La Sunweb ha salvato capra e cavoli

22.10.2020
3 min
Salva

«La Sunweb ha salvato capra e cavoli», parola di Giuseppe Martinelli. L’ombra scende sui Laghi di Canacano. Le ammiraglie parcheggiano man mano in degli spazi di erba e pini mughi dopo la linea d’arrivo. I ds scendono per sgranchirsi le gambe. Sembra la consueta riunione prima delle gare di dilettanti. C’è chi sorride e chi ha il muso lungo. E c’è chi, come il “vecchio” Giuseppe Martinelli, che prende atto della situazione del suo Jakob Fuglsang (non brillante) e trova il tempo di analizzare la corsa della Sunweb.

Giuseppe Martinelli è il direttore sportivo dell’Astana
Giuseppe Martinelli è il ds dell’Astana

L’attesa tappa dello Stelvio alla fine è stata un terremoto. Più che all’azione da leggenda si è assistito ad una selezione da dietro. Dapprima il logoramento della Sunweb, poi l’affondo della Ineos Grenadiers. E ciò che era emerso a Piancavallo ha trovato conferma. Jai Hindley è il più forte in salita. Tao Geoghegan Hart il più pericoloso e Wilco Kelderman quello “appeso” al filo.

Doppio fronte

La Sunweb ha deciso di giocare su due fronti. Non vuol perdere il Giro. Lo si è visto quando l’olandese si è staccato sullo Stelvio e l’ammiraglia non ha fermato Hindley. In quel momento e in fondo alla discesa Kelderman non se l’è passata bene. Anzi, si è anche innervosito. Per un po’ è sembrato aver mollato. In realtà, in quel tratto intermedio stava gestendo le energie per la salita finale. Mentre davanti Dennis, menava forte per Geoghegan Hart. Certo, non è stato bello vedere il capitano e la virtuale maglia rosa lasciata sola.

«La Sunweb ha corso bene – dice Martinelli – ha vinto la tappa, ha preso la maglia rosa e la maglia bianca. Hanno ragione loro. Vero, Hindley è più forte, ma ricordate che in questi casi un direttore sportivo cerca di salvare capra e cavoli. Mi sono trovato tante volte in una situazione come questa, con due punte. E non è facile. In più Kelderman a fine stagione va via (passerà alla Bora-Hansgrohe, ndr) e l’altro rappresenta il futuro. Quando Fuglsang stava rientrando su Wilco ho visto il gesto di stizza che l’olandese ha fatto alla sua ammiraglia, credo fosse restato senza acqua».

Dennis, Gheoghegan Hart e Hindley davanti. Kelderman insegue da solo
Dennis, Gheoghegan Hart e Hindley davanti. Kelderman insegue da solo

Intrigo tattico pazzesco

Salvare capra e cavoli. Però a questo punto la Sunweb rischia grosso con la cronometro finale. E’ vero che a Valdobbiadene Kelderman le ha suonate sia a Geoghegan Hart che a Hindley, ma è anche vero che è in calo. E Martino aveva puntano il dito su Tao già la sera di Piancavallo.

«Questo è il Giro corso ad ottobre – sentenzia il ds dell’Astana – le gambe sono queste. Hai voglia a dire che si è corso poco. Però è tutto aperto. Guardate che la tappa del Sestriere è impegnativa. E’ una salita vera, soprattutto nei due passaggi finali. E poi arriva dopo quella di oggi (5.700 metri di dislivello, ndr) e quella di domani: 253 chilometri per di più sotto l’acqua, sembra».

L’incastro tattico che ci attende è fantastico. Hindley non può attaccare il compagno in maglia rosa. Kelderman dovrà tenere duro. E Geoghegan Hart si ritrova tra due fuochi, come tra l’altro ci aveva detto ieri Dario Cataldo. La sua Ineos è fortissima, ma se Tao attacca e stacca Kelderman rischia a sua volta di essere staccato da Hindely: più forte in salita, ma più debole a crono. Insomma altre 48 ore di attesa e risolveremo l’enigma.