Le batoste di Van Aert? Heijboer non si preoccupa

03.01.2024
5 min
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I due grandi del ciclocross stanno vivendo una stagione molto diversa fra loro. Se da una parte c’è un Mathieu Van Der Poel scatenato, che non perde una gara e impone distacchi sempre più pesanti, dall’altra c’è un Wout Van Aert che accusa il colpo. Per quest’ultimo il fatto che l’iridato riesca sempre e comunque a fare la differenza con tutti gli altri è quasi una condanna, dato che l’onadese sarà il suo avversario anche su strada, nelle classiche che sono il suo primo obiettivo stagionale.

L’ultima sconfitta, nel cross di Capodanno a casa di Sven Nys con quasi 2 minuti di ritardo, ha fatto suonare un campanello d’allarme: «Speravo di essere un po’ più vicino – ha ammesso a fine gara – sarà una sfida vincere un altro cross in questa stagione visto che nel mio calendario ne restano solo due. Ma so che i miei obiettivi principali sono in primavera».

Mathieu Heijboer cura specificamente la preparazione di Van Aert, puntando alle classiche e al Giro (foto Visma-Lease a Bike)
Mathieu Heijboer cura specificamente la preparazione di Van Aert, puntando alle classiche e al Giro (foto Visma-Lease a Bike)

Fiducia nel futuro che conta

E’ chiaro però che queste sconfitte non possono non avere un ricasco anche sul cammino di avvicinamento alle Classiche del Nord. Non è un caso se alla prova di Coppa del mondo di Hulst fosse presente Mathieu Heijboer, da quest’anno allenatore di Van Aert, che si è sottoposto pazientemente a una lunga intervista su WielerFlits analizzando proprio l’inverno del suo pupillo in funzione della sua stagione su strada.

«Sono venuto a vederlo in un ambiente che per me è nuovo – ha esordito Heijboer – noi alla Visma-Lease a Bike abbiamo un team specifico che segue il ciclocross, con nostri supervisori, ma era importante per me essere presente di persona. Con Wout c’è comprensione, serietà, guardando al quadro complessivo senza soffermarci sul quotidiano e soprattutto fiducia reciproca».

Per il belga finora 7 corse con 2 vittorie, quando VDP non c’era. A Hulst la gara peggiore: 5°
Per il belga finora 7 corse con 2 vittorie, quando VDP non c’era. A Hulst la gara peggiore: 5°

Preparazione rimodulata

Heijboer è stato subito chiamato in causa sull’andamento di questa stagione invernale diversa dal solito per Van Aert: «Wout sta eseguendo blocchi e intervalli leggermente diversi dal solito e anche se l’idea di base è la stessa, è chiaro che ciò richiede un periodo di adattamento. Molti pensano che la riduzione della sua attività invernale sia una mia decisione, ma non è così: è nata da una valutazione collettiva dopo la primavera scorsa, che ha coinvolto tutto il team e che ha visto Van Aert convintamente d’accordo».

Il tecnico olandese ha preso in esame le ultime gare del suo pupillo: «C’è distanza non solo da VDP, ma anche dal miglior Van Aert, lo sapevamo. Non potrei dire con certezza a che livello è, io credo che vada forte da quel che vedo, ma so che quand’è al suo meglio è competitivo con il campione del mondo e in questo momento non lo è. Anche se ha un buon livello paragonato agli altri».

Per Van der Poel il sesto successo a Baal è stato il più netto contro il rivale belga
Per Van der Poel il sesto successo a Baal è stato il più netto contro il rivale belga

«Non facciamo paragoni…»

Alla domanda su perché VDP riesca ad avere due picchi di forma stagionali, Heijboer ha risposto un po’ stizzito: «Sono due corridori molto diversi, che non si possono paragonare. Per Wout perdere così non è un problema. Ama il ciclocross e per questo lo inserisce sempre nel suo inverno, ma soprattutto ama la varietà. Per questo il suo programma di avvicinamento al Giro proporrà molte sorprese, perché uno stimolo per lui è cercare di vincere gare che non ha mai vinto».

Heijboer, analizzando queste settimane è entrato poi nello specifico dell’analisi: «La cosa che m’interessa è che Van Aert migliori in modo costante per essere al meglio in aprile. Senza picchi di forma precedenti, mostrando però un continuo progresso di condizione. Se guardo alla scorsa stagione, il suo livello nel ciclocross era stato altissimo nonostante anche qualche problema di salute, ma in primavera ha pagato pegno, per questo dovevamo rivedere le strategie».

Van Aert continua ad essere molto amato in Belgio. L’attesa per le “sue” Classiche del Nord è già altissima
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La pressione non lo ostacolerà

Il tecnico è andato anche oltre nella sua disamina: «Ogni anno impari qualcosa di nuovo e devi prendere quel che avviene come un insegnamento. Guardate il Wout di due anni fa: aveva saltato la Coppa del mondo in America ed era in ottima forma per le classiche, ma si ammalò prima del Fiandre. Così pur avendo il suo miglior rendimento nel periodo a lui più caro, non ottenne quel che voleva».

Tutte queste sconfitte e il forte orientamento verso “quella” settimana con Fiandre e Roubaix non accresce però la pressione verso di lui? «E’ chiaro che ci sarà pressione – ha risposto Heijboer – tutto il Belgio guarderà a lui. Quelli sono gli obiettivi principali, ma non gli unici di una stagione così importante. Wout non teme tutta questa pressione e per essere al meglio ha fatto anche rinunce dolorose».

VDP sarà l’unico dei tre tenori a disputare il mondiale, poi esordio su strada già il 10 febbraio
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No alle classiche italiane

In tal senso Heijboer ha così spiegato l’assenza di Van Aert dalle classiche italiane: «Lo stage in quota sarà prima delle classiche, cadendo nel pieno del periodo della Milano-Sanremo, quindi non poteva esserci. Ma la Strade Bianche è stata una rinuncia ancor più dolorosa perché Wout ama quella corsa, anche se l’ha già vinta. Fare scelte non è mai facile, ma lui le sostiene appieno, quindi andiamo avanti su questa strada».