Tour Femmes, il Tourmalet non è una novità…

19.11.2022
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Dopo aver raccontato il suo approdo al Team Corratec, con Fabiana Luperini abbiamo un po’ deviato dal discorso. Freschi dell’incontro con Marta Cavalli e della sua voglia di tornare al Tour per riprendere il discorso interrotto dalla caduta, il tanto parlare che si è fatto del Tourmalet nel percorso della Boucle ci ha ricordato che non si tratterà di una prima volta. E ci siamo chiesti per quale motivo si stia enfatizzando (giustamente) il Tour Femmes, dimenticando però le campionesse che l’hanno reso grande nel passato. Il Tour donne, insomma, c’era anche prima di Christian Prudhomme e Marion Rousse. E sul Tourmalet Fabiana ha anche vinto.

«L’ho scalato per due volte – sorride la toscana – e l’ho vinte tutte e due. Nel 1995 a La Mongie, l’anno dopo dalla parte opposta. La prima volta con la maglia gialla, nella tormenta. Mi ricordo che vidi l’arrivo solo agli ultimi 10 metri. E poi c’ho vinto anche nel 1996. Avevo la maglia tricolore e mi sembra che ci presi quella gialla».

Cosa ricordi del Tourmalet?

E’ una salita impegnativa perché è lunga. Poi mi ricordo che comunque è fastidiosa perché ci puoi trovare una tormenta, come anche un caldo terribile. Mi ricordo che quella volta diluviava. La volta dopo quasi si sprofondava nell’asfalto, da tanto era caldo. Sicuramente non ha le pendenze come possono averle le Alpi, il Mortirolo, insomma le nostre salite mitiche. Però quelle francesi sono salite lunghe…

Il Tour era più duro del Giro?

Sicuramente quando lo facevo io, era molto più impegnativo del Giro d’Italia, anche perché in quel periodo non è che si facessero le salite mitiche che ci sono in Italia, tipo il Mortirolo. Una volta abbiamo fatto lo Zoncolan, però non siamo arrivati fino in cima: mancavano gli ultimi 2-3 chilometri che sono quelli più impegnativi. Ad esempio io non ho mai fatto lo Stelvio, un anno si fece il Pordoi, ma non ho mai fatto altre salite importanti. Invece al Tour de France si facevano tutte: in due settimane si facevano sia i Pirenei che le Alpi.

Fabiana Luperini, classe 1974, ha vinto 3 Tour de France consecutivi a partire dal 1995
Fabiana Luperini, classe 1974, ha vinto 3 Tour de France consecutivi a partire dal 1995
Infatti era un Tour più lungo di quello attuale che ha 8 tappe, giusto?

Otto giorni, ma poi che salite hanno fatto? Il nostro era duro anche per i trasferimenti, perché noi facendo sia le Alpi che i Pirenei, avevamo due settimane di corsa. Dopo la tappa c’erano sempre 3-4 ore di macchina. Veniva duro anche per quello, perché non è che arrivavi nel posto da cui partivi il giorno dopo. Insomma, per fare i Pirenei e le Alpi, dovevi per forza fare lunghi trasferimenti. Mi ricordo a volte si arrivava la sera fra le nove e le dieci. Poi io che avevo l’antidoping e tutto il cerimoniale, arrivavo sempre più tardi e quindi diventava una corsa impegnativa.

Credi che gradualmente aumenteranno la durezza del nuovo Tour?

La Van Vleuten è brava. Ha vinto Giro, Tour e Vuelta, ma se sommi insieme i giorni di Vuelta e Tour, forse fai il Giro di una volta. Mi sembra che la Vuelta era di 5 giorni, il Tour di 8. E anche quest’anno, che salite hanno fatto al Tour? Sicuramente ci arriveranno. E dopo il Tourmalet, torneranno a Luz Ardiden o all’Alpe d’Huez come si faceva noi. Oppure la Madeleine, il Glandon. Nella tappa che ho vinto con 8 minuti sulla Longo, si fece il Glandon e la Madeleine con arrivo a Vaujany. Su 111 chilometri della tappa, mi sembra ce ne fossero 60 di salita o più. 

Il Tour del 1997 fu il primo con la maglia della Sanson: i primi due li vinse con quella azzurra
Il Tour del 1997 fu il primo con la maglia della Sanson: i primi due li vinse con quella azzurra
La Sanson del tuo terzo Tour era paragonabile a una WorldTour di oggi?

Di sicuro aveva un organico importante e io mi sono sempre allenata in modo importante. Il Tour del France del 1997 fu il primo che corremmo con la maglia di club, dopo i due anni precedenti con la nazionale di Broccardo. Al terzo Tour invece, mi guidò Marino Amadori. E se guardate la foto di apertura, era la Sanson con Valeria e Alessandra Cappellotto, Roberta Bonanomi e Nada Cristofoli. Davvero uno squadrone…