Firma con la Work Service. Bardelli fa il salto di categoria

27.11.2023
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«Avevo deciso per uno stop. Volevo fermarmi. Poi è capitata questa opportunità, questo salto di categoria, che mi ha dato nuovi stimoli ed ora eccomi qui». Andrea Bardelli, uno dei direttori sportivi più noti della categoria juniores, è pronto a rimettersi in pista. E lo farà nella Work Service-Vitalcare-Dynatek, squadra continental (in apertura foto Work Service-Vitalcare).

Il tecnico toscano farà così la spola fra la categoria U23 e i professionisti, in quel mix che è appunto caratterizzante delle continental. La passione di Bardelli resta intatta, così come quella voglia di stare vicino ai ragazzi e magari riuscire a farli vincere. Per anni è stato uno dei diesse della Franco Ballerini e nella passata stagione del CPS Professional Team. Ancora prima già aveva avuto a che fare con i pro’ e gli U23. L’esperienza non manca, dunque.

Bardelli prepara i foglietti con le indicazioni che poi passerà in corsa ai ragazzi. Col salto di categoria tutto questo non ci sarà più
Bardelli prepara i foglietti con le indicazioni che poi passerà in corsa ai ragazzi. Adesso col salto di categoria tutto questo non ci sarà più
E quindi Andrea, raccontaci come è andata?

In estate ho avuto questa offerta dalla Work Service-Vitalcare-Dynatek. Dopo dieci anni tra gli juniores, direi con buoni risultati e un certo numero di ragazzi portati al professionismo, mi ritengo soddisfatto. Stavo giusto cercando squadra a due miei atleti che dovevano passare U23, Tommaso Farsetti e Tommaso Bambagioni. L’amicizia con Ilario Contessa, uno dei diesse, c’è sempre stata e proprio mentre cercavo squadra per i ragazzi, lui mi ha detto che alla Work Service serviva anche un tecnico.

Due piccioni con una fava, insomma…

Ci siamo visti al Giro di Toscana dei professionisti. Contessa mi ha detto della rivoluzione tecnica in seno al team. Il presidente Demetrio Iommi e il patron Massimo Levorato volevano qualcuno da affiancare al diesse dei pro’ Emilio Mistechelli. Non solo, ma in tutto questo quadro abbiamo fatto un accordo anche con una squadra laziale juniores, il Team Coratti (il gruppo Work Service ha anche il team juniores, ndr). Insomma, il mio inizialmente doveva essere un approccio soft, invece sarà totale.

Che squadra sarà la continental Work Service-Vitalcare-Dynatek?

Un bel mix di giovani e corridori più esperti. Ci sono dei ragazzi da rilanciare come i due che vengono dalla Green Project-Bardiani, Rastelli e Nieri. Poi penso a Ferrari, che vinse un Fiandre da junior. E poi ancora a Bonaldo, Belletta, Pierantozzi…

Mix di giovani e corridori “esperti”, la Work Service-Vitalcare-Dynatek del 2024 promette bene
Mix di giovani e corridori “esperti”, la Work Service-Vitalcare-Dynatek del 2024 promette bene
Che lavoro sarai chiamato a fare? Sarà tanto diverso rispetto a quello che facevi tra gli juniores?

Cambierà soprattutto l’approccio con i ragazzi. Non bisogna nascondere che ci sono corridori all’ultima chiamata. Dovrò lavorare pertanto anche sul fattore mentale, ma questo non mi spaventa. Chiaramente è un’altra categoria e ci sarà bisogno di altro. Ma essendo stato in passato molto vicino ad un direttore sportivo come Luca Amoriello, che nell’organizzazione è uno dei migliori in assoluto, credo di essere pronto.

Appunto, è diverso rispetto agli juniores. Le continental corrono di fatto in due categorie, gli U23 e gli elite, i pro’…

Sicuramente ci confrontiamo con squadre attrezzate, ma alla fine nel complesso sono sempre dei ragazzi giovani e tutto sommato i problemi sono gli stessi. Poi d’inverno, a casa e con gli allenamenti, sono tutti bravi, quello che conterà saranno le corse, anche per conoscere bene i ragazzi. Alcuni di loro, i primo anno, dovranno dare molto fino a maggio. Dovranno partire forte insomma, perché poi avranno la maturità. Tuttavia questa non deve essere un alibi per buttare via tutto il resto della stagione.

Andrea noi ti abbiamo visto lavorare dal vivo in corsa col tuo spirito focoso e da attaccante. Passiamo “dai bigliettini” a bordo strada con le indicazioni per i ragazzi, alle radioline: sarà un altro modo di correre immaginiamo.

Il ciclismo è uno e le gare sono quelle. Cambierà l’approccio con i ragazzi, come detto.

Okay, ma magari vi ritrovate ad un Giro di Sicilia con qualche WorldTour e non sarete voi a fare la corsa. Cambierà qualcosa?

In quel caso sarà diverso, certo. Ma se penso alle gare under 23 si potrà prendere la corsa in mano. Quelle sono gare nelle quali si cercherà di fare il meglio. In gare più importanti, con i pro’, bisognerà comunque mettersi in mostra. E questo serve. Non è che se parti a Laigueglia fai esperienza automaticamente. Non impari o migliori, solo perché sei in un contesto importante. Dico che non bisogna avere paura neanche in quelle corse. Non bisogna avere paura di stare davanti, di prendersi delle responsabilità: la crescita passa anche attraverso questi aspetti. Poi è chiaro che lì non spetta a noi impostare la corsa. E tutto sommato contro squadre più attrezzate per noi, è anche più semplice.

Nieri (in foto) e Rastelli vengono dalla Green Project-Bardiani: per Bardelli e colleghi sarà una scommessa farli tornare a livelli alti
Nieri viene dalla Green Project-Bardiani: sarà una scommessa farli tornare a livelli alti
Chiaro…

Diciamo che avremo due velocità diverse a seconda del livello delle gare che faremo. Io sono convinto che abbiamo tre o quattro ragazzi che possono fare bene anche nelle corse più importanti. Ricordiamoci che dopo il Covid è cambiato tutto. Anche in queste gare che per noi sono le più grandi e per altri sono le più piccole, c’è comunque un livello molto alto.

Hai parlato di non avere paura, c’è però qualcosa che spaventa il Bardelli direttore sportivo?

No, semmai sono spaventato da me stesso. Nel senso che in questi dieci anni mi ero abituato bene con i risultati e i ragazzi che ho aiutato a diventare professionisti. Una media di risultati che sarà difficile ripetere in questa categoria. Quindi non dovrò abbattermi o spaventarmi appunto, non si possono sempre vincere le corse. Quest’anno nel finale di stagione con il CPS eravamo quasi certi della vittoria in certe corse. Al netto delle vittorie spero che la meritocrazia, che in Italia non è molta, emerga. In tal senso mi hanno fatto piacere i messaggi di congratulazione che mi hanno mandato Martin Svrcek e Michael Leonard.

Ultima domanda. Farete dei ritiri?

In queste settimane i ragazzi si stanno allenando a casa. Poi nel periodo delle Feste e i primi di gennaio, approfittando della chiusura delle scuole, ci ritroveremo nelle Marche, a Montappone. Più in là, a febbraio, faremo un secondo ritiro. Riguardo alle gare stiamo aspettando delle conferme per alcune corse in Francia. Altri ragazzi debutteranno alla Firenze-Empoli e alla San Geo.