Fiumicinese, sessant’anni di appartenenza in giallonero

13.02.2025
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La filosofia non è cambiata dalla sua nascita nel 1964. La sua divisa giallonera è riconoscibile in gruppo da sempre. Nel corso della sua storia si sono susseguiti momenti salienti in modo sistematico. Riassumere i “primi” sessant’anni della Polisportiva Fiumicinese F.A.I.T. Adriatica è un compito tanto difficile quanto nobile (in apertura foto Elia Battistini).

Qualche dato statistico tuttavia sulla società di Fiumicino – frazione di Savignano sul Rubicone, nel cuore della Romagna – bisogna darlo per comprenderne meglio la grandezza, anche se nel ciclismo giovanile non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Come un tassametro che scorre, i conti di ogni voce saranno in continuo aggiornamento a partire dalle prossime gare, ma finora in sessant’anni di storia sono stati 753 gli atleti tesserati per la Fiumicinese, con 436 vittorie assolute su strada, compresi 8 podi tricolori ed 11 titoli regionali, oltre ad innumerevoli campionati provinciali. Anche su pista i numeri sono di assoluto rilievo: 17 campionati italiani e 71 titoli regionali fra tutte le discipline. E non è mancato nemmeno l’apporto organizzativo con più di 500 manifestazioni allestite.

Ci siamo buttati dentro a questa selva di numeri guidati da Christian Zamagni, team manager della squadra ed ingegnere di professione, che ha assorbito tutta la tradizione da papà Oscar, primo storico corridore della Fiumicinese arrivato alle soglie del professionismo.

Christian Zamagni, team manager della Fiumicinese, assieme a Manuel Belletti, ex pro’ cresciuto nel loro vivaio (foto Elia Battistini)
Christian Zamagni, team manager della Fiumicinese, assieme a Manuel Belletti, ex pro’ cresciuto nel loro vivaio (foto Elia Battistini)

Da una generazione all’altra

In questi sessant’anni la Fiumicinese ha attraversato tutte le varie fasi del ciclismo ed anche ora ha mantenuto attivi certi valori. Si parte dal primo presidente Giuliano Lasagni e da Roberto Magnani che il 9 maggio 1965 coglie la prima vittoria della società romagnola. In un flash si arriva ad Oscar Zamagni, classe 1949, passista-scalatore dotato di un bello spunto in volate ristrette e dilettante molto promettente.

Dopo qualche vittoria nei primi anni della categoria, Zamagni vive il suo giorno migliore a giugno del 1971. A Punta Marina conquista la maglia rosa del Giro d’Italia Dilettanti per soli 15” al termine di una fuga divenuta un braccio di ferro col gruppo inseguitore negli ultimissimi chilometri. Non vince la tappa che passa proprio sulle sue strade, ma il tifo romagnolo lo spinge verso il trionfo. Qualche giorno più tardi Francesco Moser vincerà la crono di Valvasone sfilandogli il primato e ipotecando la vittoria finale.

Oscar Zamagni è stato il corridore più rappresentativo della Fiumicinese. Al Giro Dilettanti 1971 conquistò la maglia rosa in Romagna
Oscar Zamagni è stato il corridore più rappresentativo della Fiumicinese. Al Giro Dilettanti 1971 conquistò la maglia rosa in Romagna

«Mio padre – racconta Christian Zamagni – dopo quelle belle prestazioni era riuscito a firmare con la Filotex di Bitossi per passare pro’ nel 1972. Tuttavia dovette scegliere se continuare a correre o andare a lavorare. Scelse la seconda, forse perché con mia madre voleva allargare la famiglia, visto che io sono nato un anno dopo. Mio padre restò fuori dal ciclismo per tanti anni, poi nel 1989 entrò nella Fiumicinese come diesse, facendolo ininterrottamente fino al 2016.

«Nel frattempo – prosegue – ero entrato anch’io nella società abbastanza giovane. Ho un’estrazione sportiva diversa perché io ho giocato a calcio fino all’Eccellenza, ma mi sono formato nel ciclismo. Era un ambiente che preferivo, perché mi è sempre piaciuto lavorare con i giovani e farli crescere. Ora seguo i giovanissimi ed anche tutta l’attività su pista. Alla Fiumicinese siamo stati fortunati ad avere gli stessi diesse per tanto tempo, sempre affiancati da un ricambio generazionale di tecnici».

Filosofia, maglia e altri capisaldi

La chiacchierata con Christian Zamagni è un excursus in cui si evince la filosofia della Fiumicinese, a cominciare dalla maglia giallo-nera che non ha mai subìto volontariamente modifiche di restyling. Per la serie, si può fare ciclismo con una maglia che non sia necessariamente tappezzata di loghi e marchi commerciali.

