Stybar sui mondiali tiene alta l’asticella

27.01.2021
4 min
Salva

I fasti dei titoli mondiali sono ormai lontani, bei ricordi nelle fredde sere invernali, eppure Zdenek Stybar ha ancora voglia e forza per provarci. Senza le stesse ambizioni, senza le stesse forze ora che le primavere sulle spalle sono 35, senza forse lo stesso colpo di pedale, ma il ceko della Deceuninck-Quick Step ha deciso di esserci, domenica a Ostenda, anche se le sue ultime uscite nel ciclocross risalgono a 7 anni fa.

Nel 2015, tre volte iridato di cross, Stybar vince la Strade Bianche-Eroica
Nel 2015, tre volte iridato di cross, vince la Strade Bianche-Eroica

Per il Covid

Una scelta, quella del corridore della Deceuninck ormai da anni passato alla strada (per lui vittorie anche di peso come la Strade Bianche 2015, una tappa al Tour dello stesso anno, alla Vuelta del 2013 e soprattutto la piazza d’onore alla Parigi-Roubaix del 2015, il suo anno migliore) dettata dai tempi che corriamo.

«Il Covid ha influito fortemente anche sulla preparazione e sulle scelte da fare – dice Stybar – viviamo in tempi di grande incertezza su quando e dove potremo correre su strada, così ho pensato che potevo cogliere quest’opportunità. Il ciclocross è rimasto la mia grande passione, ho visto in tivù le principali gare internazionali e sentivo nello stomaco crescere la voglia di esserci ancora. Ne ho parlato col team che ha deciso di supportare la mia decisione, così ho iniziato a preparare i materiali necessari».

Tre mondiali

Stybar vinse i mondiali nel 2010, 2011 (nella foto di apertura) e 2014, ma al suo attivo ha anche due argenti (2008 a Treviso e 2009), due titoli under 23 (2005-2006) e due bronzi da junior. Insomma, il ciclocross ha sempre fatto parte della sua vita.

«I mondiali sono una parte importante nella mia carriera – racconta – certamente non posso partire pensando di poter vincere, ma voglio mettermi alla prova e tirare fuori il meglio che posso».

Nella primavera del 2015, per Stybar arriva anche il secondo posto alla Roubaix, dietro Degenkolb
Nel 2015 arriva anche il secondo posto alla Roubaix

Cari scettici…

Il campione ceko è abbastanza fiducioso, anche verso chi nell’ambiente afferma che dopo tanto tempo non può più avere la tecnica necessaria per competere con gli specialisti.

«E’ chiaro che ci sono due netti favoriti, Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert e la lotta per la vittoria sarà roba loro – dice – ma gli altri, quelli che dovranno contendersi l’ultima medaglia in palio, non è che poi siano così distanti».

Questione di gambe

D’altro canto, chi conosce il corridore di Plana sa che la tenacia è una delle sue principali caratteristiche.

Il 2015 è anche l’anno della vittoria di tappa del Tour a Le Havre
Nel 2015, la tappa del Tour a Le Havre

«Il percorso di Ostenda mi piace – dice – lo conosco e so che non è molto tecnico, per emergere servono soprattutto resistenza e condizione fisica, oltre alla necessaria esperienza. E sono tutti ingredienti che porto sempre con me. Gli ultimi allenamenti in ritiro sono andati bene, so che posso giocarmela».

Certo, quei due saranno là davanti, ma dietro, nella nuvola di belgi e olandesi in lotta per le posizioni di rincalzo, un posticino per lui potrebbe anche saltar fuori…