Pochi giorni mancano all’attesissimo Trofeo Alfredo Binda in programma domenica a Cittiglio. Al via saranno presenti le migliori squadre World Tour e continental del panorama ciclistico femminile. Ad anticipare la gara regina, la mattina andrà in scena il Piccolo Trofeo Binda – Valli del Verbano dedicato alle donne junior e gara d’apertura della Coppa delle Nazioni UCI. Anche qui con una lista partenti internazionale, che vedrà 16 squadre straniere da 13 differenti stati.
Abbiamo chiesto all’organizzatore Mario Minervino di illustrarci gli ultimi dettagli e cosa c’è alla base di questo grande evento.
Una startlist da mondiale
Il ct della nazionale Sangalli l’ha definito un “mondiale di primavera”. Come contraddirlo visto l’elenco delle partenti che vede le 25 squadre al via. Anche il percorso che l’anno scorso ha visto trionfare Elisa Longo Borghini potrebbe essere un punto di partenza per il percorso iridato.
Tra le favorite spiccano i nomi di Cecilie Uttrup Ludwig della FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope, che ha fatto terza tre volte. Naturalmente Marianne Vos (Team Jumbo-Visma), da considerare tra le favorite. Ashleigh Moolman-Pasio e Chantal Blaak del Team SD Worx. Della Movistar Team Women la probabile capitana Katrine Aalerud, a cui si addice gran parte del percorso. Anche Mavi Garcia della UAE Team ADQ sarà da tenere d’occhio. Per quanto riguarda le favorite italiane, per il team Trek-Segafredo saranno sicuramente Elisa Longo Borghini, che partirà con il numero uno sul dorso ed Elisa Balsamo.
A che punto siete con l’organizzazione?
Siamo in dirittura d’arrivo, stiamo ultimando tutto.
I protocolli covid sono ancora stringenti?
Abbiamo un incontro giovedì in questura, abbiamo il tavolo tecnico, vediamo cosa ci diranno, per il momento non abbiamo ancora indicazioni.
Parliamo del percorso di questa edizione…
Il percorso è uguale a quello dell’anno scorso. E’ piaciuto e andato bene, abbiamo visto che è stato apprezzato dagli addetti ai lavori. E si è visto, con la bellissima fuga da lontano con cui ha vinto Elisa Longo Borghini. Più lungo e più duro delle precedenti edizioni. E’ venuto naturale riproporlo.
La gara attraversa le Valli del Verbano e 19 comuni…
Come lo abbiamo disegnato ha funzionato. Sul percorso sono presenti dei traguardi volanti e Gpm che coinvolgono le amministrazioni che tocchiamo. Ci sembrava doveroso nei confronti loro gratificarli per la collaborazione che ci danno.
Junior ed elite condivideranno parte del percorso?
Il finale delle junior è come quello delle elite. Anche se il percorso in generale è meno lungo e duro.
Quanto è importante per voi affiancare le junior alle elite?
A Cittiglio ci abbiamo sempre creduto nel ciclismo giovanile. E’ una tradizione che ha radici in molti anni. Da quando è diventata Coppa delle Nazioni. L’UCI ci aveva chiesto di non fare entrambe le gare, ma noi abbiamo argomentato la nostra volontà di dare spazio anche alle junior e di valorizzare il movimento femminile. In un contesto di una gara così importante ci sembrava scorretto non farlo.
Siete un esempio anche sotto l’aspetto giovanile…
Ho battuto il chiodo e oltre a questo ho anche chiesto che diventasse Coppa delle Nazioni UCI. Anche perché è nata proprio da Cittiglio. I costi sono tanti ma bisogna valorizzare il movimento giovanile per investire sul futuro.
Cosa comporta organizzare un evento World Tour?
Vuol dire tanto. Ci sono costi enormi, vuol dire dare tanto prestigio. Siamo stati sempre ad alto livello quindi il passaggio non lo abbiamo subito. Anzi ogni anno che passa cerchiamo di fare qualcosa di diverso e arricchire l’evento. L’immagine che trasmettiamo è chiara e genuina. É una grande corsa.
Il ct Sangalli vi ha denominato “mondiale di primavera”. Quest’anno maggiormente perché ha paragonato il finale alla prova iridata australiana di settembre…
Parole sue. Ci fa molto piacere. La corsa juniores prevede 16 squadre straniere di 13 nazionali diverse. Sicuramente può risultare importante come un europeo. Per le elite è un’indicazione per dare i giusti spunti.
Il parterre al via comprende le migliori formazioni al mondo. Chi sarà al via?
Se facessi i nomi farei un torto a qualcuna. Ci sono veramente tutte e ne siamo contenti. L’unica che so è che non sarà al via la Van Vleuten.
Qual è il futuro prossimo per la competizione?
Il futuro vedremo. Non me la sento di parlarne adesso. Siamo a pochi giorni dall’edizione 2022 e mi concentro sul presente. Da lunedì ci risentiamo e guardiamo al 2023. L’importante è che questa sia una giornata di sole e di sport.