Olandesi padroni dopo la prima giornata degli europei di ciclocross, allestiti a s’Hertogenbosch con totale assenza di pubblico. Il sostegno mancato da parte dei connazionali non ha comunque inficiato la prestazione degli arancioni, che hanno dato spettacolo dominando le gare previste nella prima delle due giornate non senza offrire spunti di riflessione.
Kamp padrone
Nella gara maschile under 23 la superiorità degli olandesi è stata sbalorditiva. Già nella prima fuga di 6 corridori, i padroni di casa erano in 4 e fra loro viaggiava l’iridato di categoria Ryan Kamp. Il campione del mondo nei primi giri sembrava quasi un “pastore”, arrivando anche a spingere i compagni di squadra, richiamandoli a una maggiore attività per fare selezione. Dopo due giri però, visto che i suoi richiami erano disattesi, ha salutato rabbiosamente la compagnia per andare a conquistare un altro titolo. Ha resistito infatti al ritorno dei britannici, con Thomas Mein secondo a 12” davanti a Cameron Mason, autore di una grande rimonta dopo essere rimasto attardato in partenza per una caduta di gruppo.
Azzurri così e così
Gli azzurri, anche loro bloccati dallo stop iniziale, hanno comunque offerto una buona prestazione corale, con Filippo Fontana 9° a 1’42” davanti a Federico Ceolin (a 1’56”) e a Davide Toneatti (a 2’01”). In un’ipotetica classifica a squadre, agli azzurri del cittì Scotti non sarebbe sfuggito il bronzo…
Alvarado scatenata
Il dominio degli olandesi si è materializzato ancora di più nella prova elite femminile, con una lotta per il podio completamente appannaggio delle padrone di casa che si è giocata soprattutto nei tratti su sabbia, dove la scelta di tubolari mille punte ha permesso all’iridata Alvarado e alla Worst di fare la differenza, mentre la stradista Brand recuperava nei tratti pedalabili. La dimestichezza della Alvarado con i tratti più tecnici (è bronzo mondiale U23 nella Mtb) e nei passaggi podistici le ha permesso di fare la differenza nell’ultimo giro, beffando la Worst considerata più veloce in volata. Qui buona prova di Eva Lechner, per lei un confortante 6° posto a 1’18”, 11ª la Arzuffi a 2’03”. Domani toccherà alle donne U23 e agli Elite, dov’è attesa la riscossa belga.