Pensando a Gino Mader, le parole del gruppo

17.06.2023
6 min
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«Non proprio la performance che speravo qui alla Volta Catalunya. Ma non perdo la speranza, anche la Lamborghini prima costruiva trattori». Spiritoso. Allegro. Sognatore. Ironico. Queste parole di Gino Mader prese da Instagram dopo il Catalunya sono il modo che abbiamo trovato per cominciare il racconto con un sorriso.

Gino Mader è nato il 4 gennaio 1997 a Flawil, è morto il 16 giugno 2023 a Coira
Gino Mader è nato il 4 gennaio 1997 a Flawil, è morto il 16 giugno 2023 a Coira

Sentimenti e social

Ventiquattro ore dopo la morte del giovane svizzero, il mondo del ciclismo fa comprensibilmente fatica a lasciarlo andare. Che le cose non andassero si era capito la sera stessa, dalle risposte insolitamente abbottonate sua squadra. E quando ieri mattina il cuore di Gino ha smesso di battere, c’è stata prima l’incredulità, poi è subentrato il dolore. E a quel punto le dispute sui dilettanti attaccati dello Stelvio sono parse ridicole e vuote.

Come ogni volta che un corridore se ne va, il gruppo si è raggomitolato su se stesso in una posizione quasi fetale. Poca voglia di parlare, zero interviste: solo messaggi fra amici che resteranno tali. Eppure tutti, ciascuno a modo suo, hanno trovato il modo di salutare l’amico scomparso sui social. Quella che vi proponiamo è una galleria di post, per come il gruppo ha voluto ricordare quel ragazzo sorridente, capace di portare allegria e impegnarsi per l’ambiente con lo slancio di un bambino.

Damiano Caruso

«Caro Gino è stato un onore averti come compagno di squadra, ma soprattutto aver avuto il privilegio di conoscere la splendida persona che eri. Intelligente ed educato , razionale e leale come pochi. Ciao Gino, ti voglio bene».

I compagni del team Bahrain Victorious in raccoglimento prima del via
I compagni del team Bahrain Victorious in raccoglimento prima del via

Michele Bartoli

«La cosa che ti ripetevo di più era Gino ridi, qui mi avevi ascoltato. Mi ascoltavi sempre, il confronto con te era sempre costruttivo. Oggi sto pagando con un dolore immenso, ma ringrazio Dio di averti conosciuto e di aver potuto costruire un grande rapporto con una persona speciale come te. Buon viaggio Gino, mi mancherai, non immagini quanto».

Sonny Colbrelli

«Sei stato un amico, un compagno e un motivatore quando ero in difficoltà. Da oggi abbiamo un angelo in più».

Matej Mohoric

«Gino, riposa in pace. Sarai vivo per sempre nei nostri cuori. Ho avuto così tanto rispetto per il tuo impegno per rendere il mondo un posto migliore per tutti. Porterò questo con me oggi, domani e ogni giorno».

Sandra, la mamma di Gino Mader, ha abbracciato i suoi amici corridori
Sandra, la mamma di Gino Mader, ha abbracciato i suoi amici corridori

Fabian Cancellara

«Riposa in pace, Gino. Ci mancherai, sei stato speciale per me per il modo in cui ti ho incontrato. I miei pensieri sono ora con la sua famiglia e i suoi cari».

Romain Bardet

«Come. Perché. Cosa ci resta adesso? I nostri occhi che piangono, i nostri pensieri devastati. Siamo tutti Gino, sfrecciando in ogni discesa sempre più veloci, al limite dell’equilibrio. Sfidando i nostri limiti curva dopo curva. Dopotutto, l’abbiamo già fatto 1000 volte. E’ buio il giorno in cui il destino viene a strapparci uno dei nostri, un nostro simile, acrobata in lycra, con un’ingiustizia che ci lacera e che nessuno può riparare. Coscienti dell’incoscienza solo quando la brutalità ci raggiunge e ci danneggia per sempre. Se solo la sincerità dei nostri pensieri bastasse per confortare coloro che rimangono. Facciamo questo sport per le emozioni, ma mai per vedere la nostra famiglia in lutto. Ad una stella che non smetterà mai di brillare, Gino».

