Certi giorni devi prendere il buono che viene e rendere grazie. Questo pensa forse Elisa Balsamo mentre racconta la sua disavventura e il podio arrivato in modo ormai inaspettato.
«A meno 10 più o meno dall’arrivo – dice – il gancio della ruota davanti di una si è agganciato nei raggi della mia. Siamo rimaste incastrate. Sono stata fortunata a non cadere. Ho distrutto la scarpa strisciando. Lei continuava ad andare avanti, io avevo un piede giù e pattinavo ancora. Non pensavo neanche di riuscire a rientrare per fare la volata. Alla fine è arrivato il podio, sono un po’ dispiaciuta, ma va bene così».
Prova al debutto
Un freddo cane, da ragionare alla partenza se valesse la pena correre. Nevica da ieri, in certe zone i prati sono bianchi. Anche tutto intorno alla villa presa in affitto dalla Valcar la campagna era congelata e bianca, mentre nel salone al pianterreno Elisa studiava e di tanto in tanto guardava fuori per capire che tempo avrebbe trovato l’indomani. E stamattina a Schoten c’era solo un freddo cane. E’ la prima edizione della Scheldeprijs per le donne, dopo che quella degli uomini ha visto la luce nel 1907 ed è la corsa più antica del Belgio.
Con i bar tutti chiusi, ti salvano la vita gli amici delle squadre con un bicchierino bollente che ti salva la vita. Alle 10 la riunione dei tecnici ha stabilito che gareggerà sull’intera distanza e quando la corsa è cominciata, nessuna delle ragazze si è tirata indietro oppure è parsa disposta a farsi regali.
Giornata storta
Dopo l’arrivo le compagne le sono corse incontro, chiedendo il risultato, raccontando le proprie disavventure, alcune scusandosi per l’apporto forse non all’altezza. E chissà se senza il ritiro di Vittoria Guazzini il finale sarebbe stato diverso. Probabilmente sì. ma come dice Elisa, con i se e con i ma non si va da nessuna parte.
«Sono dispiaciuta – dice – perché questa campagna del Nord è andata molto bene, sono arrivati tanti piazzamenti positivi, ma mi è mancato il podio a De Panne e a Gand. Oggi eravamo qui per vincere, poi il podio va bene, ma dispiace un po’».
Viaggio a Roma
Eppure il suo viaggio è appena iniziato. Stasera intorno all’ora di cena, le ragazze di Arzeni avranno il volo di ritorno e domattina di buon’ora Balsamo e Guazzini sono attese a Roma per il vaccino, poi torneranno a casa in attesa di ripartire con gli allenamenti in pista. Da qui a Tokyo non ci saranno tanti periodi di recupero. Tanto che scherzando, nella casa sperduta nella campagna belga, ieri si dicevano fra loro di approfittare di quelle ore di attesa. Presto davvero ne sentiranno la mancanza.