Avenir Femmes, Sangalli punta su Realini, ma occhi aperti…

26.08.2023
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In queste ore c’è un altro gruppo azzurro in viaggio sulle strade francesi. E’ la nazionale U23 femminile pronta a dare battaglia al Tour de l’Avenir Femmes che partirà lunedì 28 agosto, all’indomani della fine di quello maschile. Barale, Ciabocco, Masetti, Pellegrini, Realini e Tonetti sono le sei ragazze selezionate dal cittì Paolo Sangalli per le cinque tappe che assegneranno la maglia gialla delle giovani.

La nuova corsa suscita curiosità e contemporaneamente anche tanta considerazione da parte delle venti nazionali partecipanti. La lista delle atlete presenta nomi importanti, ma la categoria U23 è spesso imprevedibile perché di gare solo dedicate a loro ce ne sono ancora poche, figurarsi di questa importanza. Bisognerà tenere sott’occhio più di una formazione anche se l’Italia ha tutte le carte in regola per essere una dei fari della gara. L’impressione è che l’Avenir Femmes possa essere la prima occasione per Sangalli e il suo staff di prendersi una piccola rivincita morale dopo il mondiale di Glasgow per poi tornare sugli standard tipici delle azzurre all’europeo. Alla vigilia della trasferta in Francia ne abbiamo parlato col cittì.

Il percorso

Apertura dal dipartimento di Saona e Loira con una crono vallonata di 15 chilometri. La seconda frazione strizza l’occhio a sprint di gruppo o colpi di mano nel finale, poi si inizierà a salire. Antipasto nel finale del terzo giorno sulle colline del Giura. Quarta tappa corta ed esplosiva (circa 2.000 metri di dislivello in meno di 80 chilometri) per giungere in cima a Megeve, già sede di traguardi maschili.

Venerdì primo settembre ultima giornata sulle Alpi dal profumo di vero Tour de France. Si parte da Saint Gervais Mont Blanc, si attraversa Combloux (teatro della super crono di Vingegaard) e si scaleranno due montagne importanti dove Ciccone ha ipotecato la maglia a pois: il Col de Saisies e la Cormet de Roselend (la vetta de l’Avenir con i suoi 1.968 metri). In pratica si ricalcano i primi 85 chilometri di quella 17esima tappa col finale arricchito da un gpm di seconda categoria a pochissimo dalla fine che potrebbe essere il trampolino di lancio definitivo per le contendenti alla generale.

Gaia Masetti trionfa a La Classique de Morbihan, sua prima vittoria UCI da elite. Sarà una pedina importante per l’Avenir Femmes
Gaia Masetti trionfa a La Classique de Morbihan, sua prima vittoria UCI da elite. Sarà una pedina importante per l’Avenir Femmes
Tutto pronto per la Francia?

Direi proprio di sì. Partiamo con due massaggiatori, due meccanici e tutta l’attrezzatura necessaria. Non vogliamo lasciare nulla al caso col nostro staff, che fa sempre un lavoro encomiabile ed è un vanto per noi. Ai mondiali, ad esempio, considerato lo stato delle strade non abbiamo avuto forature o troppi problemi meccanici, a parte il guaio a Persico. E nessuna ha risentito di infortuni o dolori muscolari. Io faccio la mia parte ma senza di loro farei molto poco. Inoltre, sapendo che alcune notti si dormiranno tutte assieme in convitti o strutture simili, la Federazione ci mette a disposizione il bus con la cucina per avere pasti più adeguati, specie a colazione. Sarà importante mangiare e recuperare bene. Sono tutti aspetti che possono fare la differenza. Ma non ci fermiamo qua…

Cosa farete in più?

Domani mattina, mentre ci recheremo alla sede della prima tappa dove ci saranno tutte le operazioni preliminari, dovremmo riuscire a vedere il percorso dell’ultima tappa. Visto che stasera non dormiamo troppo distanti, vogliamo cercare di capire come sarà il percorso e studiare le eventuali tattiche da attuare.

Pellegrini dopo la maturità ha trovato la condizione giusta per guadagnarsi la chiamata all’Avenir Femmes
Pellegrini dopo la maturità ha trovato la condizione giusta per guadagnarsi la chiamata all’Avenir Femmes
Quindi si parte per puntare al bersaglio grosso?

