Se con le junior è tutto più incerto, perché il gruppo ha meno riferimenti e la capacità di prestazione non permette grossi giochi di squadra, quando parla del mondiale delle donne elite, dei suoi muri, del vento e delle rivali, il discorso di Dino Salvoldi si fa più dettagliato.
«Quando giovedì abbiamo rifatto il sopralluogo – dice – abbiamo avuto la conferma che il percorso di per sé non è troppo impegnativo. L’esito della corsa sarà condizionato da due fattori. Uno è l’Olanda e l’altro è il meteo e non è detto che non siano legati fra loro. Se c’è vento nella prima parte, le olandesi sono capaci di trarne vantaggio. Se riescono a crearsi la superiorità numerica, poi dovranno solo scegliere chi mandare all’attacco. Per questo il nostro piano A è arrivare in volata con quello che resterà del gruppo».
Resti dell’idea che la deputata a fare lo sprint sarà Elisa Balsamo?
Direi proprio di sì.
Quindi Longo Borghini servirà soltanto per tenere cucita la corsa?
Niente affatto, perché di sicuro nel tratto dei muri attaccheranno e a quel punto lei e Marta Cavalli, le due ragazze con la miglior predisposizione per i dislivelli, dovranno entrare negli attacchi e non collaborare. Poi dovranno fare delle valutazioni. Vedere quante sono, chi sono e quali i rapporti di forza. Poi dovranno guardare indietro per capire cosa fa il gruppo. E se valutano che ci siano le condizioni per andare via, potranno anche collaborare.
Se non va via la fuga?
Immagino un gruppetto di 25-30 ragazze con italiane, tedesche e belghe che vorranno tenere la corsa per arrivare in volata. Ma dobbiamo stare svegli. Se va via un’olandese e prende 15 secondi, è finita. A meno che non trovi accordi sempre difficili da fare. Loro si caricano a fare la differenza, corrono a questo modo e se vedono il vantaggio, sono capaci di tenerlo. Solo loro possono fare la corsa, senza Olanda non c’è selezione.
E se si arriva in volata c’è una tattica?
Lo schema è che a tirarla sia Confalonieri. La volata va fatta da destra verso sinistra, con l’ultima che si sposta al centro, ma non prima degli ultimi 150 metri. Forse anche oltre, perché prima la strada tira.
E la Bastianelli?
Le ho lasciato carta bianca fino alla campana. Può entrare nelle fughe e se riuscisse ad andare via bene, a noi farebbe solo piacere visto che è velocissima. Al momento della campana, tutti per la Balsamo ed eventualmente per la stessa Bastianelli se Elisa non stesse bene. In assoluto sono divise per coppie.
Coppie?
La prima fase sarà affidata a Cecchini e Guazzini. Poi ci saranno le due ragazze per i muri. Bastianelli libera, infine Confalonieri e Balsamo. Mi sarebbe piaciuto far correre Barbara Guarischi, che sa fare bene l’ultima in volata e viene da una grnade stagione, ma si corre soltanto in cinque e ho dovuto fare delle scelte.
Con le junior siamo in piena terra di nessuno?
Sarà una gara di ripartenze, non si vedranno azioni scriteriate, perché nessuna squadra è in grado di organizzarsi e inseguire. Per cui sarà fondamentale tenere le posizioni. A Trento sono state bravissime, supplendo con il gioco di squadra la differenza di individualità. Per come corrono, potrà esserci indistintamente un arrivo solitario, un gruppetto di 3-5 ragazze come pure il gruppo compatto.
E noi con chi ce la giochiamo?
Con Basilico e in seconda battuta con Ciabocco, seguendo con attenzione alcune ragazze. Linda Riedmann, la tedesca che ha vinto l’europeo. Ivanchenko, la russa che ha vinto la crono qui a Bruges. E forse la Backstedt, anche se il percorso non le si addice molto. Noi ci saremo, vedrete che ci faremo valere…