Pirrone torna in azzurro e vuole una crono di qualità

11.09.2024
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Con la quinta piazza alla crono Roland Bougé! a Saint Martin, praticamente la gara di casa per il suo team, Elena Pirrone ha messo il sigillo sulla convocazione per gli europei. La bolzanina, che ha riportato il capoluogo altoatesino ai vertici tricolori del ciclismo femminile a quasi trent’anni dalle imprese di Antonella Bellutti, sarà in gara oggi alle 15 nella cronometro in Belgio al fianco di Vittoria Guazzini (qui lo streaming per seguire la rassegna continentale). Non che la gara elvetica sia stata decisiva per la sua convocazione, ma certamente essere davanti in un consesso di ottimo livello ha avuto il suo peso.

Nella crono “Roland Bougé!” vinta dalla Kerbaol (FRA), l’azzurra è stata quinta a 1’08”
Nella crono “Roland Bougé!” vinta dalla Kerbaol (FRA), l’azzurra è stata quinta a 1’08”

D’altro canto nel corso dell’anno l’altoatesina è spesso balzata davanti negli ordini d’arrivo con 7 Top 10 conquistate e un rendimento nel complesso soddisfacente, fino alla prova di casa: «Era una gara alla quale il mio team teneva tantissimo e non nascondo che essere finite in tre fra le prime 5, ma con due ragazze della Ceratizit-Wnt davanti un po’ ci ha bruciato. Era un percorso di 18 chilometri ad andata e ritorno, tanto rettilineo e falsopiano, una sorta di mangia e bevi, senza vento. Un bel test, in fin dei conti».

Come giudichi quella prestazione anche in ottica continentale?

Si poteva fare meglio, ma guardando i valori mi sono espressa al massimo possibile. Considerando che ho fatto sia Giro che Tour, con un paio di gare nel mezzo, avevo un po’ raschiato il barile delle mie energie, per questo dopo la crono mi sono presa un po’ di riposo per ricaricare le batterie in vista degli europei, anche mentalmente.

Alla crono di Rotterdam del Tour Femmes la Pirrone aveva chiuso al 18° posto
Alla crono di Rotterdam del Tour Femmes la Pirrone aveva chiuso al 18° posto
Come giudichi finora la tua stagione?

Non è stata male anche se le due grandi corse a tappe sono state contraddistinte da una grande sfortuna, curiosamente coincisa sempre con la sesta tappa. Al Giro ho avuto un colpo di calore e non sono potuta ripartire, al Tour non stavo bene e mi sono ritirata. Mi è spiaciuto perché fino allora avevo raccolto bei piazzamenti, le classiche erano state soddisfacenti soprattutto per il lavoro svolto e contavo di far bene, anche alla Grande Boucle nella crono non ero andata male.

Dove pensi di avere toccato il tuo picco di forma?

Io credo al Tour de Suisse, con il 9° posto nella terza tappa ma viaggiando sempre nelle posizioni alte del gruppo. Poi sono stata terza ai campionati italiani dietro Guazzini e Longo Borghini. Non ho colto grandi risultati ma ho sempre lavorato per le compagne tenendo un livello alto.

La bolzanina è al secondo anno alla Roland, dove corre per le compagne
La bolzanina è al secondo anno alla Roland, dove corre per le compagne
Sapevi già prima della crono svizzera che saresti stata convocata?

No, non avevo avuto nessun preavviso, il cittì mi aveva solo detto di farmi trovare pronta. Secondo me ha inciso molto nella convocazione, più che la prestazione ai tricolori, quella nella crono del Tour, vista la concorrenza ad altissimo livello.

Come ti trovi nel team Roland? Ci sono state ripercussioni, soprattutto dal punto di vista della gestione economica e agonistica, dal distacco con l’Israel?

No, non ci manca davvero nulla, nella realtà non è che il far parte dell’universo della squadra maschile avesse portato particolari risultati. Il budget era tutto a carico del gruppo dirigenziale attuale, era già allora un team svizzero. E’ un ottimo team, pienamente inserito nel WorldTour, dove non mettono pressione. Certamente si corre tanto considerando che il parco atlete è ristretto, siamo in 12, ma a me non dispiace, è un buon ambiente considerando poi che con me ci sono anche due altre italiane, Vettorello e Collinelli.

Il podio dei tricolori con la Pirrone terza, a conferma della sua predisposizione per le cronometro
Il podio dei tricolori con la Pirrone terza, a conferma della sua predisposizione per le cronometro
Dopo gli europei che cosa ti aspetta?

Il 15 sarò a Stoccarda per il Grand Prix dove ho vinto lo scorso anno, la mia unica vittoria finora. Poi affronterò la lunga trasferta cinese sperando di mettermi ancor più in evidenza, in modo da arricchire il mio bottino stagionale con qualche piazzamento ancor più qualificato.

Agli europei che cosa ti aspetti?

Io vorrei almeno una top 10, so che non è facile, sarebbe un risultato sensazionale ma lo sento nelle mie corde. Ho visto il percorso sulla carta e mi piace, fondamentale sarà poi provarlo direttamente. Essendo in Belgio non mi aspetto di certo un tracciato “morbido”, ma dovrebbe essere con tanto falsopiano e non troppo tecnico. Insomma, proprio di quelli che mi piacciono di più…