Commesso e la Palazzago si affacciano sul 2021 con più novità che conferme. E fra le prime, notizia che lo stesso Totò ha ammesso di aver appreso appena una ventina di giorni fa, c’è che Antonio Fusi non sarà più al suo fianco. L’ex cittì degli under 23 e dei professionisti è infatti passato al Team Colpack. L’inizio della nuova avventura è tuttavia un misto di voglia di fare e il dubbio su quello che sarà effettivamente possibile.
«Credo che il 2021 sarà come il 2020 – chiosa l’ex professionista, 45 anni – perché sappiamo come comportarci e quali precauzioni adottare, poi bisognerà vedere come andranno le cose sui vari territori, cosa faranno le Prefetture».
Commesso è stato professionista per 13 stagioni, durante le quali ha vinto due tappe al Tour e due campionato italiani. La sua squadra avrà 16 corridori: sei confermati, gli altri tutti nuovi. E sono addirittura cinque gli atleti di primo anno, che altrove non trovano spazio. Nei giorni scorsi lo ha chiamato anche Giampaolo Caruso per proporgli uno dei ragazzi che segue: Alessandro Greco. Commesso lo ha ascoltato, ma purtroppo ha dovuto dirgli di essere al completo.
Potevi fare uno strappo…
Lascia stare, io volevo prenderne solo tre, ma come sempre c’è la fila e siamo fra i pochi che investono sui giovani. Ho dovuto dire di no a Caruso e a tanti altri. Non si trovano squadre, temo che parecchi smetteranno. E a volte temo anche che i ragazzi che ho preso non durino.
Perché?
L’anno scorso, su quattro che ne avevo presi, hanno smesso in tre. Non sono più abituati a stare lontani, eppure non li tengo tanto. Giusto quando facciamo il collegiale e si sta per 15 giorni, sennò stanno a casa loro. Sono fragili, non hanno la fame di qualche anno fa. Hanno già tutto, la bici è quasi uno sfizio e alle prime difficoltà mollano.
Con quale criterio li scegli?
Li seguo, parlo con i direttori, guardo i risultati. Non prendo i vincenti, guardo quelli che corrono attaccando.
Quali dei tuoi corridori ci consigli di seguire?
Ho preso Stefano Baffi e Pasquale Abenante, anche se sono elite di primo anno. Loro sanno vincere e porteranno qualità. Poi spero si confermi Gerardo Sessa, un quarto anno che ha fatto 15° al Giro d’Italia e quinto degli italiani. E poi ci sono Pesenti e Fantoni da cui mi aspetto continuità e conferme.
Cosa cambia senza Fusi?
Sarà un bel salto. Avere accanto un tecnico come lui era un bel parafulmine, aiutava a gestire tante cose. Mi sono trovato benissimo e adesso dovrò arrangiarmi da me. Penso di avere le spalle larghe.
Ti toccherà andare in palestra per allargarle un po’…
L’avevo trovata, scherzi a parte, ed era una cosa che facevo assieme a mio figlio. Kick boxing. Lui ha 17 anni e affondava i colpi, devo dire che a volte lo sentivo.
Farete un ritiro?
Sarebbe previsto per metà dicembre, ma bisogna vedere se usciremo dalla zona rossa. I ragazzi della Campania si allenano giù. Sono Sessa, D’Aniello che è un bel ragazzino, Luca Russo e Abenante. Bisogna aspettare. Non manca ormai molto…