all’estero

La Franco Ballerini è una delle poche squadre italiane juniores a fare attività all’estero. Questi viaggi sono un bagaglio eccezionale per gli atleti e danno molto al movimento italiano di questa categoria.

«Vado all’estero dal 2008. Ho visto i Sagan e i Pogacar quando erano poco più che bambini. Siamo consapevoli che spesso andiamo a prendere delle “briscole” come diciamo in Toscana, ma quando tornano i ragazzi sono diversi. Prima non sapevano neanche muoversi in un aeroporto. Crescono, acquisiscono consapevolezza. Senza contare che comunque poi arrivano anche i risultati. Nel 2013 Matteo Trippi vinse il campionato italiano di ritorno da una gara a tappe in Svizzera».

Bardelli racconta che all’estero non c’è un ciclismo di “campanile” come in Italia. Con la categoria juniores si ha un taglio netto, una selezione importante. Non ci sono 50 squadre, né due gare per regione a domenica. 

«In Francia i tesserati juniores sono 250 – riprende il tecnico toscano – In Belgio fanno una o due gare su tutta la Nazione a domenica. Addirittura in Francia alcune corse sono promiscue junior e U23, poi ognuna ha la sua classifica. L’Ag2R ha un team juniores e si è presentato in una corsa in Italia con 6 atleti di 6 nazionalità diverse. Non voglio sembrare duro e passare come colui che non vuol dare ai ragazzi la possibilità di correre, però una selezione in questa categoria c’è ed è un dato di fatto. E secondo me serve. All’estero si va in un’altra direzione. Se c’è una cosa buona del covid è che essendoci state meno corse il livello qualitativo si è alzato». 

Rapporti stretti tra il team juniores e i professionisti della Vini Zabù
Rapporti stretti tra con la Vini Zabù

Un 2021 di speranza 

La Franco Ballerini riparte da 10 atleti: 4 di secondo anno e 6 di primo. Più due corridori stranieri che potrebbero aggiungersi alla rosa.

«Una scelta che è anche legata alla situazione del covid. Così come quella di ripartire dall’estero alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne. Preferiamo evitare i ritiri nei periodi durante la scuola e dedicare quel budget a quelle due e o tre trasferte fuori confine. Devo ringraziare Scinto e Citracca che ci danno una mano con il loro budget e anche un supporto logistico per questi viaggi. Si parla tanto dei vivai giovanili delle WorldTour ma qui non siamo da meno, siamo una famiglia».