Tutti questi dettagli, se possibile, si curano a prescindere, soprattutto se quello è il tuo metodo di lavoro. All’Avenir vogliamo fare del nostro meglio in ogni tappa, poi vedremo come si metterà la corsa. Non ci siamo solo noi, ma penso alla Francia, Olanda, Germania, Gran Bretagna o altre nazionali che possono essere più di outsider. Bisogna tenere conto che controllare una corsa del genere con sei atlete non sarà semplice. Noi partiamo con un profilo molto basso però è ovvio che con Realini non possiamo nasconderci più di tanto.

Sarà lei la leader unica o hai pensato ad una seconda punta per la generale?

Con i podi conquistati a Vuelta e Giro Donne Gaia (Realini, ndr) parte con i gradi di capitano inamovibile. Ha preparato molto bene questa corsa e per questo devo ringraziare molto la Lidl-Trek, che sotto questo punto di vista lo trovo un team illuminato. In alternativa potrebbero esserci sia Barale che Ciabocco. E’ tutto l’anno che tirano per le loro leader, quindi sanno prendersi delle responsabilità. Anche per loro vale lo stesso discorso di Realini e pertanto ringrazio la DSM. Ma questo discorso è il medesimo anche per i club delle altre ragazze.

Sangalli ha premiato la generosità e la crescita di Tonetti, che recentemente ha centrato una vittoria open in Veneto
Sangalli ha premiato la generosità e la crescita di Tonetti, che recentemente ha centrato una vittoria open in Veneto
Loro avranno il compito di svolgere un lavoro più oscuro?

Dipende da come andrà la crono. Masetti è cresciuta tanto quest’anno e ha dimostrato di andare forte anche in gare impegnative. Ha accumulato già molta esperienza internazionale. Pellegrini è una ragazza giovane che conosco bene, di grande prospettiva. Le abbiamo fatto fare la maturità senza pressione e adesso ha una condizione giusta. Tonetti è un’altra ragazza veloce, che non ha paura né di tirare né di andare all’attacco. Anche lei potrebbe avere la possibilità di fare qualcosa. In generale però ognuna delle sei ragazze sarà al servizio delle compagne. In questo caso devo dire che sta uscendo l’ottimo lavoro dei training camp invernali in Spagna dove alcune di loro non si conoscevano ed ora sono diventate ottime amiche. Questo è già un risultato per quello che mi riguarda.

Guardando le tappe il cittì Paolo Sangalli ha pensato a qualche tattica in particolare?

Come dicevo prima, vedremo come andrà la crono iniziale, sperando di limitare i danni. Anche se le tappe non sono lunghissime, se si vuole c’è comunque spazio per recuperare eventualmente il terreno perso. In ogni caso credo che quasi certamente si deciderà tutto negli ultimi due giorni, se non addirittura nella frazione finale. Ci saranno tre gpm per un totale di 40 chilometri di salita su 98 di gara e di pianura ce ne sarà poca. Un corridore come Realini è tagliata per una tappa così però vediamo come arriveremo in fondo. Ora pensiamo solo a partire bene.

Barale e Ciabocco per il cittì Sangalli sanno prendersi responsabilità e possono essere delle alternative a Realini
Barale e Ciabocco per il cittì Sangalli sanno prendersi responsabilità e possono essere delle alternative a Realini
Avvertite un po’ di pressione?

L’Avenir Femmes è praticamente come un mondiale a tappe per le U23 con tutte le migliori, fatta qualche eccezione come l’iridata Vas (l’Ungheria non partecipa, ndr). Noi vogliamo onorare una gara importante che tra i maschi ha lanciato fior di campioni. Sono già contento che ci diano come la squadra più forte (sorride, ndr) ma non sarà semplice. Non voglio responsabilizzare troppo le ragazze. Di sicuro so che ci vorrà attenzione. Non voglio che succeda più una situazione in cui dobbiamo inseguire come è successo a Glasgow quando non abbiamo centrato la prima fuga. E’ stata un’eccezione per noi ma abbiamo imparato la lezione.