«Cercheremo di difendere questa maglia in ogni modo e se oggi (tappa di Villafranca Tirrena, ndr) sarà necessario al traguardo volante farò fare la volata con tutta la squadra», Davide Bramati non nasconde determinazione ed entusiasmo.
Il giorno prima Joao Almeida, giovanissimo, ha preso la maglia rosa. Ce l’ha sulle spalle per soli 28 centesimi di vantaggio su Jonathan Caicedo. Anche per il ragazzo della EF Pro Cycling l’occasione è ghiotta e quel traguardo volante appena in fondo alla discesa di Portella Mandrazzi sembra fatto apposta per le imboscate. Per di più il sudamericano è uno scalatore atipico: non è leggero se si pensa alla sua statura (164 centimetri per 62 chili) ed è anche “veloce”.
Artiglieria schierata
Così la Deceuninck-Quick Step di Almeida e Bramati corre guardinga. In fondo alla discesa i bianco-blu sono compatti e attenti. Caicedo avanza. Dall’ammiraglia il Brama che fiuta il pericolo decide di schierare l’armatura pesante. Mette la squadra davanti. Davide Ballerini, il più veloce dei suoi, farà la volata. Il primo posto è del fuggitivo Simon Pellaud, ma in ballo ci sono ancora i due secondi di abbuono per il secondo e un ulteriore secondo per il terzo.
La Deceuninck anticipa Caicedo. Si sposta sul lato sinistro della strada. Davanti c’è Ballerini e a ruota Almeida. E’ fatta! Anzi no. I ragazzi del Brama fanno ancora meglio. Davide intuisce che Caicedo non può rimontare e si sposta facendo passare la maglia rosa e lui subito dietro. Un piccolo capolavoro tattico.
Dedizione e attenzione
Il significato di quello sprint è molto più grande. Ci dice di un ragazzo che ha voglia ed entusiasmo. Di una squadra sempre attenta anche quando non può essere al top. La Deceuninck infatti doveva schierare Remco Evenepoel, Fabio Jakobsen, Mattia Cattaneo… eppure anche con dei “ragazzini” come Almeida riesce sempre a lasciare il segno.
Bramati li sa motivare. E’ uno di quei Ds moderni ma con l’astuzia dei veterani.
«Il ciclismo sta cambiando. Questi ragazzi giovani vanno forte. Fanno le cose per bene e quando passano sono pronti. Almeida sono due anni che lo porto ai ritiri con noi. Che usa la bici da crono. Ha vinto la Liegi U23, è salito sul podio del Giro U23 del 2018… Certo perciò che questa maglia la difendo. Perché non dovremmo farlo?».
Contropiede rosa!
Non solo Almeida quel giorno ha salvato e rinforzato la maglia, ma l’ha tenuta anche nelle tappe successive. La maglia rosa, come lo stesso ragazzo portoghese ha detto, gli ha dato consapevolezza. Era sempre più sicuro.
Andare in conferenza stampa ogni giorno, i media che all’improvviso ti conoscono, i numeri dei follower che balzano in alto, la squadra che tira per te… sono mattoni di una crescita.
Dove potrà arrivare Almeida?
«Non lo so – dice Bramati – intanto fin che può restiamo in alto. La maglia rosa, ragazzi, è la maglia rosa».