«Non abbiamo mai cambiato la maglia – spiega il team manager – perché nella sua semplicità è diventata unica e vogliamo che sia indossata solo dai nostri ragazzi. E’ sempre stata gialla con righe nere e senza sponsor. Solo negli ultimi anni ne abbiamo inseriti giusto un paio, ma i nostri partner sanno che noi gli diamo poi visibilità in altro modo, sulle ammiraglie, negli striscioni o nei banner pubblicitari durante i nostri eventi. E loro capiscono la nostra motivazione».

«In questi sessant’anni – va avanti Zamagni – siamo sempre stati molto numerosi. Abbiamo sempre lavorato molto sul gruppo e ciò che ha contraddistinto la Fiumicinese è stato il senso di appartenenza che si trova in una famiglia o anche in un percorso che intraprende chi viene da noi. Sappiamo che può essere un cammino delicato per i ragazzi e i loro genitori, però può dare soddisfazioni non necessariamente con risultati o vittorie. Abbiamo sempre pensato che il ciclismo è un mezzo per maturare perché ti sbatte in faccia le difficoltà in modo brutale. Con noi i ragazzi crescono e riescono a trovare la propria dimensione come atleti e persone».

Simboli e attualità

Il presidente ora è Rino Sarpieri che si gode i suoi giovani ciclisti. Una quarantina di giovanissimi, donne esordienti ed allieve (formazione nata nel 2019 e guidata da Christian Pepoli) e diciassette allievi. Da queste categorie la Fiumicinese ha sempre sfornato più talenti a stagione, però, anche se è arduo scegliere, Christian Zamagni battezza tre nomi prima di guardare all’attualità.

«Guardando ai risultati – parte con l’analisi – Manuel Belletti è l’atleta che ha raggiunto le vittorie più importanti grazie alla tappa di Cesenatico nel 2010 al Giro d’Italia. Papà Oscar credo che invece sia stato il corridore più rappresentativo, mentre Matteo Fiori, che vinse 42 gare e il primo tricolore in pista, è stato colui che ha traghettato la vecchia Fiumicinese a quella nuova e attuale.

Esordienti ed allieve della Fiumicinese. La formazione femminile è nata nel 2019 ed è diretta da Christian Pepoli (foto Elia Battistini)

«Ora siamo orgogliosi dei ragazzi, maschi e femmine – continua – che corrono nelle categorie superiori. Quest’anno sono passati juniores Luca Fabbri, campione regionale nel 2024, alla Vangi, poi Giacomo Campidelli, Michele Pio Cacchio e Matteo Ghirelli, tricolore in pista nella velocità, alla Sidermec Vitali. Invece tra le donne juniores abbiamo Sofia Cabri e Nikol Dollaku al Team Di Federico.

«Tra i nostri prodotti – conclude il team manager Christian Zamagni – ci sono anche tre donne elite: Valentina Zanzi al Vaiano, Sara Pepoli alla Isolmant e Camilla Lazzari alla BTC City Ljubljana. E naturalmente non possiamo dimenticare chi corre tra gli U23. Thomas Bolognesi e Leonardo Meccia sono alla Technipes, Lorenzo Anniballi è andato alla Solme-Olmo dove ha fatto grandi cose Simone Buda, altro nostro ex atleta. E’ assurdo che uno come lui non abbia trovato un contratto tra i pro’. Infine c’è Enea Sambinello alla UAE Team Emirates Gen Z, dove è diretto da Giacomo Notari, un tecnico che conosciamo bene fin da quando correva».

Enea Sambinello, ora alla UAE Team Emirates Gen Z, è ancora molto legato alla famiglia della Fiumicinese (foto facebook)
Enea Sambinello, ora alla UAE Team Emirates Gen Z, è ancora molto legato alla famiglia della Fiumicinese (foto facebook)

Regalo di compleanno

C’è stato spazio per parlare degli allievi che nella Fiumicinese corrono appositamente senza potenziometro perché si è ancora in una fase di apprendimento e conoscenza di propri limiti ascoltando il proprio corpo. C’è stato spazio per parlare sempre degli allievi, ragazzi pronti fisicamente e non ancora mentalmente, che vengono seguiti sempre di più da procuratori, che rischiano di illudere le loro famiglie.

E poi ci sarebbe quel tricolore su strada mai vinto che nel 2025 sarebbe il regalo di compleanno perfetto per la Fiumicinese. Racchiudere sessant’anni di storia nell’arco di una telefonata è stato un compito difficile che abbiamo fatto volentieri.