Lingotto, 11,15 del mattino. Partito il Giro-E

08.05.2021
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Max Lelli racconta di come abbiano riaperto da poco l’agriturismo e speriamo che si possa ripartire. Moreno Moser che dà le istruzioni ai suoi compagni, spiegando loro di stare molto attenti alle rotaie del tram. Andrea Ferrigato che indossa la maglia di Trenitalia e sottolinea l’abbinamento fra i treni veloci e la bici che non inquina. Roberto Ferrari in maglia Valsir alla guida della sua squadra, sempre con lo sguardo killer del velocista. E poi Patrick Martini, che dal palco annuncia che sarà una «figata, per il messaggio che si vuole portare e per i posti che si attraverseranno». E’ il Giro-E ragazzi, terza edizione al via.

Poi… tre due, uno e il Giro-E 2021 prende il largo dalla periferia di Torino, davanti alla sede di Eataly, e affronta un percorso più lungo dei pochi chilometri della crono, spingendosi verso Superga e i colli intorno alla città, per poi entrare nel percorso della sfida che nel pomeriggio vedrà il debutto dei professionisti.

Un altro ciclismo

Nove team e sei maglie. Sponsor importanti. Il Covid e il boom del mercato della bicicletta hanno portato a un’impennata bestiale nella vendita di bici elettriche e il fatto di avere degli ex corridori alla guida del gruppo fa capire il messaggio.

«Quando correvo – dice Moreno Moser – avevo la pretesa di bici leggerissime, super scattanti, rigide da morire. Poi ho smesso e ho scoperto che esiste anche un altro ciclismo…».

In queste parole c’è tutto il riassunto della terza “sfida” targata RCS Sport, già organizzatore del Giro d’Italia. La carovana E percorrerà l’Italia da Torino a Milano, in 21 tappe, per raccontare la bellezza della Penisola in un percorso di 1.540 chilometri lungo i quali seminare con risate e incontri il verbo della bicicletta. Sia pure elettrica.

Max Lelli e Giovanni Bruno Responsabile eventi speciali di Sky Sport
Max Lelli e Giovanni Bruno Responsabile eventi speciali di Sky Sport

Sfida goliardica

La sfida è goliardica, al punto che i capitani spiegano chiaramente ai loro gregari che nel finale soltanto loro faranno la corsa vera, per un fatto di idoneità sportiva e per non stravolgere lo spirito della manifestazione. Il Giro-E non è una gara, ma una e-bike experience. Anche se i partecipanti per un giorno vivranno in tutto e per tutto come i professionisti.

Andrea Ferrigato, al debutto nella nuova esperienza: capitano del team Trenitalia
Andrea Ferrigato, al debutto nella nuova esperienza: capitano del team Trenitalia

Tamponi per tutti

I partecipanti si sono ritrovati di buon mattino per i tamponi rapidi. Poi si sono radunati per squadre. Hanno ricevuto il materiale per correre. Si sono cambiati e hanno fatto il briefing con i loro capitani. Sono andati alla presentazione dei team, sfilando sul palco prima della firma di partenza. Sono andati a sedersi nel villaggio hospitality a loro riservato per prendere il caffè. Poi, quando la bandierina si è abbassata, si sono lanciati… comodamente lungo le strade della prima tappa. A chi ha scelto Torino è andata anche bene. Ma il dislivello del Giro-E sarà di 25.500 metri e fra le tappe spiccano la numero 14, Maniago-Monte Zoncolan con 2.700 metri di dislivello e la 16ª Canazei-Cortina D’Ampezzo che ne ha 2.200 e scala il Giau e il Pordoi, Cima Coppi del Giro 2021. 

E loro chi sono? Gabriele Balducci qui con Shimano e Moreno Moser
E loro chi sono? Gabriele Balducci qui con Shimano e Moreno Moser

«Eppure – diceva Moser avviandosi alla partenza – le tappe più dure per i nostri partecipanti saranno quelle di pianura. In salita si tratta di gestire l’autonomia del motore, ma in pianura a 25 all’ora la trazione si stacca e quando ci sarà da andare a 40 all’ora, per persone magari non troppo allenate e non abituate a stare in gruppo, la cosa si fa dura. Il gioco per oggi sarà rispettare la media che ci hanno indicato, 35 all’ora. Si corre di squadra. Buon Giro-E a tutti».