Sierra fuori dal Giro U23, ma in gara con i pro’ in Belgio

18.06.2025
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ALBESE CON CASSANO – Il camper del Tudor Pro Cycling Team U23 è parcheggiato poco lontano dal foglio firma della terza tappa del Giro Next Gen. I ragazzi della formazione svizzera si cambiano su sedie da campeggio ridendo e scherzando tra di loro. La frazione che termina al Passo del Maniva è alle porte e oggi (ieri per chi legge) si sono visti i primi verdetti. Dei cinque atleti il migliore nella classifica di tappa è lo svizzero Robin Donzé, sedicesimo alla fine della giornata. 

«Il Giro Next Gen rappresenta uno dei primi obiettivi di stagione – ci racconta Boris Zimine, Sport Director della formazione U23 – e la giornata di oggi ha dato delle risposte. Lo scorso anno Robin Donzé si era dedicato completamente ad aiutare Mathys Rondel mentre quest’anno cercherà di fare del suo meglio». 

La Tudor Pro Cycling Team U23 ha optato per una quadra di scalatori al Giro Next Gen (foto Xavier Pereyron)

Spazio agli scalatori

Una delle notizie in casa Tudor Pro Cycling per questo Giro Next Gen è l’esclusione di Juan David Sierra. Il velocista italiano, nato tra l’altro a Rho, sede della cronometro iniziale della corsa rosa under 23, non è stato incluso nei cinque nomi della squadra svizzera.

«Per questo Giro Next Gen – dice Boris Zimine – abbiamo scelto di avere il giusto mix di corridori con una preferenza per gli scalatori. Durante l’anno non ci sono tante gare per loro e queste otto tappe sorridono proprio a loro. Nel complesso abbiamo scelto corridori che possono curare la classifica generale o che possano essere di supporto al leader». 

L’esclusione di Sierra a cosa è legata?

Al percorso. Ieri (a Cantù, ndr) è stata una tappa dura, se guardate la classifica di tappa vedrete che c’erano davanti tutti gli uomini di classifica. Sparfel ha fatto secondo, Widar quarto. 

Quindi avete pensato non ci fossero tappe adatte a lui?

Sì. Anche se dovesse arrivare una volata sarebbe a ranghi ridotti direi. Con una formazione composta da cinque corridori è difficile pensare di tenere chiusa la corsa. Questa è la ragione principale. Non siamo stati felici di lasciare a casa Sierra perché sappiamo quanto sia importante per noi. 

Inizialmente le squadre al Giro Next Gen dovevano essere composte da sei corridori, ma poi l’organizzazione ha cambiato. 

Con sei ragazzi qualcosa sarebbe cambiato, ma non solo per noi. Rispettiamo quello che l’organizzazione decide e basta, senza polemiche. 

Sierra dopo la dolorosa notizia dell’esclusione dal Giro Next Gen ha vinto la Paris-Troyes, una bella prova di forza e carattere (foto Belair Clap – BC Sport Agency)
Sierra dopo la dolorosa notizia dell’esclusione dal Giro Next Gen ha vinto la Paris-Troyes, una bella prova di forza e carattere (foto Belair Clap – BC Sport Agency)
Sierra poi ha vinto una corsa importante come la Paris-Troyes…

E’ stato bello anche perché l’anno scorso aveva già fatto questa gara e aveva commesso qualche errore. Questa volta non ha ripetuto quegli sbagli ed è riuscito a entrare nello sprint finale vincendolo (in apertura (foto Belair Clap – BC Sport Agency, ndr). Credo sia stata un’ottima prova di carattere, anche perché pochi giorni prima gli avevamo fatto presente l’esclusione dal Giro Next Gen. Ovviamente era deluso, ma il fatto che abbia vinto pochi giorni dopo è una grande cosa.

Abbiamo visto che correrà al Giro del Belgio.

Sì, correrà con il team professional. Non è la prima volta quest’anno, ha già fatto qualche gara con la formazione maggiore. Per lui, ma anche per noi, è un bel passo. Non potendolo portare qui al Giro Next Gen abbiamo guardato alla gara che potesse dargli qualcosa in chiave di crescita e sviluppo. 

Sierra nel 2025 ha corso tanto con i professionisti e nelle gare del Nord, qui all’ultima Tro-Bro Léon
Sierra nel 2025 ha corso tanto con i professionisti e nelle gare del Nord, qui all’ultima Tro-Bro Léon
Cosa può dargli un’esperienza del genere?

Onestamente penso che il Giro del Belgio possa essere una buona esperienza per prendere confidenza con i percorsi e le strade del Nord. Ci sono tante gare e molte Classiche importanti in Belgio durante l’anno e credo che Sierra possa essere un corridore adatto a quei percorsi in futuro. 

Come giudichi il suo tragitto con voi?

Penso sia buono, sento che sta migliorando e diventando anche più maturo. Deve continuare così perché il cammino è giusto, ha ancora margini ed è giusto che sia così visto che è nel devo team. Si tratta di un processo in atto e dobbiamo proseguire.