Eli Iserbyt, Superprestige Zolder 2020

Iserbyt respira, il gomito non è rotto…

26.12.2020
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La penultima tappa del Superprestige di Heusden-Zolder, più che per la vittoria di Mathieu Van Der Poel, resterà impressa nella memoria per il brutto incidente nel quale è incorso il campione europeo Eli Iserbyt (nella foto di apertura), leader della classifica generale.

Tornante traditore

Eravamo nella fase iniziale del terzo giro e il campione del mondo olandese aveva appena impresso la sua proverbiale accelerazione facendo il vuoto alle sue spalle. Iserbyt era al comando del gruppetto inseguitore, quando in un tornante è scivolato sul fango secco. Su di lui, mentre provava a rialzarsi, è franato Lars Van Der Haar e il belga è caduto con il peso del suo corpo sul gomito sinistro. Mentre gli altri risalivano in sella, Iserbyt ha iniziato a contorcersi e a girarsi su se stesso in preda al dolore, tanto che gli addetti sono dovuti entrare sul percorso e prenderlo in braccio per portarlo fuori.

Mathieu Van der Poel, Superprestige Zolder 2020
Mathieu Van der Poel, arrivo in solitaria nel Superprestige di Zolder. Van Aert 2° a 38″
Mathieu Van der Poel, Superprestige Zolder 2020
A Zolder, 1° Van der Poel, 2° Van Aert a 38″

A Capodanno

Si era capito subito che l’infortunio era grave e a confermarlo sono stati gli stessi responsabili della sua squadra, la Pauwels-Sauzen Bingoal affermando che, dopo i primi controlli medici e mentre Iserbyt veniva portato in ambulanza al più vicino ospedale, la frattura del gomito era più di un sospetto.

Tuttavia dopo esami più approfonditi si è scoperto che si tratta solo di una forte lussazione, che rende meno complicato il recupero. Un vero peccato, ma anche la speranza che si riaccende in chiave mondiale, dato che Iserbyt potrebbe tornare in gara il primo dell’anno. Dopo le ultime uscite un po’ opache, il belga sembrava tornato quello della vittoria europea. Tanto che nelle prime due tornate era stato l’unico a provare a tenere il passo dello scatenato Van Der Poel. Difficile dire ora se l’infortunio gli costerà la classifica del Superprestige, dove ha subìto il sorpasso da parte del connazionale Toon Aerts.

«Fortunatamente non hanno trovato una frattura – ha detto Iserbyt alle telecamere di Sporza – il mio gomito si è slogato. Proprio mentre il braccio era allungato, qualcuno lo ha colpito, provocando la lussazione e la slogatura del gomito. Non ho mai provato tanto dolore. Un aspetto positivo di questo incidente è stato che il mio braccio non era a terra, altrimenti si sarebbe sicuramente rotto. Vorrei rientrare a Baal il 1° gennaio. Aspetto di vedere cosa dirà lo specialista lunedì a Kortrijk. Il mio obiettivo è ancora il campionato belga del 10 gennaio a Meulebeke. Sono pienamente concentrato su questo obiettivo».

Rivincita VdP

La gara a quel punto ha avuto una doppia lettura. Da una parte Van Der Poel che volava verso un’altra vittoria, riscattando così la delusione incassata prima di Natale a Herentals, nella tappa dell’X2O Badkamers Trophy quando una foratura aveva lasciato via libera a Van Aert. Dall’altra gli inseguitori a lottare per le piazze d’onore, compresi lo stesso Van Aert, attardato da una foratura sempre nel “maledetto” terzo giro e Thomas Pidcock. Il britannico di fatto è stato subito messo fuori gioco alla prima curva da una caduta a centro gruppo. Essendo partito dietro per la mancanza di punti nella challenge, il corridore della Trinity ha dovuto sempre inseguire, senza però mai poter entrare nel vivo della competizione.

Wout Van Aert (BEL - Team Jumbo - Visma) - Mathieu Van Der Poel (NED - Alpecin - Fenix) - Lars Van Den Haar (NED - Telenet Baloise Lions), Superprestige Zolder 2020
Sul podio, oltre ai due giganti, sale Lars Van Der Haar
Wout Van Aert (BEL - Team Jumbo - Visma) - Mathieu Van Der Poel (NED - Alpecin - Fenix) - Lars Van Den Haar (NED - Telenet Baloise Lions), Superprestige Zolder 2020
Sul podio anche Lars Van Der Haar

Speedy Van Aert

Alla fine Van Der Poel ha vinto con 38” su Van Aert, ma a favore del belga va sottolineato lo splendido penultimo giro, dove ha abbassato di 2” il limite stabilito dall’olandese, chiudendo di fatto la competizione per la seconda piazza, anche Van Der Haar gl è arrivato ad un solo secondo, ma solo perché Van Aert si era già rialzato (forse un po’ troppo presto…). Pidcock ha chiuso 9° a 1’01”.

In campo femminile solita sfilata di olandesi e “solita” vittoria della Brand: curioso il fatto che nell’ultima tornata, con 4 atlete a giocarsi la vittoria, la Brand, già davanti a tutte, si sia piantata in salita, costringendo le avversarie a mettere piede a terra. Un errore che di fatto le ha consentito di lanciare la volata nettamente in testa, vincendo davanti ad Alvarado e Worst.