Risposta Valcar alla Balsamo: Consonni vince a Waregem

31.03.2022
5 min
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Sei volte fra le prime dieci, eppure di colpo la caduta di Nokere Koerse rischiava di mandare tutto in malora. Quando ieri mattina Chiara Consonni è partita per la Dwars door Vlaanderen, aveva in mente di fare al massimo un allenamento. Nei giorni precedenti il gomito le aveva fatto un male cane. Pensava che fosse rotto. Invece le radiografie hanno escluso fratture e lentamente il braccio ha smesso di farle male. La primavera, iniziata già male con la notizia di sua nonna Orsola in ospedale e la corsa a casa temendo il peggio, si poteva forse raddrizzare. Eppure la Gand, il giorno straordinario di Elisa Balsamo, è stata per lei un incubo, poi che cosa è successo?

La caduta alla Nokere Koerse rischiava di pregiudicare la primavera di Consonni
La caduta alla Nokere Koerse rischiava di pregiudicare la primavera di Consonni

«Sui muri si scattavano in faccia – racconta – poi si guardavano. Van Vleuten si guardava con la Longo Borghini o Van Dijk. Si facevano la guerra fra loro, ma non davano seguito agli attacchi. Che potessi provare a vincere l’ho capito ai 200 metri. Sapevamo che la parte centrale con i muri sarebbe stata la più dura per me. E una volta che sono riuscita a rimanere attaccata con la squadra, ho capito di potermela giocare».

Nuovo gruppo

Dalla stanza accanto arrivano le voci della squadra che fa baldoria. La Valcar-Travel&Service ha i suoi ottimi motivi per festeggiare. Dopo le tante partenze, “Capo” Arzeni è riuscito a ricreare il clima che fa di questa squadra un riferimento nel panorama nazionale. Chiara racconta e si capisce che deve essersi tolta un bel peso dallo stomaco.

Sul podio con il cavallo simbolo di Waregem, per le corse in ippodromo
Sul podio con il cavallo simbolo di Waregem, per le corse in ippodromo

«Difficilmente nell’immediato ci sarà lo stesso clima di prima – dice – ma devo dire che con le nuove compagne, anche con le straniere si è creato un bel feeling. Non pensavo di trovarmi così bene, Arzeni ha fatto proprio un bel lavoro. E a proposito di lavoro, anche la preparazione fatta questo inverno ha funzionato.

«Sono riuscita a fare pista con Marco Villa e soprattutto il ritiro di Novo Mesto è stato utilissimo per partire forte. Durante la stagione delle classiche è difficile passare a Montichiari, ma appena torno, qualche giornata in pista vado a farla. In ogni caso, ero convinta di partire bene, non pensavo così tanto».

Dopo i tentativi in testa di Longo Borghini e Van Dijk, la Gand è diventata imprevedibile
Dopo i tentativi in testa di Longo Borghini e Van Dijk, la Gand è diventata imprevedibile

Il morale alle stelle

La vittoria porta morale e convinzione. La partenza di così tante ragazze di alto tasso tecnico – da Elisa Balsamo a Vittoria Guazzini, passando per Martina Alzini e Barbara Malcotti – ha spostato il peso della squadra sulle spalle della bergamasca. E lei, che pure non perde la sua vena di simpatica follia, ha capito presto che cosa significhi la nuova responsabilità.

«Cercavo la vittoria – spiega – avevo già fatto il podio a Le Samyn e Oetingen (battuta da Wiebes e Norsgaard, ndr), ma per un motivo o per l’altro non riuscivo a centrare la vittoria. Mi sono tolta un bel peso, non pensavo proprio di riuscirci ieri. E adesso ho un bel morale per il Fiandre di domenica e poi per la Scheldeprijs. Certo il Fiandre sarà duro, ma la testa ora è a posto».

Con questa volata, Consonni si è lasciata tutti alle spalle
Con questa volata, Consonni si è lasciata tutti alle spalle

In volata con Balsamo

Resta un punto, prima di tornare a far festa: come andrà quando a giocarsi la corsa in volata si troveranno la Conso e la grande amica Elisa Balsamo? Nel parlare, risuonano ancora le risate reciproche dell’intervista doppia dello scorso anno, ma adesso le ragazze vestono maglie diverse.

«Me l’hanno chiesto anche dopo la vittoria – ride – e ho risposto che quando vince Elisa la prima a essere felice sono io, come lei è contenta se va bene a me. Sul come fare lo sprint, saprei come muovermi. Lei ha la volata lunga, io più corta come la Wiebes, ma sono più esplosiva. Questa cosa mi gasa, non vedo l’ora di misurarmi con lei e tutte le più forti. Oggi (ieri per chi legge, ndr), c’era in gruppo la Bastianelli».

Per due volte seconda prima: qui a Le Samyn, dietro Norsgaard e prima di Guazzini
Per due volte seconda prima: qui a Le Samyn, dietro Norsgaard e prima di Guazzini

Prima vittoria

Come Marta, Chiara fa parte da quest’anno delle Fiamme Azzurre. «Ma devo ancora abituarmi all’idea – dice – perché cambia parecchio. La mia prima squadra non è più la Valcar. Ho trovato persone che tengono a me e si interessano di come sto. E’ un bel gruppo. Non abbiamo ancora fatto corse insieme, ma ci sarà il tempo».

Domattina (oggi, ndr) si dorme, poi si comincerà a pensare alle prossime sfide. Dopo i tanti piazzamenti, finalmente per la squadra di Arzeni è arrivata anche la vittoria.