Domenica prossima, 12 gennaio, a Faè di Oderzo in provincia di Treviso si terranno i campionati italiani di cross per le categorie juniores, U23 ed elite, sul tracciato dello storico Ciclocross Internazionale del Ponte a Faè. Noi ci saremo, ma nell’attesa abbiamo fatto due chiacchiere con Donato Barattin, l’organizzatore dell’evento. Lo raggiungiamo al telefono mentre è nel campo gara sotto una pioggia battente.
Barattin, tutto pronto per domenica?
Stiamo ultimando gli ultimi dettagli, installando gli striscioni degli sponsor. Ma il percorso è completo. Ricalca quello classico del Ciclocross del Ponte a Faè, però con qualche novità.
Quali?
Abbiamo aggiunto un tratto di sabbia lungo una quarantina di metri, alcuni fossati e un ponte. Il ponte l’avevamo già inserito anni fa e abbiamo deciso di riproporlo per quest’edizione particolarmente importante, dal momento che mette in palio le maglie tricolori.
Quindi un tracciato più tecnico rispetto a quello classico?
Forse sì, anche se la lunghezza resta la solita, 2.700 metri. Poi, come sempre nel ciclocross, molto lo faranno le condizioni meteo. Oggi (ieri, ndr) piove, ma da domani dovrebbe migliorare e per domenica mattina ci dovrebbe essere sole e freddo, quindi con la possibilità che il terreno sia gelato.
Quale sarà, per la vostra esperienza, il tratto più complicato?
Quello nel boschetto sarà abbastanza duro, ora è molto pesante, ma anche domenica resterà impegnativo, perché il tratto è all’ombra e del fango rimarrà comunque, nonostante il bel tempo. Lì occorreranno molti watt e si potrà fare la differenza soprattutto tra gli Junior. Per gli elite forse un po’ meno, anche considerando che nel pomeriggio il percorso tenderà ad asciugarsi, ma resterà comunque il tratto più lento anche per loro.
Passiamo alla start list, ci saranno tutti i migliori del panorama nazionale?
Direi proprio di sì. Ci sarà l’ultimo vincitore qui a Faè di Oderzo, nonché il campione nazionale in carica, Filippo Fontana (foto di apertura, ndr). Dovrà difendersi da pretendenti di alto livello come Jakob Dorigoni e Gioele Bertolini, a loro volta ex campioni italiani, e poi Federico Ceolin, Antonio Folcarelli, Cristian Cominelli, Emanuele Huez e Daniele Braidot.
Per quanto riguarda le donne invece?
Sara Casasola ha confermato la presenza, come anche Valentina Corvi e Lucia Bramati. Insomma, se non ci saranno defezioni dell’ultimo momento possiamo dire di avere una start list di altissima qualità.
Il vostro appuntamento è tra i più importanti del panorama italiano, tanto da essere uno dei pochissimi che è trasmesso in diretta su RaiSport. Quanto pubblico vi aspettate?
Abbiamo sempre avuto una buona affluenza di pubblico, indicativamente tra le tre e le cinquemila persone. Quest’anno prevediamo di stare su questi numeri, magari anche qualcosa in più. Poi anche in questo caso molto dipende dal meteo. Se piove, proprio perché c’è la possibilità di vedere la gara in tv, tanti potrebbero scegliere di vederla da casa. Ma, come dicevo, per ora le previsioni per domenica sono buone.
Allora facciamo anche un attimo di servizio pubblico: a che ora partono le gare Élite e quando la diretta sulla Rai?
Le donne partiranno alle 14, gli uomini alle 14,50. La diretta su RaiSport invece inizierà alle 14,40 e andrà avanti fino alle 16.
Una bella vetrina ma, immaginiamo, anche un bell’impegno organizzativo…
Per fortuna possiamo contare sua una grande squadra di circa 70 persone. Abbiamo predisposto due stand, uno per l’enogastronomia e l’altro per la segreteria. Ci tengo poi a sottolineare una cosa riguardo all’accoglienza. La gara si tiene in una piccola frazione di campagna, lontana da grandi infrastrutture. Per questo in accordo con gli abitanti abbiamo fatto in modo che gli atleti, le famiglie e il pubblico possano parcheggiare nei cortili delle case private, e tutti si sono messi a disposizione volentieri. In questi tre giorni Faè diventa una grande famiglia allargata con la nostra società sportiva, cosa che si vedrà anche da tutti gli addobbi tricolori con cui abbiamo decorato il paese.