Chiara Consonni te l’aspetti sempre che rida, quel che è strano semmai è che per due giorni non abbia risposto ai messaggi. Come spia di malumore bastava quello, senza chiederle altro. Invece quando ieri ha risposto mentre preparava la valigia per il Giro d’Italia Donne, il timbro era quello dei soliti giorni. Anche se giusto sabato ha saputo che non andrà alle Olimpiadi. E per il suo orgoglio, il suo ruolo di animatrice, vincente e quasi simbolo del gruppo pista, il colpo non è passato inosservato. E ha preferito mordersi la lingua.
Con Fidanza, Guazzini, Cavalli, campionessa d’Europa U23 del quartetto a Fiorenzuola nel 2020 E poi nella madison con Martina Fidanza
«Vi dico la verità – dice – sapevo di non essere al meglio la settimana scorsa. Si sapeva che una sarebbe restata a casa e quando Dino mi ha chiamato, ho capito che toccava a me. La cosa è inaspettata. Mi sono serviti due giorni per mettere ordine ai pensieri. E ora mi sono data altri obiettivi. Faccio il Giro, speriamo di portare a casa qualche tappa».
Selezioni anomale
La selezione è avvenuta con le prove cronometrate della settimana scorsa, dopo le quali Salvoldi ha dato i nomi. E si è materializzato il dubbio sollevato giorni fa da Elisa Balsamo, che si disse perplessa per selezioni fatte a quel modo: «e se una quel giorno sta poco bene, è giusto che comprometta tutto?». E’ il motivo per cui subito dopo sollevammo qualche quesito sul meccanismo delle convocazioni.
Facciamo subito gli avvocati del diavolo: vedi qualche motivo per cui è stato giusto lasciarti fuori?
Bella domanda (ride nervosamente, ndr). Sicuramente a inizio stagione, dopo la prima parte di Belgio, abbiamo fatto le prime prove cronometrate e poi veramente tanta palestra. Tanti lavori di forza che forse nemmeno ero abituata a fare a marzo e che forse nelle corse su strada successive un po’ mi hanno penalizzato. Comunque dopo le Olimpiadi ci sarà altra pista, non è lavoro buttato. E intanto farò la strada che mi serve.
Sei convincente a metà…
Non lo do tanto a vedere, sono impulsiva, è stato bene non rispondere per quei due, tre giorni. Mi sono davvero morsa la lingua. Capisco le scelte, ma ripeto che non me lo sarei mai aspettato.
Avevi già pronto il discorso da fare per chi fosse rimasta fuori, invece è toccata a te…
Il fatto è che partono in 6, ma correranno in 5. Per cui forse di fronte alla possibilità di dedicare un altro mese alla pista e poi restare lo stesso fuori, tanto vale dedicarsi bene alla strada e provare a fare dei risultati.
Sorridente sul podio della Valenciana, vinta il 18 aprile Così il 5 aprile, all’indomani del Fiandre, alla Ronde de Mouscron. Fuori la lingua Questo invece il podio dopo la vittoria della Valenciana
Sorridente sul podio della Valenciana, vinta il 18 aprile Così il 5 aprile, all’indomani del Fiandre, alla Ronde de Mouscron. Fuori la lingua Questo invece il podio dopo la vittoria della Valenciana
Pronta per il Giro?
Mica tanto, per partire domattina (oggi, ndr), intendo… Sonoo in un momento critico, davanti alla valigia ancora vuota. Faccio sempre le cose all’ultimo, ma adesso mi ci dedico e la chiudo.
Hai visto un po’ il percorso del Giro, trovato una tappa che ti piace?
Ci sono alcuni piattoni che potrebbero venirmi bene, ma soprattutto quella che fa il Giro del lago di Como, la sesta, da Colico a Colico. Quella mi potrebbe piacere.
E in futuro?
In futuro ci saranno europei e mondiali. E una squadra che magari perderà qualche pezzo importante, ma che sarà sempre competitiva. Mica mi fermo qui, fra tre anni ci sono le Olimpiadi di Parigi…