L’epilogo della festa del vino a Negrar di Valpolicella ha il sapore dolce del Recioto, il suo passito DOCG. Ed anche il Palio ha un podio degno di una denominazione di origine controllata garantita. Domina ancora Gregoire in solitaria, ventiquattro ore dopo aver conquistato il Belvedere. Dietro di lui finiscono Edgar Andres Pinzon (Colombia Tierra de Atletas) e Johannes Staune-Mittet, il norvegese della Jumbo-Visma Development (ricordate?) che ci aveva proprio pronosticato due giorni fa il suo compagno e connazionale Per Strand Hagenes.
Germani fissa l’obiettivo
Cento metri dopo la linea del traguardo, mentre proseguono gli arrivi frazionati, ci sono due italiani con umore simile e piazzamenti diversi. Uno è Davide De Cassan del Cycling Team Friuli che chiude quarto (primo degli italiani) a 2″ dal podio e che riflette su una gara che ama particolarmente. L’altro, che finisce più staccato nell’ordine d’arrivo, è Lorenzo Germani. Che si abbraccia subito con Gregoire e Samuel Watson, il suo compagno britannico.
«Quando hai confidenza nel leader – ci spiega a caldo il laziale dell’Equipe Continental Groupama-Fdj – le cose vengono più semplici. Conosciamo le sue qualità, quindi non abbiamo problemi a spenderci per lui perché i risultati arrivano. Il suo inserimento con noi? Quando hai un motore del genere non fai fatica ad integrarti. Dopo oggi, visto che siamo in Italia, possiamo dichiarare che puntiamo al Giro d’Italia U23».
De Cassan pensa alla rivincita
Uno degli avversari del talento francese alla corsa rosa sarà proprio De Cassan, che ritroviamo dopo la riunione post gara col suo diesse Fabio Baronti. Al Recioto il Cycling Team Friuli meritava qualcosa in più, ma è stato protagonista, come sua natura e come ormai è consuetudine.
Davide quanto vale questo piazzamento?
Questa corsa la considero di casa visto che abito a Cavaion Veronese (che dista a circa 20 chilometri da Negrar, ndr). Ci tenevo a fare bella figura già dall’anno scorso, quando poi è saltata. Quest’anno ancora di più. Ho dato tutto. La squadra mi è stata molto vicino, ha lavorato per me. Li ringrazio. Sono contento perché è una corsa dura, prestigiosa. Questo risultato fa molto morale.
Hai sentito un po’ di pressione?
No no. E’ stato veramente bellissimo correre in mezzo tutto questo pubblico che tifava per me. E’ stato uno stimolo ulteriore.
Sul podio sono finiti tre nomi importanti. Si poteva fare qualcosa di più?
Non saprei. Forse l’unica recriminazione che ho è quando ci è scappato via il norvegese della Jumbo nell’ultima discesa. Peccato, ci siamo guardati troppo in quel frangente e lui ne ha approfittato. Se non fosse andato via potevo giocarmi il podio, visto che poi ho fatto una buona volata per il quarto posto.
Hai avuto un buon avvicinamento grazie al Giro di Sicilia…
Ho sentito subito la differenza in salita tornando a correre tra gli U23. In mezzo ai pro’ ho fatto ritmo. Questo quarto posto voglio che diventi un punto di partenza. Verso fine mese correremo in Polonia poi, in base a come verrà strutturata la squadra per il Giro d’Italia U23, vedremo meglio i programmi. In ogni caso siamo una formazione molto ben attrezzata. Abbiamo fatto un grande Giro di Sicilia. Possiamo toglierci delle soddisfazioni in tante corse.
Com’è il ciclismo italiano nei confronti di questi stranieri?
Per me non è criticabile. Guardando gli ordini d’arrivo di queste gare, tra le più importanti d’Europa, c’è sempre uno o più italiani nella top ten. Qui al Recioto tanti italiani sono stati in fuga per tantissimi chilometri. Dobbiamo aggiustare la mira ma il centro è vicino. E’ solo una questione di approccio alle gare e smettere di buttarci sempre la croce addosso.
Il tuo futuro?
Il CTF è un’ottima società, sto veramente bene qui. Adesso penso a dare tutto gara per gara senza pensare troppo al professionismo. Ora solo testa bassa e menare. E sempre disposto a crescere su tutto.
Obiettivi stagionali?
Su questa gara avevo fatto un cerchiolino rosso fuoco (ride, ndr). E sono soddisfatto. Attualmente non ne ho però un pensierino a qualche tappa del Giro U23 o del Val d’Aosta, dove ho fatto bene l’anno scorso, ce lo faccio. Tanto lì ritroverò quelli che sono arrivati davanti qua al Recioto. Cercheremo di prenderci la rivincita.