azzurri ciclocross 2021

Regole rigide e clima sereno: è la nazionale di Pontoni

20.11.2021
5 min
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In queste settimane l’attività nel ciclocross è frenetica, ma ha già dato alcuni segnali importanti. Anche in chiave italiana, con il nuovo corso di Daniele Pontoni corredato da tre podi (Realini in Coppa U23 a Waterloo, Paletti agli Europei Junior, Venturelli ancora in Coppa Junior a Tabor), ma soprattutto da un coro di evidente entusiasmo. A chiunque si chiede, soprattutto fra i giovani, tutti non fanno che parlare dell’atmosfera nuova che si respira in casa azzurra. La sua prima battaglia, il tecnico friulano l’ha già vinta.

Già prima di iniziare il suo lavoro, Pontoni era stato chiaro: «La nazionale bisogna guadagnarsela con il sudore e il rispetto, va meritata anche, anzi soprattutto in base al comportamento». Su questo non sono ammesse deroghe: «Abbiamo costruito uno zoccolo duro con lo staff, fatto da gente giovane, appassionata e competente. Abbiamo portato entusiasmo e ascolto, ma i ragazzi sanno che non tutto quel che chiedono gli viene dato, devono imparare a valutare, chiedere e accettare consigli e capire che ogni scelta ha una sua motivazione alla base».

Pontoni Osoppo 2021
Pontoni, primi mesi da Cittì all’insegna di risultati e grande entusiasmo (foto Roberto Ferrante)
Pontoni Osoppo 2021
Pontoni, primi mesi da Cittì all’insegna di risultati e grande entusiasmo (foto Roberto Ferrante)
Si parla molto dell’ambiente che è stato messo in piedi…

I ragazzi devono sentirsi a loro agio e soprattutto devono sentirsi parte di un gruppo, sapendo però che ci sono delle regole da seguire. Durante la giornata ci sono momenti per scherzare, ma quando si lavora si pensa solo a quello, bisogna essere concentrati. Io cerco solo di trasmettere quello che ho imparato, vengo ad esempio da una scuola come la Zalf dove era fondamentale come ti ponevi in gara ma anche fuori.

Torna a galla quindi il discorso del comportamento…

Ci mancherebbe altro… Noi siamo in giro con la maglia della nazionale, rappresentiamo l’Italia, questo ai ragazzi l’ho detto subito. Dobbiamo essere d’esempio sia per chi vuole entrare nel gruppo, sia per chi ci guarda da fuori. Pretendo – è sono intransigente su questo – che i ragazzi abbiano un comportamento impeccabile sempre, in ogni situazione.

Paletti Col du Vam 2021
Luca Paletti, un bronzo europeo che ha illuminato tutta la spedizione azzurra
Paletti Col du Vam 2021
Luca Paletti, un bronzo europeo che ha illuminato tutta la spedizione azzurra
Tu che hai sulle spalle la maturità e la saggezza degli anni, senti la differenza con gli adolescenti o poco più che entrano in nazionale?

E’ una differenza enorme, è un altro mondo rispetto a quello che vivevamo alla loro età e siamo noi che dobbiamo adattarci perché quei tempi non torneranno più. Certe volte quando ci riuniamo e noi più “vecchi” raccontiamo aneddoti e storie del nostro passato, vediamo che i ragazzi ci ascoltano sbalorditi. Questi sono aspetti che vanno considerati, è un mondo il loro che va capito, non senza però che ci sia il rispetto verso di noi.

I ragazzi come hanno preso queste nuove regole?

C’è chi arriva prima e chi dopo, chi si adatta senza problemi e chi è più restio, ma nel complesso si stanno adattando tutti come è normale che sia in un gruppo. Vorrei che fosse una famiglia in modo che tutti si sentano a proprio agio. Sono convinto che ci arriveremo e sai da che cosa lo vedi? Dal fatto che i ragazzi arrivano col sorriso, contenti di esserci e sono dispiaciuti quando la trasferta per la gara o anche il ritiro finisce. E’ un bel segnale.

Venturelli Tabor 2021
La crescita improvvisa della Venturelli è un altro ottimo segnale per questo inizio stagione
Venturelli Tabor 2021
La crescita improvvisa della Venturelli è un altro ottimo segnale per questo inizio stagione
Kreuziger ci raccontava della differenza negli ultimi anni rispetto agli inizi, quando si giocava a carte e si stava insieme in ritiro, mentre oggi tutti sono attaccati al telefonino e si socializza poco. Succede anche in nazionale?

Su questo sono inflessibile. Innanzitutto a tavola i telefonini sono vietati: è il momento per stare insieme, confrontarsi, si deve imparare a parlare e comunicare e non scrivere… Quando c’è la gara, da due ore prima a due ore dopo il telefono non si usa perché pretendo il massimo della concentrazione. All’inizio qualcuno ci ha provato, a tenere il cellulare in tasca e “sbirciare”: al primo pranzo abbiamo messo le cose in chiaro e non è successo più.

Venendo all’aspetto agonistico, sei soddisfatto di come sono finora andate le cose?

Moltissimo, ho scoperto che i ragazzi sono più avanti di quel che auspicavo e che hanno ancora grandi margini di miglioramento. Siamo stati sempre competitivi, abbiamo avuto grandi soddisfazioni e anche quando le cose sono andate male si è visto che c’erano possibilità per fare meglio, vedi Toneatti domenica a Tabor, con una condotta più accorta sarebbe entrato facilmente in top 10. Soprattutto la cosa che mi è piaciuta è che tutti si sono impegnati dal primo all’ultimo metro, anche solo per migliorare una posizione pur essendo lontani dal vertice. Questo è lo spirito giusto.

Bertolini Europei 2021
Bertolini 9° e Dorigoni 10° a Tabor: bisogna tornare al secolo scorso per due azzurri nella Top 10 in Coppa
Bertolini Europei 2021
Bertolini 9° e Dorigoni 10° a Tabor: bisogna tornare al secolo scorso per due azzurri nella Top 10 in Coppa
Si è posto poco l’accento sulla prestazione di Bertolini e Dorigoni in Repubblica Ceka: era dai tempi tuoi e di Bramati che due italiani non entravano insieme fra i primi 10…

E’ vero, è un risultato molto importante. Gioele era molto abbacchiato per com’era andato l’Europeo e tutta la sfortuna che aveva avuto, Jakob era bello carico perché vede finalmente i progressi auspicati. Siamo competitivi in tutte le categorie, già questo è qualcosa che pesa tantissimo e ripaga i nostri sacrifici. Quando siamo in nazionale si va a letto a notte fonda e all’alba si è già in piedi, ma quando le cose vanno così lo si fa volentieri e non pesa…