Francesca Baroni, Sara Casasola, Giro d'Italia Ciclocross 2020, Ladispoli

Baroni, il bis porta la maglia rosa

19.10.2020
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Dopo due tappe nelle quali aveva mostrato un grande progresso di condizione, Francesca Baroni a Ladispoli ha finalmente centrato il suo obiettivo: vestire la maglia rosa di leader del Giro d’Italia.

La prima a Corridonia

Già vincitrice la settimana precedente a Corridonia grazie anche al perfetto gioco di squadra con Gaia Realini, questa volta la campionessa d’Italia non solo ha fatto il bis di successi parziali, ma è salita anche in testa al circuito ed appare obiettivamente difficile scalzarla. L’ultima a cedere alla portacolori della Selle Italia Guerciotti Elite è stata Sara Casasola (DP66 Giant SMP), terza posizione per Alessia Bulleri (Cycling Cafè Racing Team), solo quarta la ex leader del Giro Gaia Realini (Selle Italia Guerciotti Elite).

Francesca Baroni, Sara Casasola, Giro d'Italia Ciclocross 2020, Ladispoli
Francesca Baroni precede Sara Casasola a Ladispoli (foto Bit&Led Fotografica)
Francesca Baroni, Sara Casasola, Giro d'Italia Ciclocross 2020, Ladispoli
Baroni su Casasola a Ladispoli (foto Bit&Led Fotografica)

Fatica lockdown

Una vittoria, quella della Baroni, che le dà grande sicurezza. Anche lei ha subìto fortemente le conseguenze del lockdown, l’impossibilità di uscire e allenarsi ha influito sulla sua tempistica di preparazione.

«Un po’ mi è pesato perché è stato un periodo surreale – ha detto – non sapevo cosa aspettarmi e per me è stato particolarmente difficile non poter uscire in bici all’aria aperta ma la salute viene prima di tutto, perciò speravo solo che finisse il prima possibile per poter tornare alla vita quotidiana “normale”. Per quanto riguarda la forma non sapevo come potesse essere la mia condizione in confronto alle altre visto che abbiamo corso poco, comunque c’è sempre da lavorare e migliorare per i prossimi appuntamenti».

Donne in salute

L’andamento della gara conferma comunque la salute del movimento, soprattutto in vista di un Europeo dove, al di là delle imprese di Eva Lechner e dell’esperienza internazionale di Alice Arzuffi, anche queste ragazze sperano di potersi mettere in evidenza, considerando anche il fatto che nelle prime 11 posizioni l’unica vera elite era la Bulleri.