Viviani: tappa negli USA prima della ripartenza dall’Australia

03.12.2023
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Elia Viviani è in viaggio verso Milano, oggi (giovedì per chi legge) ha degli appuntamenti che cascano proprio in una di quelle giornate uggiose d’autunno, dove la luce non passa dalle spesse nuvole grigie. Niente a che vedere con le soleggiate giornate vissute negli Stati Uniti, tra Las Vegas e Los Angeles

«Prima ho un evento di Garmin – racconta dalla macchina – e poi sono ospite in una trasmissione radio. Sono partito presto, verso le 8 e anche a Monaco c’era brutto tempo, quindi questi impegni cascano bene (dice scherzando, ndr)».

Elia Viviani ha chiuso la stagione vincendo una tappa al Tour of Guangxi
Elia Viviani ha chiuso la stagione vincendo una tappa al Tour of Guangxi

Poche vacanze

La stagione del velocista della Ineos è finita tardi, ad ottobre inoltrato con il Tour of Guangxi, dove ha conquistato la vittoria nella prima tappa. Una volta rientrato è stato il tempo di mettersi l’abito, c’erano un po’ di matrimoni ai quali non si poteva mancare.

«Prima quello di Simone Consonni con Alice – dice – poi quello tra Elisa e Jacopo (Longo Borghini e Mosca, ndr). Ci siamo divertiti un sacco, ma Elena (Cecchini, ndr) ed io non siamo riusciti a fare una vera e propria vacanza. Siamo andati una sola settimana a Sharm El Sheik e niente più. Considerando che io inizio la stagione in Australia a gennaio, il tempo a disposizione era davvero poco. In più sempre in Australia dal 2 al 4 febbraio c’è una tappa di Coppa del mondo su pista. E’ stata una mia decisione quella di finire tardi e iniziare presto, con l’avanzare degli anni ho visto che è meglio non staccare troppo, due settimane sono perfette».

Ti abbiamo visto pedalare insieme a Elena negli Stati Uniti, ma prima eravate al Gran Premio di Formula Uno a Las Vegas…

Sì, diciamo che abbiamo unito l’utile al dilettevole. C’era questa possibilità di andare a vedere il Gran Premio a Las Vegas, una volta concretizzata abbiamo deciso di portarci dietro anche le bici per allenarci. Ero ancora in quel periodo di preparazione dove non si fanno lavori specifici, ma tante ore a bassa intensità. 

Che esperienza è stata quella del mondo della Formula Uno?

Non eravamo mai stati a vedere una gara, nonostante abitiamo a Monaco. E’ nata questa occasione grazie a degli amici che lavorano in questo mondo e abbiamo colto la palla al balzo. Sia Elena che io conosciamo il fisioterapista di Fernando Alonso, Fabrizio Borra, e anche Stefano Domenicali, capo della Formula Uno, che ringraziamo dell’esperienza. C’è stato tanto spazio per lo sport, ma altrettanto per lo spettacolo. Las Vegas era piena di personaggi famosi come Rihanna e David Beckham. Tra qualifiche e gare, gli spettacoli erano continui. Concerti, fuochi d’artificio e tutto il resto…

Due giorni di immersione totale?

Assolutamente, siamo stati anche nel box dell’Alfa Romeo grazie a Tiffany Cromwell che è stata compagna di squadra di Elena ed è la fidanzata del pilota Valtteri Bottas. Abbiamo vissuto le qualifiche da dentro, con le cuffie, respirando l’atmosfera della pista. Qualche meccanico mi ha anche riconosciuto ed ha voluto fare delle foto con me.

Nel ciclismo mai visto una cosa simile?

Un evento che si avvicina tanto a quello che abbiamo vissuto a Las Vegas è la Sei Giorni di Gand, dove oltre alla corsa il pubblico vive tanti momenti diversi. Su strada, probabilmente, vi direi il Giro delle Fiandre. Anche in quel caso la corsa passa più volte sulle stesse strade e l’organizzazione mette in piedi delle hospitality incredibili. E nell’ora di attesa della corsa vanno in scena spettacoli e tanto altro. 

Viviani e Cecchini hanno approfittato per pedalare su strade nuove: quelle intorno a Los Angeles
Viviani e Cecchini hanno approfittato per pedalare su strade nuove: quelle intorno a Los Angeles
Finita la gara avete attaccato una settimana di pedalate, com’è stato?

Bellissimo, davvero. Ci siamo spostati a Los Angeles, dove nel 2013 ero stato con la Cannondale per una presentazione del team. In più alcuni miei compagni di squadra vanno spesso lì durante le vacanze, infatti abbiamo incontrato Thomas ed abbiamo pedalato insieme. I percorsi sono incredibilmente belli, la ciclabile di Venice Beach è da cartolina. Poi bastava spostarsi verso l’interno e non c’era nemmeno traffico. Elena ed io ci siamo ripromessi di fare due settimane a pedalare da quelle parti.

Gli allenamenti come procedono?

Bene, da settimana scorsa ho cambiato passo. Il primo periodo, da inizio novembre al 20, ho fatto un aumento progressivo di ore con intensità basse. Anche in America ho aggiunto qualche salita alle uscite, ma fatta in maniera blanda. Dal 20 novembre al 4 dicembre, data in cui partirò per il ritiro, ho aumentato il ritmo ma non troppo. Ho tre blocchi di lavoro che mi serviranno per cambiare marcia.

Cecchini e Viviani a ruota di Thomas alla scoperta delle strade intorno a Los Angeles
Cecchini e Viviani a ruota di Thomas alla scoperta delle strade intorno a Los Angeles
Nello stesso periodo c’è stato il ritiro a Noto della nazionale di pista, tu e Villa vi eravate confrontati su una tua possibile assenza?

Al ritiro di Noto non era presente nessuno dei corridori principali, era un ritrovo per gettare le basi della strada, riservato in particolare alle donne, ai ragazzi U23 e quelli che militano nelle continental. Anche nei ritiri di dicembre noi corridori dei team WT passeremo più tempo con le squadre. Il primo ritrovo dove siamo chiamati tutti ad essere presenti è quello prima di Natale, dal 20 al 23 dicembre. In quel caso Villa non ammetterà assenze.