Francesco Villa

«R.I.P. Gino. Eri un ragazzo speciale, non dimenticherò le nostre chiacchierate sul bus. Mancherai…».

Alejandro Torralbo

«Vaaamooos Gino, ora correrai per sempre e sarai vivo nei nostri ricordi».

Evenepoel ha parlato subito della sicurezza dell’arrivo in fondo alla discesa
Evenepoel ha parlato subito della sicurezza dell’arrivo in fondo alla discesa

Adriano Malori

«Oggi è morto un altro ciclista giovanissimo, Gino Mader della Bahrain Victorious, caduto ieri nella discesa che portava all’arrivo. I motivi? Sconosciuti e non serve a nulla cercarli! Posso solo dire un mio parere. Gli organizzatori devono capire che purtroppo il ciclismo è cambiato. I corridori hanno pressioni inimmaginabili, le biciclette sono dei missili super rigidi che non permettono errori. Ad oggi a un corridore pro’ basta accarezzare i pedali per fare in pianura i 35-40 km/h e gli bastano pochi metri di discesa per raggiungere 70-80 km/h. Questo sport che è cambiato del 70% negli ultimi 20 anni quindi anche i percorsi devono adeguarsi.
«Dunque mi associo alle dichiarazioni di Evenpoel che ha dichiarato: «Non è stata un’idea intelligente collocare il traguardo di una tappa così impegnativa al termine di una discesa. Ma ovviamente c’è sempre più bisogno di spettacolo. Detto questo, ciao Gino».

Mark Cavendish

«Assolutamente senza parole per questa notizia devastante. Amico, ci mancherai tu e il tuo sorriso che avrebbe illuminato il gruppo. Invio forza e amore alla tua famiglia, ai tuoi amici e al Team Bahrain Victorious. Riposa in pace, Gino».

Lungo i pochi chilometri percorsi ieri dal gruppo, il pubblico applaudiva e piangeva
Lungo i pochi chilometri percorsi ieri dal gruppo, il pubblico applaudiva e piangeva

Ineos Grenadiers

«Abbiamo il cuore spezzato nel sentire di Gino e i nostri pensieri sono con i suoi amici, la famiglia e tutti al Team Bahrain Victorious. Gino non era solo un ciclista di grande talento e un grande agonista, era anche una persona incredibile e un amico per molti di noi. La sua assenza sarà sentita da tutti nel gruppo e in tutto il nostro sport».

Elke Weylandt

«Senza parole. Sono oltremodo triste nel vedere un’altra famiglia, un altro gruppo di amici, un’altra squadra, un altro gruppo attraversare questo inferno vivente. RIP Gino»

Franco Pellizotti

«Ciao Ginetto, ti porterò per sempre nel mio cuore. Riposa in pace».

Fran Miholjevic

«Oggi ho perso un amico. Caro Gino, sei stato molto più di un collega. Sei stato un amico e un modello. Sono grato e orgoglioso di aver condiviso con te i tuoi ultimi giorni e la strada del tuo ultimo viaggio qui sulla terra. Riposa in pace».

Sul traguardo, uno striscione ha celebrato Gino Mader al passaggio dei suoi compagni
Sul traguardo, uno striscione ha celebrato Gino Mader al passaggio dei suoi compagni

Brent Copeland

«Ho cercato di trovare le parole tutto il giorno per esprimere i miei sentimenti per una giornata così tragica! Difficile trovare le parole, ma una cosa speciale si è evidenziata oggi ed è quanto sia veramente stretta la comunità del ciclismo, sia nei momenti buoni che in quelli cattivi. Possiamo tutti avere le nostre opinioni diverse, ma alla fine siamo tutti qui per supportarci l’un l’altro e questo è qualcosa di speciale! RIP Gino! Ci hai intrattenuto in tanti modi speciali e memorabili!».