Busatto e Gualdi: in corsa insieme tra Francia e Italia

29.02.2024
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Il viaggio di ritorno dal Trofeo Laigueglia, vinto da Lenny Martinez, porta verso strade diverse. Alcuni corridori viaggiano verso Siena e la Strade Bianche, mentre altri tornano a casa. Uno di quelli diretti in Toscana è Francesco Busatto, che si appresta a correre la prima gara WorldTour della stagione. Il corridore della Intermarché-Wanty ha però messo insieme due corse importanti, prima di andare alla Strade Bianche: Faun Drome Classic e Trofeo Laigueglia. 

«Ieri la gamba non era male, ma non era neppure la migliore – ci dice – domenica scorsa alla Faun Drome stavo molto bene. Evidentemente non ho riposato abbastanza tra le due corse e per questo non sono andato come speravo. Poco male, mi sto ancora conoscendo e si impara anche da queste cose. In vista della Strade Bianche, oggi farò la ricognizione ma solamente un’ora, il più piano possibile. Poi riposo completo e sabato sarà battaglia».

La Faun Ardeche Classic è stata la prima gara di Gualdi insieme a Busatto
La Faun Ardeche Classic è stata la prima gara di Gualdi insieme a Busatto

Due gare con Gualdi

Tra i compagni di squadra che hanno accompagnato Busatto in queste due gare c’era Simone Gualdi. Il bergamasco, appena passato alla formazione development, ha già messo insieme due esperienze importanti. L’occasione di correre tra i pro’ non si riserva a tutti, men che meno a un corridore appena passato under 23. Però l’Intermarché Gualdi lo ha portato e lo ha fatto correre, questo vuol dire che si sta comportando bene. Abbiamo chiesto a Busatto di fornirci uno sguardo d’insieme e raccontarci come si muove in gruppo il giovane Gualdi (i due sono in primo piano nella foto di apertura). 

«Sinceramente mi ha impressionato – racconta Busatto – va molto forte, si vede che ha motore. Già finire due corse come Drome e Laigueglia non è facile, riuscirci come ha fatto lui è tanta roba. Significa che sta lavorando bene. Dalla mia esperienza nel devo team posso dire che fare gare come queste ti dà una marcia in più tra gli under 23. Sono sicuro sarà così anche per lui, quindi deve vivere certe esperienze con tranquillità. E’ ancora lontano dalle gare importanti, come Ardenne e Giro Next Gen, quindi impressiona il fatto che vada forte».

Il 28 febbraio Gualdi ha corso il Laigueglia, la prima gara sopra i 200 chilometri
Il 28 febbraio Gualdi ha corso il Laigueglia, la prima gara sopra i 200 chilometri

Livello alto

Gualdi ha portato a termine entrambi gli impegni, entrando nei primi quaranta dell’ordine di arrivo. Non dei risultati eccellenti, ma che accendono una spia di interesse, se si proporziona il tutto al fatto che è appena arrivato dagli juniores. 

«L’ho visto molto bene- spiega Busatto – nonostante arrivi dagli juniores si è messo in mostra. Di solito le corse in quella categoria sono caotiche e difficili, invece ho visto Gualdi già messo bene tatticamente. E’ stato spesso davanti, senza sprecare, anche nelle fasi di corsa importanti. Questo vuol dire che sa limare bene. Ha superato due corse dure e lunghe (Faun Drome era 192 chilometri e il Laigueglia 202, ndr). E’ anche arrivato insieme ai primi, non primissimi, però si è difeso molto bene. Per me tutto questo vuol dire che negli juniores si va forte e il livello è alto. Vero che parliamo del campione italiano di categoria nel 2023, però va già forte, mi ha impressionato».

Gualdi nel 2023 si è laureato campione italiano juniores
Gualdi nel 2023 si è laureato campione italiano juniores

Sicurezza e tranquillità 

Gualdi e Busatto si sono già incrociati prima di Faun Drome e Laigueglia, ai ritiri del team. Si sono incontrati e un po’ hanno parlato, confrontandosi, così come hanno fatto in questi ultimi giorni. 

«Ci siamo incontrati la prima volta al team building – continua Busatto – ci siamo presentati. E’ un ragazzo molto umile e curioso, mi chiedeva già dei consigli. Io ho cercato di rispondere in base alle mie esperienze, che sono poche. Qualcosa ho imparato nel devo team ma ho ancora molto da vedere e da capire».

«Il percorso è lungo – spiega – e anche Gualdi lo sa. Alla fine i risultati che contano sono altri e lui ha la tranquillità di non doverne fare per forza. Ha già il contratto con il team WorldTour (dal 2026, ndr) quindi non ha pressioni. L’Intermarché e la Circurs-ReUz sono le squadre giuste per crescere e maturare».

Per Gualdi gli appuntamenti importanti saranno quelli in Belgio, dove vedrà un modo di correre completamente nuovo
Gli appuntamenti importanti saranno quelli in Belgio, dove ci sarà un modo di correre diverso

Profili simili

Nel parlare Busatto ha fatto capire come Gualdi abbia un profilo molto simile al suo. Per il bergamasco avere davanti l’esempio di un corridore capace di raggiungere il WorldTour passando proprio dal devo team può essere un grande stimolo.

«Sono sicuro che la squadra ha già notato le sue qualità – racconta Busatto – altrimenti non avrebbe fatto queste corse. Mescolare esperienze con i professionisti e gare under 23 è importante: da un lato cresci e dall’altro puoi già raccogliere risultati. Io stesso l’anno scorso, prima di vincere la Liegi U23, avevo fatto tante gare con i pro’.

«Secondo me – conclude – Rota, Gualdi e io abbiamo profili molto simili. In questa squadra ci sono molte corse adatte a noi. Simone (Gualdi, ndr) deve ancora correre in Belgio, la Faun Ardeche assomigliava molto a una gara belga. Per quelle corse, specialmente le U23 nelle Ardenne, serve tanta pazienza. Se non c’è una squadra che controlla si rischia l’anarchia, gli ho detto che non deve seguire tutti gli attacchi, ma correre davanti, controllare. La corsa si decide nel finale, deve muoversi il meno possibile. Il fatto di saper limare e stare nelle prime posizioni gli tornerà utile, sicuramente».